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Palermo, un triste Natale. Due gare, poi il “bivio”: in attesa di un po’ di buonsenso

Per il quarto anno consecutivo, in casa rosanero, il Natale è una bellissima festa vissuta male. Di spirito natalizio si è vista solo qualche opportuna e benefica iniziativa di carattere sociale, tra ospedali e penitenziari. Di calcio meglio non parlarne.

Nel 2021 il Palermo relegato a metà classifica in serie C cambiava allenatore (da Filippi a Baldini) sotto l’albero; i due Natali trascorsi con Corini erano sembrati anonimi come i risultati della squadra, incapace di vincere e di giocare bene: o l’uno o l’altra, a volte nessuno dei due. Eppure adesso quasi li rimpiangiamo. Perchè questo Natale è il peggiore dei quattro, senza risultati, senza chiarezza e dunque senza neanche prospettiva di recupero.

Solo un miracolo può risollevare le sorti di questa squadra, che sembra andare alla deriva tra l’apparente indifferenza del City Group e l’incapacità della dirigenza sportiva di trovare la soluzione. Il mercato di gennaio, per quello che ci è dato sapere, potrà portare poco, forse un attaccante “usato sicuro”, forse qualche altra pedina di secondo piano da scambiare con qualche giocatore rosanero che ha fatto il suo tempo o che vuole andare via prima che sia troppo tardi.


Alzi la mano chi crede che le prossime due partite possano servire a raddrizzare la baracca: sicuramente Dionisi, che continua a dire cose che i suoi giocatori dimostrano di comprendere poco e che i suoi tifosi non comprendono affatto. Queste due partite serviranno soprattutto a capire se Dionisi resterà sulla panchina del Palermo o se sarà necessario un cambio alla guida tecnica. Ma alzi la mano anche chi pensa che le colpe siano tutte di Dionisi. La squadra vive di equivoci e sbandamenti che nemmeno il direttore sportivo e l’amministratore delegato sono riusciti a fugare.

Se il mercato, come detto, non potrà essere un toccasana (impensabile rivoluzionare la squadra), il rimedio va trovato all’interno, tenendo presente che – nonostante tutti i limiti mostrati in questa e nella passata stagione – lo “zoccolo duro” della squadra avrebbe dovuto portare a casa ben più dei 21 punti in 18 partite. E quindi da qui bisogna ripartire.

Ci vorrebbe buon senso e non si può non ripartire dal “caso” Brunori del quale si è detto fin troppo senza che si intraveda la conclusione. L’attaccante non ha mai più parlato dalla fine dell’estate, la società nemmeno, il tecnico ha fatto intuire che si allena male. Ma visto il potenziale offensivo della squadra, davvero si può pensare che il giocatore sia così poco e male allenato da non poter essere provato alla guida dell’attacco, nel ruolo di bomber che è stato sempre il suo?

E’ chiaro che la storia di Brunori si ripercuote poi sullo spogliatoio, che non è “spaccato” come qualcuno vorrebbe far pensare ma che nemmeno è “granitico” come servirebbe in certe circostanze. E soprattutto si avverte in squadra la mancanza di un leader che possa prendere in mano la situazione.

La società, che certamente sta valutando al proprio interno la difficile situazione, non sta mandando all’esterno nessun segnale: cosa che irrita anche la tifoseria che è passata dai fischi verso la squadra alla plateale contestazione della dirigenza e al progressivo abbandono degli spalti. Ecco perché attualmente non si vede luce all’orizzonte.

La cosa preoccupa, perché la serie B è un campionato difficile: se è vero che basteranno due vittorie per riportare il morale sopra la linea di galleggiamento è anche vero che altri due risultati negativi renderebbero ufficiale il cambio di obiettivo: dai sogni di gloria alla salvezza. E onestamente ci saremmo aspettati di più, molto di più.

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14 thoughts on “Palermo, un triste Natale. Due gare, poi il “bivio”: in attesa di un po’ di buonsenso

  1. La squadra funziona abbastanza bene da almeno un mese. Chiaramente fa caxxate inconcepibile e sbanda quando meno te lo aspetti, non segna su azione manco a porta vuota ecc., ma la cd prestazione minima è sufficiente per creare i presupposti di una risalita c è. Cortesemente basta co sto Brunori.

    1. Funziona benissimo, non tira mai in porta in area di rigore non entra mai, mai superiorità numerica, mai ovviamente un calcio di rigore. Si aspetta solo una spizzicata su cross appannaggio dei centrali avversari. Fase d attacco inesistente.

    1. Grazie, ovviamente anche la redazione augura un buon Natale a tutti i lettori con cui ormai c’è una grande familiarità. Magari ogni tanto litighiamo, però siamo una famiglia (gm)

  2. Purtroppo Dionisi prende in giro tutti. In sei mesi non è stato capace di rivoltare questa squadra. Una squadra che sta lontanissima dall area di rigore avversaria, che non tira mai in porta ma solo ai gradoni. Con la sola speranza di cross inutili per una spizzicata. Ecco perché non gioca Brunori. Lui non conosce una fase d attacco. Solo serie C

  3. Buonsenso. Parola che adoro , da sempre . Aiuta nei momenti difficili ma si fa fatica a metterla in pratica. Tocca a dirigenti e calciatori, quelli seri, trovare la via d’uscita. Se vorranno , se lo riterranno opportuno. Magari partendo dal poco di buono fatto sin qui. A partire da domani.

  4. Al direttore Guido e ai suoi ragazzi buon Natale. Ci tengono compagnia e quindi ci danno l’opportunità di scambiare quattro minchiate sul Palermo.

  5. La principale colpa è di questa fredda società, assente in tutto e per tutto, tranne che per fare marketing e pubblicità. E intanto la nave affonda!

  6. “E onestamente ci saremmo aspettati di più, molto di più.” Bravo Monastra ! Ma è anche vero che se prendi lo scarto a livello manageriale e soprattutto tecnico le attese non possono essere che queste. Purtroppo mi costa ripetere. Se prendi Bigon lo scarto ma inteso come proprio uno scarso e cacciato via a pedate per i danni fatti a Napoli non puoi pensare che….! Se prendi Gardini lo scarto fermo immobile da tempo e lo rivitalizzi con super stipendio e libertà di muoversi assoluta senza né arte né parte non puoi pensare che… se prendi de Sanctis con DS – senza alcuna esperienza proprio ma in maniera evidente e nellunica esperienza in cui gli hanno dato fiducia li ha portati ad un passo dal fallimento e non solo sportivo ma anche economico non puoi pensare che….. se prendi Dionisi il nulla zero esperienza anche lui ( come dite sassuolo?) ha già risposto Trevisan zero esperienza squadra fortissima troppo facile .. e poi Palermo non Sassuolo calcisticamente e non solo ecco perché non puoi pensare che…….

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