Il Palermo in Tv, la scaramanzia e le “rotelline” che girano

Sapevamo bene che la discesa del Palermo dalle glorie della Serie A all’inferno della Serie D sarebbe stata associata, oltre a tutto il resto, anche a un corrispondente calo della qualità del servizio televisivo offerto, ma non regalato, a noi tifosi rosanero.

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In questi anni eravamo stati abituati ai match di Sky con i dieci replay e lo smoccolamento in Super-HD per i quali le uniche lamentele riguardavano la partigianeria di certi commenti tecnici: come dimenticare Roma-Palermo affidata a Di Biagio o Rizzitelli, Bologna-Palermo a Marocchi o Parma-Palermo a Minotti?

Poi in Serie B, grazie a DAZN, abbiamo preso confidenza con lo streaming via pc o smart-TV. Infine, con l’amichevole e provvidenziale intervento del Paparesta figlio, oggi siamo approdati alla magnificenza tecnologica di Eleven Sports.

Alle prime avvisaglie del disservizio avevamo ipotizzato che dovessimo solo pagare lo scotto del noviziato, che il sistema di trasmissione dovesse essere tarato meglio in base all’entità delle richieste di collegamento, che non erano esattamente da Serie D. E invece adesso apprendiamo che anche i dirigenti del Bari, di cui speriamo di ripetere il cammino dello scorso anno, si lamentano di un “servizio molto deludente” offerto da “un partner non adatto”.

Ora Eleven Sports invita noi tifosi rosanero a scommettere sulla promozione in C offrendo un pacchetto scontato per l’abbonamento alla restante parte di questo campionato e alla prima del successivo. Tralasciando ogni scaramanzia, la notizia mi ha fatto sobbalzare sulla sedia al pensiero che, ben che vada, anche per la prossima stagione le nostre domeniche con il Palermo in trasferta saranno caratterizzate da riprese a “quota Peppe Mascara”, pezzi di partita privi di copertura, riavvii di browser o app e rotelline che girano vorticosamente sugli schermi. Esattamente come gli “attributi” di noi spettatori.

Con il Giugliano ho visto la partita a casa di mio fratello: smart-TV di ultima generazione (e in alternativa PC appena acquistato) e ultra-fibra appena attivata. A parte la posizione delle telecamere e la qualità dei protagonisti in campo, dico solo che la partita è stata inguardabile. Siamo quasi a metà del campionato e non v’è cenno di miglioramento. A questo punto, bisogna che la SSD Palermo esca allo scoperto con una presa di posizione forte in difesa degli interessi dei propri sostenitori. E forse sarebbe il caso che anche noi tifosi ci facessimo sentire per scongiurare la possibilità che gli stessi disservizi abbiano a ripetersi il prossimo anno.

Non sarò di certo io a indicare al presidente Mirri il significato del termine “customer satisfaction”; che la SSD Palermo faccia la propria parte dimostrando che davvero il tempo dell’indifferenza nei confronti delle legittime istanze della tifoseria è definitivamente finito.

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