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Palermo, “tagli” e ritocchi: Corini cambia tutto con poche mosse

FOTO PEPE / PUGLIA

FOTO VINCENZO PEPE

Fra la partita col Cittadella e la partita di Modena è cambiato un mondo.
Eppure, almeno in partenza, il Palermo non era cambiato per nulla. Solo due cambi, entrambi forzati: in campo c’erano Devetak e Valente, al posto degli infortunati Buttaro ed Elia.

Corini, dopo tanti esprimenti nell’ultimo mese, ha azzeccato alcune mosse che al ‘Braglia’ si sono rivelate decisive. Su tutte: la posizione di Di Mariano in campo e i movimenti di Valente, che hanno dato la svolta al reparto offensivo rosanero, che fuori casa non segnava più di un gol dalla semifinale d’andata dei playoff contro la Feralpisalò (25 maggio). Che poi sia arrivata la vittoria è anche grazie agli episodi: il Palermo ha sfruttato bene le palle gol create, un Pigliacelli straordinario ha invece stoppato le conclusioni più pericolose degli emiliani.

Ritoccare la posizione dei due esterni è stata l’arma che ha fatto vincere il Palermo. Il compito di Di Mariano è completamente cambiato rispetto alle prime partite. Invece che giocare sulla linea laterale, agendo da esterno a tutta fascia, a Modena il palermitano si è piazzato in mezzo al campo, accentrandosi anche senza la palla fra i piedi (come in occasione del cross ricevuto nei primi minuti, quando si è conquistato il rigore che ha sbloccato il match).


Giocando dietro Brunori sulla trequarti, con più spazio per ragionare (e più campo da guardare), la qualità di Di Mariano si è vista tutta: lo testimonia l’assist perfetto per Valente, con una palla alta filtrante per sfruttare l’ottimo movimento del compagno. Ma anche in altri momenti Di Mariano si è visto più acceso e vivace: momenti in cui ha accelerato per spezzare il ritmo del gioco e mettere in difficoltà gli avversari. Non vanno sottovalutati, inoltre, i tentativi dalla distanza: una soluzione nuova, mai sfruttata dal Palermo, ma che in futuro potrebbero regalare qualche gioia.

C’è poi la mossa Valente, subentrato al posto di Elia. Corini ha fatto di necessità virtù e ha sfruttato al massimo le qualità offensive dell’esterno, molto diverse da Elia (più dotato in fase difensiva). Corini ha fatto spingere al massimo Valente, che spesso è arrivato fino alla linea di fondo, accollandosi il rischio di buchi difensivi – che ci sono stati, infatti Azzi (il terzino avversario) ha avuto tanto spazio per attaccare – ma che hanno portato tanti benefici al Palermo.

Valente ha corso tanto senza palla, tagliando alle spalle dei difensori del Modena, e attaccando lo spazio in area grazie alla sua esplosività, che gli ha permesso di ‘bruciare’ gli avversari. Nel gol del 2 – 0, infatti, ha guadagnato metri di vantaggio sui difensori gialloblu e ha raccolto il cross di Di Mariano con una prateria alle spalle (facendo anche credere che la posizione di partenza fosse irregolare, ma il Var ha confermato il gol). Corini ha avuto il merito di valorizzare il suo atletismo, che non ha fatto rimpiangere Elia e le sue qualità sulla fascia, che talvolta avevano trascinato la squadra.

Anche il centrocampo ha avuto un ruolo decisivo: Gomes e Broh, che hanno sovvertito le gerarchie iniziali, garantiscono filtro, dando protezione alla difesa che infatti ha rischiato meno del solito, proprio perché il Modena non ha quasi mai potuto verticalizzare il gioco, riuscendo ad arrivare verso la porta solo con azioni molto manovrate e sfruttando la qualità di Tremolada e Falcinelli. E Gomes, più ancora del compagno, ha anche dimostrato capacità nell’impostazione del gioco con alcune verticalizzazioni molto interessanti.

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13 thoughts on “Palermo, “tagli” e ritocchi: Corini cambia tutto con poche mosse

  1. Rispetto dei ruoli e delle attitudini. Nel caso specifico mai Buttaro terzino dx ma difensore centrale. Mateju mai terzino sx , solo dx . Elia esterno difensivo con licenza di attaccare . Valente esterno in un trio d’attacco con le ali. Molti lo ripetono da tempo proprio in questo sito. Cose semplici, concetti chiari .

      1. chi ha scritto che Elia è difensore? Mi pare che sia scritto che faccia meglio di Valente la fase difensiva, che è un’altra cosa. Su Vido mi sembra che ogni giudizio (legittimo) sia prematuro visto che ha giocato pochi minuti. Sul mercato il suo parere (legittimo anche quello) mi sembra parziale. Sulle due gare senza gol ho letto già abbastanza, mi sembra che nessuno lo nasconda (gm)

  2. Aggiungo, mai Brunori abbandonato da solo in avanti. Ad esempio nel ruolo occupato da Di Mariano domenica a mio avviso farebbe bene anche Soleri o , in un Palermo più offensivo, Vido. Infine una grossa mano secondo me potranno darla Stulac e Saric . Vanno recuperati presto .

  3. “Poche mosse”?
    Una, in particolare: fuori gli slavi presi dal City Group dopo lunghe trattative (e neanche pagati poco) e dentro uno scarto del City ed uno di due anni fa del Palermo. Col “black power”, senza strafare, squadra almeno decente, perché a centrocampo (pur rimanendo senza un vero regista: ma Corini che lo era, eccome!, come fa a sopportarlo?) si fa densità e si conquista qualche pallone, persino con tentativi di pressing alto.
    Insomma, la verità è la bocciatura del mercato così decantato fatto dal City Group: si ha il coraggio di dirlo oppure è “lesa maestà”?
    Quanto al resto, rimango dell’opinione che Marconi (che pure è scarso, almeno per la B) è il migliore difensore che abbiamo, non capisco perché non giochi sempre. La notizia migliore, infatti, che nessuno sottolinea (neanche in questo sito), è che per due gare consecutive non si sia preso gol, dopo imbarcate di reti subite: almeno un punto, così, lo si fa.

    1. Insomma, per te non c’è proprio nessuno da salvare…scarti, scarsi, pacchi slavi…
      Ricordo che anche nel recente passato Castagnini veniva definito ‘incompetente’ e la rosa composta da brocchi o scarti…per non parlare di Mirri…
      Fossi in te, visti i risultati dei playoff, sarei cauto. Rischi di fare figure di m…
      A meno che non sei fra quelli che parlavano di c…ulo.
      Certo, facile parlare di Stulac e Saric adesso. Comodo, adesso che giocano poco e male, definirli pacchi. La verità è che le loro carriere e quotazioni parlano chiaro e che tutti parlavano ad inizio campionato di centrocampo super. Ma tu, evidentemente, ne sai più di tutti…

  4. Il “peccato” di Corini è stato quello di mandare in soffitta l’eredità baldiniana di un 4-2-3-1 e di un atteggiamento giocato prevalentemente coi protagonisti della scorsa stagione e insistere con un 4-3-3 molto atipico con effettivi non pronti e con posizioni e mentalità errate. Attaccare l’avversario con pressing e ripartenze veloci fa guadagnare tempo e metri e non obbliga al possesso palla col regista classico e alla costruzione dal basso come marchio di fabbrica. Pigliacelli in questo senso (al netto di eccessi di confidenza) è un portiere ideale (vedasi gol di Di Mariano col Pisa). Su quest’ultimo si è detto già tutto e concordo con Lorenzo Pace e Guido Monastra sul fatto che giochi più accentrato e lanciato in campo aperto piuttosto che affrontare l’uno contro un con difese già schierate. In questo senso non si può sentire dire che sia scarso e che gli si sia fatto un triennale con colpe inemendabili del CG e di Rinaudo. Commenti vergognosi di quei due/tre…Mi dispiace solo che Corini abbia fatto una virata di 180° rispetto alle precedenti partite, perchè anche se va riconosciuto che Gomes è un giocatore di grande prospettiva e non uno “scarto” del MC, secondo me Damiani bravo nell’interdizione e nell’impostazione sarebbe il centrale ideale che darebbe ancora maggiore equilibrio in mezzo fermo restando che gli altri due devono essere SEMPRE Broh e Segre. Stulac e Saric devono ancora trovare la migliore condizione e collocazione. Non è una “vergogna” averli presi come dicono certuni…. Nel calcio succede. Si vedranno più avanti. E del resto il CG ha accontentato Corini (lui li ha voluti, non Rinaudo) come aveva accontentato Baldini (checché se ne possa dire). Siamo coperti in tutti i ruoli. Accardi è arruolabilissimo e perfino Crivello è al servizio della causa. In quanto ad Elia difensore si intende esterno basso come nel secondo tempo con l’Ascoli. Mi pare che abbia fatto bene. Non è una bestemmia. In avanti sia Soleri che Vido diranno la loro in maniera netta. Il Palermo è da decimo posto. In linea coi programmi societari. Non c’è nessuna bocciatura di nessun mercato. Bisogna mantenere unità e trovare lo spazio a tutti quando c’è bisogno e nei loro ruoli. Si chiama lavoro.

    P.S.Qui:”La notizia migliore, infatti, che nessuno sottolinea (neanche in questo sito), è che per due gare consecutive non si sia preso gol, dopo imbarcate di reti subite: almeno un punto, così, lo si fa.”
    Nel precedente articolo: “manca un difensore centrale serio, mancano terzini di fascia decenti”
    Siamo alle barzellette

  5. Corini voleva fare il fenomeno spostando alcuni giocatori fuori dai ruoli di competenza, ma l’emergenza infortuni l’ha costretto ad utilizzare giocatori che aveva bollato come non utili alla causa come per esempio valente e grazie a questo è arrivata la prima soddisfazione esterna stagionale.

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