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Palermo, sussulti e valeriana: chi va piano… Le pagelle ironiche (dedicate) di A&F

FOTO PEPE / PUGLIA

Non è professionale mischiare vicende personali con il proprio lavoro (per quanto prestato gratuitamente per quello schiavista di direttore che ci ritroviamo). Ma noi non siamo mai stati molto professionali, ve ne sarete accorti. Permetteteci quindi di dedicare il pezzo di oggi a un parente e amico che non è più con noi. Salvo era un grande (anche fisicamente) tifoso del Palermo e un attento e critico lettore di questa rubrica.

I suoi insulti il lunedì, quando davamo un voto sbagliato, erano irripetibili; la sua dialettica sulle nostre minchiate straripante; il suo amore per il Palermo e per uno dei vostri cronitifosi impareggiabile. Da oggi ci sentiamo un po’ più soli ma sappiamo che lui in fondo non smetterà di essere accanto a noi, con lo scaccio (quello buono!) e una parola (non sempre di conforto) per noi e per le nostre minchiate. Ciao Salvo.

Il Palermo affronta un doppio turno casalingo che può proiettarci in alto. Storicamente queste occasioni le manchiamo, come un golfista sicuro di imbucare un putt da 30 cm per vincere la “Coppa fragola” della domenica. E noi quindi ci sediamo sul nostro seggiolino, con le mani ben salde sul Benelux.


Filippi conferma il 3-5-2 e al posto di De Rose, squalificato, c’è un Odjer che nelle ultime uscite ha ben impressionato. Il Palermo occupa bene tutte le zone del campo e sembra in palla. C’è Fella che pressa e rilancia e il risultato sembra dover cambiare da un momento all’altro. Poi il Potenza prende le misure e la carica iniziale rosanero si spegne un po’.

Noi ci accomodiamo meglio sul seggiolino e cominciamo anche ad accarezzare l’idea di una pennichella. Ma neanche il tempo di assopirci che il match ha un sussulto: Perrotta di testa su calcio piazzato chiama l’estremo del Potenza a un intervento complicato (notare il luogo comune articolato e multiplo) e poi i lucani sfruttano i buchi sulla sinistra della difesa rosa per un paio di cross che ci fanno tremare. Non si dorme più con la consueta serenità. Al 43’ c’è l’ultimo sussulto del primo tempo., con Brunori lanciato a rete da Odjer che sfiora il palo con il portiere in uscita!

Il secondo tempo si apre con il botto. Un lancio rasoterra di Luperini che sembra imprendibile è invece ben calibrato per Almici che crossa al centro, la difesa del Potenza pasticcia e Fella può battere a rete da due passi! Vantaggio!!! Invece di accelerare, improvvisamente ci fermiamo e dal 20’ in poi sembra un’altra partita, con il Potenza che prende campo e il Palermo che fa fatica anche a ripartire in contropiede.

Poi l’impeto del Potenza si spegne e cominciano i cambi, con tutta la vicenda degli slot su cui non siamo preparati. In pieno recupero il Potenza si butta tutto in avanti e arriva anche il gol della serenità con una bella sgroppata in solitaria di Silipo! Il Palermo vince con merito una partita scorbutica. I tre punti non erano per niente scontati e quindi noi siamo troppi felici! Forza Palermo!!

Pelagotti 6,5 – Tutto sommato sembrerebbe una domenica tranquilla. Ma si trova costretto a salvare la porta in almeno un paio di frangenti, restando particolarmente attento. Essenziale.

Buttaro 6 – Ogni tanto la foga lo costringe all’erroraccio. Ma nel complesso non demerita. Decente.

Marconi 6 – Difende bene e ogni tanto prova anche a rilanciare l’azione con qualche lancio alla Bonucci. Velleitario.

Perrotta 6 – Dal suo lato si soffre un po’ di più ma resta attento e vigile. Soldatino.

Almici 7 – Gioca una partita di quantità e qualità, risultando anche decisivo sul primo gol. Littorina.

(dal 39’ s.t. Marong) s.v.

Dall’Oglio 5,5 – Fa un lavoro talmente oscuro che manco capiamo se ha giocato. Ammucciato.

(dal 9’ s.t. Crivello 7,5): Entra e mette in sicurezza la fascia sinistra con un paio di interventi di rara cattiveria e grinta. Kaiser.

Odjer 7,5 – Corre, pressa e picchia. Con la palla al piede riesce pure a fare qualche passaggio degno di nota e si produce in conclusioni da fuori di rara potenza. Ringhio.

Luperini 6 – Corre un po’ a vuoto e non si inserisce bene. Poi nel secondo tempo ha una bella occasione, dopo aver vinto un paio di rimpalli, e colpisce uno in curva nord superiore. Anonimo veneziano.

Valente 6 – Non copre adeguatamente e dal suo lato arrivano i pericoli. Gioca meglio solo quando Crivello va a fare da diga dietro di lui. Si fa male e chiude il primo tempo con una vistosa fasciatura in testa che tiene per tutto il match. Enrico Toti.

Fella 8 – Si vede dai primi minuti che è più sveglio del solito. Pressa e ruba palla lanciando bene Brunori almeno in un paio di occasioni. Poi segna pure. Sussulto.

(dal 39’ s.t. – Silipo) 8 – Entra e ci regala la serenità. Valeriana.

Brunori 6,5 – I suoi tagli in attacco fanno ammattire gli avversari e creano sempre pericolo. Gli manca pochissimo per finire sul tabellino dei marcatori. Incompiuta.

(dal 29’ s.t. Soleri) s.v.

Filippi 6 – La squadra in campo è messa bene. Non è l’Olanda del calcio totale ma almeno si capisce che i giocatori sanno cosa devono fare. È bravo sui cambi. Chi va piano va sano e va lontano.

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7 thoughts on “Palermo, sussulti e valeriana: chi va piano… Le pagelle ironiche (dedicate) di A&F

  1. ‘Ti ho sposato per allegria’ (1967). La sposa (Monica Vitti, neo-novantenne, auguri ancora) è bella ma soprattutto talmente simpatica da farsi perdonare, in breve tempo, i tanti disastri che combina nei lavori domestici. Allegria oltre che felicità e benessere per Fella, auguri ai promessi sposi (ma per il gol devono ringraziare la difesa del Potenza, generoso regalo di nozze, in anticipo). Infine, auguri doverosi al Palermo, che bello non è di sicuro e neanche molto simpatico (almeno a me- a parte Odjer, sfacciato trottolino amoroso- spesso è così noioso e scorbutico …). Però si conferma lì, in pista, a soli quattro punti dal Bari (bruttino anch’esso, anzichenò) e mancano ancora tante partite alla fine. Pertanto, ammutta muddica, Palermo! E, mi raccomando, concentrazione ma anche un po’ di sana allegria!

  2. La pagella di Luperini mi ha fatto sorridere. Però non trovo corrispondenza tra le parole e il voto. Se correre a vuoto, mangiarsi un gol quasi fatto e rimanere anonimo vale la sufficienza, vuol dire che Luperini è tutto qui: corse a vuoto e gol mangiati, ha fatto il suo.

  3. Direttore, errore ci fu. Commentavo le parole dei simpatici Amenta e Ferrara, non le sue. Non le ho attribuito niente. Cordiali saluti.

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