Palermo, un buon punto a Catanzaro: ora serve il salto di qualità
Un punto in trasferta, sul campo di una delle migliori squadre del campionato – anche se in calo nelle ultime partite – , può essere considerato un buon risultato. In casa Palermo c’è però qualche rimpianto: i rosa hanno avuto le occasioni per vincerla, forse non ci hanno creduto abbastanza e si sono accontentati del pareggio. È mancato qualcosa agli uomini di Eugenio Corini, ma il tecnico si può consolare perché sono diversi i segnali positivi.
Migliora la fase difensiva
Il Palermo dopo sette partite consecutive è tornato a subire un solo gol. A Catanzaro c’è stato un netto miglioramento della fase difensiva: i rosa hanno sofferto poco anche nel momento peggiore – dopo il gol (abbastanza casuale) dei padroni di casa – concedendo soltanto il giro palla lontano dall’area di rigore. La porta inviolata è però un miraggio: l’ultima volta con Pigliacelli imbattuto risale all’8 novembre, data di Palermo – Brescia finita 1 – 0. Dalla partita col Catanzaro del primo dicembre è iniziata una striscia negativa di gare con almeno due reti subite, interrotta proprio contro gli uomini di Vivarini.
Il nuovo che avanza e il vecchio che supporta
Jacopo Segre si è confermato il giocatore più in forma del Palermo. La posizione di mezzala sinistra gli consente di trovare i giusti tempi dell’inserimento e ormai è diventato un fattore nell’area di rigore avversaria: sei gol sono tanti per un centrocampista e la statistica assume più valore se si considera che cinque reti sono state segnate di testa. Il numero 8 rosanero è fondamentale anche in fase di transizione, è bravissimo a recuperare palla e trasformare rapidamente le azioni da difensive a offensive.
Da sottolineare anche il buonissimo debutto di Filippo Ranocchia. Il giovane centrocampista è stato schierato come mezzala destra e ha dimostrato di avere i ‘colpi’ di un calciatore importantissimo. Dopo un primo tempo di ambientamento è salito di tono nella ripresa, con giocate intelligenti e impressionanti anche dal punto di vista fisico. Le sensazioni sono positive, ora tocca a lui affermarsi in un reparto dove la concorrenza è tantissima, considerando che a Catanzaro c’erano inizialmente in panchina Henderson, Coulibaly e Vasic.
Serve un filotto di vittorie
Il Palermo ora deve fare il salto di qualità se non vuole rimanere nel ‘limbo’. La società ha fatto uno sforzo importante nella sessione invernale di calciomercato per completare e rinforzare l’organico, i nuovi acquisti vanno integrati al più presto. E serve un filotto di vittorie consecutive per avvicinare il secondo posto: l’andamento del campionato dimostra che basta poco per risalire la classifica (il ragionamento è valido anche al contrario).