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Palermo, un cero per Audero e un brindisi col bicchiere… mezzo pieno. Le pagelle ironiche di A&F

Ha ragione Dionisi. Dobbiamo vedere il bicchiere mezzo pieno. E così abbiamo guardato la classifica perché, come dice lui, siamo comunque vicini ai playoff. L’abbiamo guardata bene, ci siamo seduti, abbiamo preso una bottiglia di Old Ballantruan, abbiamo riempito i bicchieri fino all’orlo (altro che mezzi pieni) e ce li siamo bevuti tutti d’un fiato. Solo così possiamo sostenere le sue dichiarazioni e l’avvicinarsi di una partita contro l’ultima in classifica che dovrebbe solo essere una formalità e invece sarà il solito psicodramma.

In difesa Ceccaroni e Diakite sono squalificati e il pupillo greco del mister (Nikolaou) è infortunato. Quindi Dionisi si deve affidare a Blin centrale con Gomes che guadagna i galloni da titolare. C’è Pierozzi sulla fascia destra e Verre a giostrare dietro la coppia di bomber.

Passano due minuti e il Palermo fa la prima minchiata. Ranocchia perde palla vicino all’area e Artistico si presenta solo davanti ad Audero che chiude lo specchio, mette il catenaccio e ci salva dalla disperazione. Dopo dieci minuti altra palla regalata agli avversari, colpo di testa comodo quasi sulla linea della porta e nuovo miracolo di Audero a cui spunta l’aureola e a cui accendiamo un cero votivo. È un dominio dei calabresi che costringono il portiere rosanero al terzo miracolo della giornata su un errore in uscita della difesa. Avvio umiliante e fegato spappolato.


Il Cosenza rallenta un po’ e il Palermo respira ma lo schema principale dei rosanero, su cui pare Dionisi abbia fatto la tesina a Coverciano, sembra sempre “palla fai tu” con la sfera “arrunzata” in avanti senza senso alla ricerca di un errore degli avversari o di un miracolo delle punte. E proprio grazie a questo schema arriva il nostro gol!

Palla “a minchia” di Verre al centro dell’area dove non c’era nessun attaccante rosanero e inserimento vincente di Pierozzi che si era materializzato in avanti senza una ragione precisa. Non succede praticamente più nulla e si va al riposo sapendo che, per stare tranquilli, servirebbero almeno altri tre gol.

Rientriamo e Brunori butta una palla sul braccio dell’avversario. Rigore assegnato al Var e il capitano va sul dischetto. Si crea una mezza rissa e il portiere dei cosentini fa il pagliaccio, ma Brunori non ci casca, lo spiazza e raddoppia! La partita comincia a scorrere via senza troppi patemi d’animo ma sappiamo che ci sono i cambi da fare e Dionisi può sempre stupirci e… consumarci. E invece arriva il terzo gol del Palermo con un bell’assist di Verre e una staffilata di Pohjanpalo da bomber di razza! Tre a zero, secondo gol di Pohjanpalo in tre partite e chiara evidenza del suo strapotere in questa serie. Gli arriva mezza palla buona e fa gol.

Arriva, puntuale come il pandoro a Natale, l’ingresso di Vasic. Entra anche Le Douaron che fa coppia con il finlandese anche per provare l’attacco della prossima settimana, vista la squalifica di Brunori. Il Palermo rischia anche di fare il quarto, il Cosenza prende un palo, poi arrivano gli altri cambi e non succede più nulla fino al fischio finale.

I rosanero vincono giocando un primo tempo da film horror con Audero nei panni dell’esorcista. Nel secondo tempo raddoppia e gioca sul velluto contro un avversario scarso e sfiduciato. Per il bel gioco e lo spettacolo vi invitiamo sempre ad andare a teatro mentre noi ci teniamo i tre punti e una coppia d’attacco che ci fa sperare in tempi migliori. Lo sappiamo che una rondine non fa primavera ma intanto, almeno per una settimana, il fegato si può riposare. E di questi tempi ed alla nostra età non è poco.

Audero 10 – Tra le file rosa è l’unico a scendere in campo nei primi 20 minuti e ad opporsi, per ben tre volte, ad Artistico che gli si presenta tutto solo da due passi. Anche nel prosieguo dimostra lucidità e sicurezza in tutti i fondamentali. Miracoloso.

Baniya 5,5 – Dopo una mezz’ora in cui ci regala brividi degni delle montagne russe (visto che dal suo lato passano tutti) e soprattutto dopo che il goal rosanero spegne le velleità dei calabresi, registra la sua prestazione e non sbaglia più nulla. Ritardatario.

Blin 6 – Non lo sappiamo se avesse mai giocato da centrale difensivo ma per fortuna l’esperimento è stato realizzato contro la squadra più scarsa del campionato. Riadattato.

Magnani 7 – Sicuramente si trova meglio da centrale ma anche in una posizione non sua dimostra esperienza e personalità cercando anche di innescare la manovra offensiva. E ci riesce in occasione del primo goal. Giano bifronte.

Pierozzi 7 – Quando lo abbiamo visto segnare inserendosi in area, unico giocatore in maglia rosa (anzi bianca con i colori della cassata), ci è subito tornato in mente il famoso aneddoto di Mazzone sulle discese in attacco di Amedeo Carboni. Zuccherino.

(dal 44′ s.t. Buttaro) s.v.

Gomes 5,5 – Per almeno tre quarti di gara ci sembra spaesato e non ricordiamo una sua chiusura o una sua verticalizzazione degne di nota. Si rivede quando c’è solo da contenere le poche velleità dei padroni di casa. Arrugginito.

Ranocchia 5,5 – All’inizio perde un paio di palloni sanguinosi poi, lentamente, cerca di prendere in mano il pallino del gioco ma con scarsi effetti commettendo anche delle imprecisioni a cui non eravamo più abituati. Fuori giri.

Lund 5 – A noi sembra sempre che tra le due opzioni possibili in una qualunque giocata scelga costantemente quella sbagliata. Bastian contrario.

Verre 7 – Mette la firma sulla gara con due assist dimostrando che quando servono i piedi buoni, i suoi devono stare in campo e non in panchina. Tecnico.

(dal 29′ s.t. Vasic) s.v.

Brunori 7 – Si ammazza in un incessante lavoro di ricucitura tra il centrocampo e l’attacco, si procura il rigore che trasforma con freddezza nonostante le provocazioni dei giocatori di casa e si becca anche un’ammonizione stupida, su cui l’arbitro ha esagerato ma che anche lui poteva evitare, che lo costringerà purtroppo a saltare la prossima gara. Onnipresente.

(dal 29′ s.t. Le Douaron) s.v.

Pohjanpalo 7 – Si butta su ogni pallone, e gliene arrivano davvero pochi, con grinta, fisico e determinazione. Quando poi gli arriva una palla poco poco più giocabile da attaccante di razza non sbaglia, quasi scostando a forza il compagno che rischiava di ostacolarlo. Letale.

Dionisi 6 – Per fortuna, sua e nostra, tra infortuni e squalifiche la formazione è quasi obbligata e quindi non ha l’opportunità di inventare nulla di dannoso. Lo stesso schema continua nella gestione dei cambi perché la partita è già “in ghiaccio”. Innocuo.

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LE PAGELLE DI GUIDO MONASTRA

IL COMMENTO DI DIONISI A FINE GARA

6 thoughts on “Palermo, un cero per Audero e un brindisi col bicchiere… mezzo pieno. Le pagelle ironiche di A&F

  1. Dionisi a casa!!! Ho visto il Cosenza un paio di volte in tv negli ultimi due mesi mai avuto 4 palle gol , così ravvicinate nei primi 14’- vergognoso siamo quasi alla fine del campionato e questo pseudo allenatore non è riuscito ancora a dare una forma ( gioco) a questa rosa , che non sarà sicuramente eccellente come è stata descritta ma non può essere tanto brutta. Purtroppo continuiamo a non giocare e anche ieri se non fosse stato il Cosenza , la squadra più scarsa , credo che anche in C farebbero fatica, non avremmo vinto. Con lui in panchina non abbiamo speranze questa agonia con Dionisi e ‘ follia pura. L’anno prossimo sappiamo già che non potrà rimanere. Spendere 30 milioni in due sessioni di mercato e fallire miseramente l’obiettivo serie A è da pazzi. Prendiamo Tudor subito e poi se non dovesse andare bene io punterei tutto su Gasperini. DIONISI ?? Contestiamolo spero che domenica indipendentemente dal risultato la gente lo contesti in maniera selvaggia deve andare via .

  2. Siete “semplicemente” straordinari. Senza voler peccare di presunzione, se mi chiedono un commento alla partita, dico di leggere il vostro.Anche senza averlo visto. Ancora rido per il fatto che Dionisi ha il tempo di fare i cambi per consumarci, ah ah ah.

  3. Buongiorno a tutti i tifosi, vi ringrazio per il vostro incitamento, ieri abbiamo vinto in un campo difficile.
    Mi sto adattando allo schema di mister Dionisi, ” acchiana u patri cu tutti i so figghi “, che mi permette di avere una palla gol ogni due partite.
    Un saluto a tutti.

  4. Il mio giudizio su Dionisi non cambia di certo per una partita vinta grazie ad un miracoloso Audero. L’approccio della squadra è stato da film horror, questo pseudo allenatore non riesce assolutamente a trasmettere cazzimma ai giocatori che sembrano le belle statuine.
    Solo una serie di circostanze fortunate ci hanno permesso di vincere la partita, tre punti utili per evitare i play out.
    Spero che il ds Osti prenda atto che a fine campionato, comunque vada, Dionisi va esonerato.

  5. Il commento “innocuo” all’allenatore è paradossale ed esilarante ad un tempo! Colui che dovrebbe plasmare la squadra ed il suo gioco, fa bene quando fa nulla. Via, il più presto possibile.

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