Palermo, il tiramisù della scaramanzia per “affondare” i savoiardi
La rivalità in classifica tra Palermo e Savoia, distanziate di 5 punti, ha provocato più di una polemica evitabile ma ha avuto il merito di ampliare le conoscenze storiche: molti tifosi rosanero, ad esempio, hanno scoperto che gli “oplontini” altro non sono che i tifosi del Savoia, che Oplontis o Oplonti è l’antico nome della cittadina campana di Torre Annunziata e che “oplontini.com” è una delle testate di riferimento degli appassionati del Savoia (al centro negli ultimi tempi di polemiche che non meritano neanche di essere approfondite).
Anzichè riproporre polemiche gratuite, abbiamo utilizzato l’occasione per un “ripasso” di storia. Il titolo della testata è utile perché rimanda alla storia di questa antichissima zona suburbana vicino Pompei, sepolta totalmente dalla lava a causa della violenta eruzione del Vesuvio del 79 d.c. e ove oggi si possono visitare interessanti scavi archeologici. Vi è anche la cosiddetta villa di Poppea, considerata patrimonio dell’umanità e abitata dall’imperatore Nerone che, verosimilmente, possedeva un senso sportivo più spiccato di quello manifestato oggi da alcuni, sia pure legato al periodo storico a cui apparteneva.
Insomma, penso che sia giunto il momento di sdrammatizzare e riportare il dibattito solo ed esclusivamente sul piano della sana competizione sportiva. Non piangiamoci addosso, non incoraggiamo polemiche sterili o addirittura dannose e concentriamoci solo sulla partita e sul nostro tifo. Proprio seguendo questa linea, ricordo la mia iniziativa scaramantica di far preparare ogni domenica alle tifose rosanero un tiramisù che ha già portato bene e che simbolicamente affonda i savoiardi nel caffè e nella crema di mascarpone.
I problemi ci sono e il momento è cruciale e delicato ma dobbiamo tutti, giocatori, tifosi e società, credere nell’obiettivo prefissato che non può che essere il ritorno, a fine stagione, nel calcio professionistico. Non lasciamoci condizionare da più o meno “mirate” distrazioni su questioni irrilevanti o non producenti e rechiamoci tutti al Barbera per sostenere i nostri colori.
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Ero un ‘fedele suddito,’ sono diventato un ‘borbonico schifoso.’ Ora tutti Savoiardi sono! ma io i Savoiardi me li mangio col caffè, io!» E tenendo tra il pollice e l’indice un biscotto fittizio lo inzuppava in una immaginaria tazza. (Don Ciccio Tumeo).
Da “Il Gattopardo” di Giuseppe Tomasi di Lampendusa
Io il tiramisù lo faccio con i pavesini, con tutto ciò che riguarda i savoia non voglio aver a che fare…
Ma la monarchia non era stata abolita col referendum del 1946? Ancora Savoia si chiamano? Comunque confermo che il tiramisù di Delia era buonissimo!