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Palermo, tre anni di “black-out”: dai playoff persi col Brescia alla follia di La Spezia

Allo stadio “Picco” di La Spezia è andato in scena l’ennesimo black-out della stagione (e non solo) del Palermo: con i due gol subiti nei minuti di recupero gli uomini di Dionisi hanno perso due punti che sarebbero stati oro per classifica ed entusiasmo che, alimentato da un mercato spumeggiante, sembra già essersi affievolito per l’ennesima volta. Un pareggio, che alla vigilia sarebbe stato anche accolto con positività, per il modo in cui è maturato sa proprio di sconfitta.

Palermo sullo 0 – 2, non è la prima rimonta in stagione

Il Palermo ha perso già sei punti da situazione di vantaggio: se è vero che i rosa non hanno mai perso una volta segnato il primo gol della partita, è anche vero che già per tre volte gli uomini di Dionisi hanno pareggiato una partita che sembrava vinta. Viene subito in mente la partita di Modena, dove il Palermo ha chiuso il primo tempo con il risultato di 0 – 2, per poi sgretolarsi nel secondo tempo e subire due reti per il 2 – 2 finale. Anche a Frosinone (ai tempi ultimo in classifica) il Palermo aveva iniziato la partita al meglio segnando al 2′ con Insigne. Un vantaggio durato pochissimo dato che il gol dell’1 – 1 è arrivato al 16′ della prima metà di gara.

Il Palermo, tra l’altro, si ripropone distratto nei minuti finali: i rosanero hanno perso altri 3 punti in altre tre partite per gol subiti dal 90′ in poi. Già dalla prima partita, che vista a posteriori sembra dare la giusta fotografia della stagione, gli uomini di Dionisi hanno perso per 1 – 0 a Brescia, gol al 90′ di Adorni. Poi c’è la bestia nera Cittadella, che è passato dal fare 2 punti a farne 6 contro i rosa grazie ai minuti di recupero. Al “Barbera” ci ha pensato il “solito” Pandolfi, mentre in Veneto a fare gol è stato l’ex Masciangelo.


Da Corini a Dionisi: la rimonta è un problema cronico

I tifosi rosanero non si stupiscono più davanti una rimonta subita da doppio vantaggio: già al primo di questi tre anni di Serie B il Palermo ha sperperato un doppio vantaggio per due volte, entrambe al “Barbera”. Il primo contro il Pisa, il 15 ottobre 2022, i rosa erano in vantaggio per 3 – 1 fino al 65′ ma la partita finì 3 – 3. L’altra la ricordano tutti, è la famigerata ultima giornata con il Brescia che costò l’accesso ai playoff, gli uomini dell’allora tecnico Corini erano sopra di due gol a fine primo tempo, ma al 10′ della ripresa erano già sul 2 – 2.

La stagione 2023/24 è invece quella più clamorosa. il Palermo l’anno scorso ha perso 21 punti da situazioni di vantaggio tra pareggi e sconfitte. Le più clamorose, anche quelle, le ricordano tutti: ci sono i 3 – 3 di Parma e Como, la sconfitta di Pisa per 4 – 2 che costò la panchina a Corini, ma soprattutto il 2 – 2 di Cremona che ha cambiato con tutta probabilità la storia recente del Palermo.

Quel che preoccupa è che le rimonte appaiono simili, nonostante gli interpreti (allenatori e giocatori) siano completamente diversi: in molti hanno paragonato il pari di Parma della passata stagione con quello appena maturato a La Spezia. Prima c’era Corini, adesso Dionisi, in campo tra i titolari gli unici ad aver giocato entrambe le partite sono Brunori, Lund e Segre (in campo c’era anche Chichizola nel Parma, oggi allo Spezia). In entrambe le occasioni il Palermo aveva dato il colpo del ko nei minuti finali, a Parma con Segre, a La Spezia con Brunori. Poi i due inspiegabili gol subiti nel recupero.

14 thoughts on “Palermo, tre anni di “black-out”: dai playoff persi col Brescia alla follia di La Spezia

  1. Nel 3-3 di Cremona il pareggio finale (Coda) fu uno svarione clamoroso di Aurelio che poi ha pareggiato domenica al 95′ per lo Spezia. Non sarà anche il caso di prenotare un esorcista?

    1. Direi di sì. Il portale risulta, del resto, infestato da attassatori seriali pronti a giurare che l’attasso non esiste. Per cui..

  2. Ottimo pezzo. Induce, del resto, a riflettere sulla fragilità psicologica del Palermo, purtroppo ormai apparentemente congenita. Tale malattia, da cui la squadra di Baldini si dimostrava, sicuramente, immune, e’ insorta, a mio avviso, durante il secondo anno di Corini. E la
    vittoria di Palermo-Brescia (2-2) gettata alle ortiche (2-0 al
    riposo) nel corso della prima stagione di Genio in panchina? Beh, quel match, che ci fece perdere i playoff, rappresenta un caso più da Ufficio inchieste che da consulto medico. L’avvento di Dionisi non ha portato, comunque, l’auspicata guarigione dal mal di rimonta. La patologia, ormai conclamata dalle decine di punti persi (e sogni infranti) in tre anni, sembra, anzi, essersi aggravata per effetto delle troppe sostituzioni sbagliate (le più recenti Nikolaou per Baniya, Gomes per Blin e Di Francesco per Brunori) effettuate dall’allenatore nel pallone ancora, incredibilmente, assiso in panchina. Articolo interessante, scrivevo in premessa. Però va segnalato che l’autore è incappato in un lapsus quasi freudiano per i protettivi cronisti della nostra città. Rodri Gomes non figura, infatti, nell’elenco dei giocatori scesi in campo sia in Parma-Palermo 3-3 sia in Spezia-Palermo 2-2. Tartaruga Claudio ha disputato, invece, entrambe le partite contribuendo, attraverso la sua quota parte di responsabilità (rivedere gli highlights, please), a favorire i rush finali degli avversari. Stavolta anche il Professor Siino ha pagato dazio, quindi, ai black-out che penalizzano il rendimento della squadra e la salute dei tifosi.

  3. Domenica 90 minuti di contestazione Dionisi a casa indipendente dal risultato !!! Anche se vinciamo 10-0 CONTESTAIAMOLO – se ne deve andare!

  4. Se quella specie d’allenatore che ci ritroviamo in panchina non avesse levato Beniya per far entrare quello Nikolau il pareggio non sarebbe mai avvenuto.
    DIONISI OUT

  5. La verità è che una squadra in vantaggio di 2 gol ad una manciata di minuti dalla fine, deve fare in modo che a calcio non si giochi più, con ammuine, azioni sporche e intrallazzi vari. Ho visto decine di squadre venirsi a prendere punti al Barbera così…siamo una squadra di polli!!!

  6. Dispiace dirlo ma domenica scorsa è finito il campionato del Palermo, almeno in ottica playoff. Questa rimonta, che sa di sconfitta, potrebbe avere ripercussioni psicologiche sulla testa di un gruppo squadra già debole da questo punto di vista. L’entusiasmo portato dai nuovi attivi è già svanito, purtroppo.

  7. Ha ragione Vidimac, questo è un motivo valido, ma ricordiamoci che nel pallone una componente purtoppo variabile e basilare è la fortuna e di questo non si può dare responsabilità. Per i cambi comunque c’è da osservare che giusto farli sapientemente(si perde tempo, caso ammonizioni, forze fresche, cambio tattica), ma se un allenatore non può contare su cambi efficienti, questo è un grande problema. Anzi qui torniamo al mercato e alle responsabilità che stan segnando decisamente un campionato.
    Ad esempio ok fuori Baniya, ma non posso mettere Nikolaou perché inaffidabile. Questo è grave.
    In partita così importante comunque o non doveva togliere Baniya o doveva anche spostare centrale Diakitè. Ma ripeto è grave che non puoi fare affidamento su un elemento.

  8. Ci si ammala a guardare questo Palermo da tre anni.  Anche dopo quelle poche partite  vinte, è sempre più l’amaro in bocca che la gioia di una vittoria.
    È come guardare un qualcosa che ha un male incurabile,  ed i vari dottori Corini,  Dionisi etc.. dicono che ancora c’è speranza!!!!!
    I risultati arriveranno 🤣

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