Palermo, un patrimonio in fumo e le incognite future: ecco chi potrebbe restare

Un tesoro dilapidato ma anche la necessità di guardare al futuro. Il Palermo fa i conti con la sempre più imminente non iscrizione e sparizione dal calcio professionistico. Una vicenda che costerà tanto in termini sportivi ed economici ma imporrà presto una riflessione sulla possibilità di ripartire da alcuni dei giocatori dell’attuale squadra rosanero, che in caso di non iscrizione sarà svincolata.

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Difficile fare valutazioni certe adesso, ma ci sono già i primi nomi di chi potrebbe restare anche nel nuovo sodalizio (che in quanto tale dovrà assumere un nuovo nome rispetto alla società attuale): un’idea, secondo il Corriere dello Sport, potrebbe essere quella di ripartire dai ragazzi legati alla città e al territorio, come Mazzotta o Accardi o magari da Alberto Pomini, che nonostante qualche sondaggio non aveva mai nascosto di trovarsi bene a Palermo anche a livello familiare e che era pronto a firmare il rinnovo con i rosa.

Di certo l’addio del Palermo al calcio professionistico rischia di diventare l’addio a un patrimonio tecnico ed economico enorme. Oltre 30 milioni in cartellini, tra delusioni e grandi occasioni bruciate: giocatori di grande potenzialità come Puscas, quelli con mercato come Nestorovski e altri come Brignoli e Moreo sarebbero stati i punti fermi su cui fondare il futuro, insieme a giovani come Fiordilino o Lo Faso. Tutti dovranno invece trovare nuove destinazioni, compreso il tecnico Marino, passato dall’idea di inserire Di Gaudio nel suo scacchiere all’amarezza di ritrovarsi senza squadra per aver scelto il Palermo.

Rischia di disperdersi anche l’enorme patrimonio del settore giovanile: 11 squadre (comprese le 3 femminili), la Primavera che si era salvata sul campo; oltre 250 tesserati e 60 persone di staff il cui futuro è stato cancellato sostanzialmente con un messaggio via whatsapp. Un altro patrimonio andato in fumo.

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