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Palermo, una “passeggiata” al Parco della Vittoria. Le pagelle ironiche di A&F

FOTO PEPE/PUGLIA

La partita con il Monopoli ha sempre un suo fascino. Intanto sta sempre in serie C e, come ci ha ricordato il nostro amico Salvo, è sempre stata ospite fissa della schedina negli ultimi due risultati. Poi richiama Vicolo Stretto, Parco della Vittoria e l’uscita gratis di prigione che, in fondo, può fare sempre comodo.

Boscaglia schiera Somma al centro della difesa e decide di fare giocare Silipo dal primo minuto al posto di Kanoute. Non sappiamo se faccia bene o male perché a noi interessa solo vincere e quindi lo giudicheremo solo in base al risultato, da biechi e cinici utilitaristi quali siamo. Il tempo di sedersi e subito il Palermo fa una cappellata in difesa (un luogo comune da veri cronisti dedicato al nostro amico Lorenzo) con Pelagotti costretto a bloccare con le mani su passaggio indietro.

La punizione in due in area dall’area piccola la segnano solo i numeri 10 argentini (vedi Riquelme, Tevez e Maradona). Il dieci del Monopoli ci sembra di Campobasso e ci mettiamo tranquilli. A noi comunque questa ossessione per il gioco palla a terra, pure in area di rigore, ci abbuttò. Siamo per spazzarla in tribuna alla viva il parroco.


Al 10′ Rauti si invola solo contro il portiere ma non si capisce perché gli spara di sopra. Ancora una volta troppe occasioni sprecate. Il pressing del Palermo aumenta e al 19esimo arriva il calcio di rigore. Almici spiazza il portiere e il Palermo va meritatamente in vantaggio. Al 23’ segna di testa su calcio d’angolo anche Marconi che così si conquista la palma di migliore in campo da noi anche prima della fine della partita

Nel secondo tempo non succede quasi niente e c’è solo una mezza girandola di cambi che non vale la pena annotare. Floriano ci prova al 18esimo a svegliarci dal torpore di una partita che sembra ormai su un binario acquisito. Al 30esimo il Palermo la chiude con una azione da manuale: Almici imbuca per Kanoute che mette dentro, Saraniti controlla e si gira battendo il portiere di sinistro. Partita chiusa e champagne in freddo. Il Palermo vince una partita giocata in maniera perfetta e adesso se ne parla mercoledì! Forza Palermo!

Pelagotti 6: All’inizio deve umiliarsi a raccogliere un retropassaggio improbabile con le mani. Prende pure l’ammonizione e poi passa il tempo a rimuginare su questo triste episodio. Meditabondo.

Almici 8: Sblocca il risultato con un rigore calciato alla perfezione. Mette lo zampino nell’azione del terzo gol e in generale si dimostra giocatore di categoria superiore. Ascensore.

Somma 6: Nei primi cinque minuti fa tre minchiate. È il peggiore in campo della partita ma non gli mettiamo l’insufficienza perché abbiamo vinto e poi abbiamo scoperto che suo padre è stato esonerato e non vogliamo infierire. Figli e figliastri.

Marconi 9: Segna. Difende. Spazza, imposta e ramazza. The Wall.

Crivello 6,5: Per fortuna non deve spingere troppo anche se quando lo fa crossa in maniera decente. Mezzo collo.

Odjer 8: Stiamo esaurendo gli aggettivi per descriverne corsa, quantità, tecnica e qualità che mette in campo. Senza parole (noi).

Luperini 7: Per noi deve giocare sempre e a centrocampo. Inesauribile.

(dal 37 s.t. Martin) s.v.

Silipo 7: Quando ha la palla fra i piedi è sempre un pericolo. Pennella anche il calcio d’angolo che vale il duo a zero. Cobra.

(dal 10′ s.t. Kanoute) 7: Serve a Saraniti la palla del 3 a 0 e si dimostra molto più in palla delle ultime partite. Forse ha solo mezz’ora di autonomia. Mezzo servizio.

Rauti 6,5: A tratti dirompente ma si mangia più di un gol. Affamato.

(dal 10 s.t. Broh ) s.v.: Magari meritava un buon voto ma noi eravamo già soddisfatti e non abbiamo seguito più di tanto. Disattenti (noi).

Floriano 7: Meriterebbe di più ma anche lui non è preciso sotto porta. Esce stremato. Generoso.

(dal 24 s.t. Valente) s.v.

Saraniti 8: L’attaccante che segna va sempre premiato. Pur con i suoi limiti tecnici si batte senza risparmio facendo a sportellate con tutto quello che gli capita a tiro. CID.

Boscaglia 8: Il Palermo gioca veramente bene e cresce di partita in partita sia di gestione della partita che di sicurezza. Se poi non sempre la buttano dentro non possiamo prendercela con lui. Torna a gridare per tutta la partita e i risultati si vedono. Tenore.

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