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Palermo, la Serie A ci aspetta: 4 partite per un futuro migliore

chiedi chi era peressin stadio tifosi vitogol

Scende in campo il Palermo. E aggiungerei finalmente. Ci eravamo lasciati con il calcio giocato il 18 maggio, con la vittoria abbastanza inutile di Salerno che non è servita a raggiungere il sogno della serie A diretta. Ora siamo al dunque: oggi (ore 21.00) e domenica (ore 18.30) ci tocca il Venezia, poi penseremo alla finale. Perché vogliamo pensare positivo e dunque immaginiamo che ci sia una finale per il Palermo. E poi la serie A. Perché ogni tanto anche i cronisti – chiamati all’imparzialità e al dovere del racconto – possono permettersi il lusso di un piccolo “ritaglio” di tifo.

VENEZIA – PALERMO, PROBABILI FORMAZIONI

Non c’è nessuna ragione particolare per essere ottimisti ma non c’è nemmeno nessuna ragione per non esserlo. I playoff sono da sempre una lotteria dove quasi sempre – dopo aver discusso di tutto e il contrario di tutto – ti accorgi che la serie A è una questione di dettagli: un rigore, un palo, un soffio di vento, un rigore dato o non dato possono decidere le sorti di una stagione. Il Palermo ha chiuso il campionato con tanti rimpianti per le occasioni sprecate (per me è la mancata vittoria con il Bari la chiave di tutto) e per i tanti infortuni subiti ma è anche lo stesso Palermo che all’andata aveva trovato il ritmo giusto e sembrava avviato alla vittoria finale. E non bisogna lasciarsi impressionare dal 3 a 0 del Venezia al Perugia o del ricordo di quell’altro 3 a 0 che costò la panchina a Tedino. Era un’altra storia. Oggi, a sentire i protagonisti, il Palermo è tornato quasi al completo (anche se la formazione è un rebus).


ZAMPARINI: “SONO PREOCCUPATO”

Sta per chiudersi una stagione tribolata, che sembra durata dieci anni e non dieci mesi. L’avvio di Tedino, tra le macerie della retrocessione, sembra un passato remoto e invece era solo l’inizio di questa stagione che – per non farsi mancare niente sotto il profilo delle avversità – annovera anche il capitolo delle convocazioni in nazionale e quello delle vicende giudiziarie relative all’ipotesi di fallimento. Ora è tutto alle spalle e ci sono quattro partite, solo quattro, fra il Palermo e la serie A. Sarebbe un delitto buttare tutti gli sforzi e tutta la pazienza consumata durante l’anno. La squadra dovrà dare l’anima in campo, i tifosi dovranno compattarsi ancora di più per raggiungere un obiettivo importantissimo.

STELLONE: “NON FACCIAMO CALCOLI”

Leggo con un sorriso amaro del Palermo che stasera a Venezia troverà un ambiente carico e uno stadio che sarà una bolgia. Bolgia? Venezia? Il Penzo? Stiamo scherzando? Capisco l’entusiasmo di chi spera nella seconda promozione consecutiva ma da che mondo e mondo è lo stadio di Palermo, il Barbera gremito, ad essere una bolgia, il valore aggiunto, una carica per i propri giocatori, un ostacolo per gli avversari, uno di quei fattori che nel calcio possono anche fare la differenza. Mai come quest’anno però la città ha vissuto la squadra con distacco. Un disamore per certi versi anche comprensibile da parte di chi – abituato a 15 anni di calcio importante, comprese due serie B vincenti – ritiene che non ci sia più un futuro con questa società e ha criticato aspramente Zamparini. Critiche a volte con fondamento, a volte con pregiudizio, a volte con conclusioni grottesche (“Non vogliono andare in serie A”) a volte con interrogativi legittimi ma fini a se stessi del tipo “che ci andiamo a fare in serie A se poi retrocediamo di nuovo?”.

INZAGHI: “NOI CI CREDIAMO”

Chi ha a cuore per davvero le sorti di questa squadra – e mi ci metto anche io, con 37 anni di lavoro da cronista e circa 50 da tifoso – sa che la serie A è un bivio quasi obbligatorio per un futuro più luminoso. Non ci possono essere rimpianti alla fine di questa avventura. I giocatori dovranno dare il 101% di tutto quello che hanno dentro (tecnica, corsa, cuore, voglia di riscatto), i tifosi e la città devono fare la loro parte creando fin da subito quell’atmosfera di positività che sarebbe subito percepibile e contagiosa. La serie A significa tornare nel calcio che conta e poter condividere la torta dei diritti televisivi che darebbe linfa a una società che non è più florida come un tempo. Restare in serie B significherebbe ridimensionare ulteriormente le pretese e tornare a un passato che sembrava dimenticato. Non è tempo di dispetti, né di riserve mentali. Chi è pronto a tirare fuori, in caso di sconfitta, il classico “ve l’avevo detto” si ricordi che la mancata promozione potrebbe avere conseguenze pesanti. Ve lo dice uno che è cresciuto, come molti di voi, con un ricordo della serie A che è diventato sempre più sbiadito dopo 32 anni di attesa.

PLAYOFF, TABELLONE E REGOLAMENTO

10 thoughts on “Palermo, la Serie A ci aspetta: 4 partite per un futuro migliore

  1. Direttore mi trovo d’accordo con lei. Nonostante le mie critiche continue purtroppo sono anch’io un tifoso e in questi momenti al cuore non si comanda. Su una cosa però non concordo. Lo scenario della A non è migliore se Zamparini non vende immediatamente dopo l’ipotetica promozione. Bisogna essere realisti, se non va via subito ci tocca un altro anno terrificante come quello dell’ultima retrocessione e il fatto di giocare contro juve, Napoli o Roma non lo renderà certo migliore

    1. Il ciclo di Zamparini è ormai alla fine. Può durare una settimana, un mese o un anno (dipende dagli acquirenti) ma ci sono leggi di natura che non si possono discutere… (gm)

  2. Caro Guido, davvero pensi che i diritti tv di una eventuale serie A verrebbero utilizzati per allestire una rosa decente? Hai tanta esperienza per non essere “diversamente ottimista” come molti di noi ;.-)

    1. Noi non diremo ve lo avevamo detto in caso di sconfitta, ve lo diremo a settembre, quando dopo un’estate di finto calciomercato, con tanto di barzelletta che durante i mondiali e’ tutto fermo, verra’ fatta una squadra senza spendere una lira, come fu nel 2014 con unico acquisto Gilardino. Il vecchio d’altra parte ha gia’ messo le mani avanti, questa squadra e’ gia’ da serie A con la stessa convinzione con la quale avremmo dovuto vincere con 10 punti di distacco quest’anno. ma il palermitano in fondo e’ un romantico, le somme si tirano alla fine e come viene si conta, c’e’ sempre un domani di cui parlare, peccato che domani sia figlio di oggi di cui pero’ non si sa chi sia il padre, o meglio lo sanno tutti ma nessuno lo dice ed e’ gia’ tempo di fare pena di nuovo.

  3. Qualcuno non ha capito !!! Oggi ci giochiamo molto : un futuro tra le grandi oppure un ritorno al triste passato.
    Non é tempo di critiche, dubbi sulla futura proprietà, mercato, ets…… OGGI SI TIFA PALERMO !!!! Punto e basta.

  4. Non sono affatto ottimista. E’ vero che mancano 4 partite alla serie A, ma lo stesso possono dire le altre squadre che, a cominciare dal Venezia che sarebbe alla terza (e non seconda) promozione consecutiva, se la possono giocare più tranquillamente di un Palermo che non mi sembra più forte ed è sempre costantemente sotto pressione. Speriamo bene.

  5. Ora la contestazione contro zamparini non serve a nulla bisogna rimanere uniti e dare il massimo supporto alla squadra perchè che sia chiaro se il palermo non sale rimarrà in B per molto tempo.

  6. Prima di tutto: FORZA PALERMO sempre. Detto ciò il Barbera pieno è stato e sarà sempre una bolgia con una squadra assolutamente competitiva, concentrata e volitiva. Nel mese scorso, nelle partite con il massimo degli spettatori, Frosinone a parte, il Palermo ha inanellato due prestazioni mediocri con conseguenti pareggi. La squadra prima di tutti deve reagire e dimostrare quanto vale e deve farlo stasera prima che domenica.

  7. OGGI NON VO0GLIO PENSARER A NULLA. QUANTYOMENO A ZAMPARINI. UNA UNICA VOCE .
    F O R Z A P A L E R M O
    Per favore scrivetelo anche voi. Porterà bene. DAI

  8. Da oggi la priorita’ deve essere la squadra, i nostri colori, quello che rappresenta per la nostra terra, dobbiamo lottare per ottenere un obiettivo che, ha perfettamente ragione Monastra, una volta era considerato addirittura una chimera irraggiungibile. Possiamo comunque costruire un ulteriore tassello positivo della nostra storia di cui andare orgogliosi. Poi, dopo i playoff, ognuno torni a fare le sue considerazioni piu’ generali sul futuro, che certo sono giuste e sacrosante. Ma oggi e nei prossimi giorni ricordiamoci soprattutto di essere tifosi. FORZA PALERMO!!!!

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