Palermo-Udinese: quando allo stesso prezzo si vedeva la Roma…
Che negli ultimi tempi il tifoso palermitano sia disaffezionato alla sua squadra, di certo, non è una novità. I dati riguardanti la sottoscrizione degli abbonamenti degli ultimi anni parlano chiaro, così come sono note le poche vendite dei tagliandi settimanali per i vari incontri del campionato. Quali sono le cause di tutto ciò? I motivi sono tanti e anche diversi, sarebbe facile poter dire solamente: “questa squadra è scarsa”, “non c’è paragone con il primo Palermo dell’era Zamparini”. Questa squadra non sarà tra le più competitive tra quelle allestite dalla società in passato, è vero, ma ciò non basta per dare una risposta al quesito.
I motivi sono anche ben altri, quando per la prossima partita in casa contro l’Udinese il costo del biglietto, per quei posti che una volta erano definiti “popolari” è di 14€, è ben evidente che non puoi aspettarti di riempire uno stadio. Con tutto il rispetto possibile per l’avversario, il gioco non vale la candela. Solo sei anni fa, con un euro in più, un tifoso poteva permettersi di vedere allo stadio “Renzo Barbera” Palermo-Roma (vedere per credere) e in quell’occasione furono anche venduti 8500 tagliandi. È noto che il Palermo abbia sempre preferito concentrarsi più sulla vendita di abbonamenti che di singoli biglietti, una politica assolutamente rispettabile, che permette alla tifoseria di avere un grosso risparmio sulle 19 partite casalinghe, ma chi per un motivo o un altro non può sottoscrivere l’abbonamento, allora, è tagliato fuori? La politica di favorire l’abbonamento al singolo tagliando non può comunque penalizzare così tanto il tifoso palermitano in queste determinate circostanze, perché è eccessivo chiedere una tale cifra per una gara che si disputerà tra l’altro di giovedì sera in piena settimana lavorativa.
Sia nelle gare contro Torino e Sassuolo il prezzo proposto è stato lo stesso di 14€, e anche se possiamo parlare di due squadre che lottano per obiettivi ben diversi dall’Udinese, la risposta dei tifosi non è stata tra le migliori. L’unica volta in cui si è superata la vendita di 10000 biglietti è stata per la sfida contro la Juventus ma si sa che in Sicilia sono tanti i tifosi che professano la fede bianconera.
Nonostante tutto, il problema non riguarda solo il Palermo: un’indagine mostra che la maggior parte delle “piccole-medie” squadre del campionato italiano ha deciso di seguire la stessa linea di pensiero. Ad Empoli per esempio il tagliando in curva per il match contro il Chievo Verona è venduto al prezzo di 20€, mentre il neo promosso Pescara ha fissato un prezzo base di 15€ per le partite considerate di ultima fascia, così come il Bologna e l’Udinese. Lo stesso Cagliari ha fissato il prezzo dei biglietti per le gare di ultima fascia a 18€. Naturalmente ogni caso è una storia a sé ma ormai quasi tutta la serie A si è stabilizzata su certi prezzi che sicuramente non vanno incontro all’esigenze dei tifosi, come nel caso della tifoseria palermitana che difficilmente prende in considerazione la possibilità di acquistare un biglietto a tali somme.
Il “Renzo Barbera” necessita di essere nuovamente inondato dai colori rosa e nero, il popolo rosanero deve tornare allo stadio. Manca davvero tanto quella bolgia, quel tifo sfrenato capace di incutere timore alle squadre ospiti che calpestavano il terreno di gioco. Il Palermo ha bisogno dei suoi tifosi e i tifosi hanno bisogno del Palermo. È il momento di cambiare questa politica.
Sinceramente 14€ per un biglietto di curva non mi sembra tanto, se cominciassero adesso ad abbassare a 5€ il prezzo dei tagliandi possono mettere una croce sopra gli incassi di quest’anno e degli abbonamenti l’anno prossimo.