Palermo, test con gli allievi: Pergolizzi prova ancora la difesa a tre
Tante idee per una formazione ancora tutta da scegliere. Pergolizzi “sfoglia la margherita” in vista dell’Acireale e rispolvera per la seconda settimana di fila quella difesa a tre che a Petralia era ancora un esperimento, ma che nel corso delle ultime settimane è iniziata a diventare un’opzione concreta. Ma nulla è scontato nella strada che porta ai tre punti.
Nel test in famiglia del giovedì, la difesa a tre (un 3-4-1-2 a carte molto coperte) è stata provata per tutto il primo tempo e per gran parte del secondo: solo nei primi minuti della seconda frazione si è visto un 4-3-3 (tridente sperimentale Santana-Lucera-Ficarrotta), salvo poi tornare ai tre centrali difensivi. Molto potrebbe dipendere anche dalle condizioni di Crivello, reduce dall’infortunio patito contro la Palmese: il difensore tornerà a disposizione, ma nella partitella si è visto in campo solo nella ripresa; elemento che fa supporre un minutaggio ancora ridotto e fa aumentare le probabilità (per la verità già alte) di una conferma di Accardi in difesa.
Un’eventuale presenza di Crivello è dunque tutta da valutare, così come del resto l’effettiva volontà di Pergolizzi di passare a un modulo a tre mai schierato fino ad ora dal primo minuto. Anche prima del Giugliano Pergolizzi aveva provato la difesa a tre (Peretti-Lancini-Accardi), ma alla fine la scelta è ricaduta ancora sulla linea a quattro e soprattutto su un tandem d’attacco (Santana-Felici) in alternativa al tridente e a Ricciardo, scelta rivelatasi vincente.
Ed è proprio in attacco dove abbondano i dubbi di formazione: tornare al tridente o confermare la soluzione con un uomo dietro le punte? Riproporre Ricciardo o lasciarlo in panchina un’altra volta? Anche per questo (Felici a parte), a giocarsi la maglia da titolare sono Ambro, Santana e lo stesso Ricciardo, a prescindere da quello che sarà il modulo scelto. Ma se il centrocampo sarà a tre (ipotesi molto probabile), mantenere la difesa a quattro non sarebbe poi così assurdo. E Pergolizzi potrebbe non essere così lontano dal risolvere il suo settimanale rebus di formazione.
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