Palermo, bisogna costruire | Carli e Baroni partono in pole position
Zamparini e Baccaglini hanno parlato a lungo. Ovviamente di closing ma anche di altro, soprattutto della costruzione della squadra. Ancora non c’è nulla di concreto sul passaggio di proprietà che è la cosa che più interessa ai sostenitori del Palermo, soprattutto per capire quale tipo di investimenti il Palermo potrà fare nel prossimo campionato. Inutile dire che tutte le notizie degli ultimi giorni relativi allo stato di salute dei bilanci non ha fatto altro che complicare le cose ma i rapporti tra i due vanno avanti sereni.
Il problema è che il tempo scorre. Secondo fonti attendibili non è minimamente in discussione la iscrizione al campionato ma più passa il tempo e più aumenta la premura di dare un minimo di forma alla squadra. Direttore sportivo e allenatore sono le prime due pedine fondamentali che il Palermo dovrà mettere sotto contratto prima di dare il via alle trattative per la squadra. Chi decide? Il presidente o il proprietario? Senza closing, però, nessuna delle parti potrà stipulare contratti con figure dirigenziali, come concordato già in precedenza. Ci vuole condivisione e almeno per ora non sembra che i due protagonisti abbiano problemi. Anche perchè Zamparini ha ancora voglia di divertirsi nel suo sport preferito, quello di fare e disfare la squadra, e Baccaglini – inutile nasconderlo – capisce poco di calcio e ha bisogno di consigli utili.
La novità, se di novità possiamo parlare, è il rinnovato feeling tra il Palermo e Gianni Di Marzio, figura carismatica del calcio siciliano per i suoi trascorsi da allenatore e che per Palermo ed i palermitani rappresenta quasi una garanzia dopo la miracolosa salvezza dell’anno scorso che porta anche la sua firma. Di Marzio, da tantissimi anni consigliere personale di Zamparini, non ha (e non avrà) un contratto scritto ma ha la personalità e la competenza per indirizzare le scelte di Zamparini (e di Baccaglini).
Carli e Baroni sono i nomi in pole position per coprire le caselle più delicate. In realtà ci sarebbe stato un nome nuovo, quello di Stefano Marchetti, da 17 anni al Cittadella, protagonista di una scalata sorprendente nel calcio che conta. Marchetti sarebbe gradito a tutti ma ha manifestato l’intenzione di lavorare ancora a Cittadella: già ha rifiutato l’offerta del Chievo Verona e sembra difficile strappargli un sì per il Palermo. E quindi Marcello Carli resta un autorevole candidato (tra le nomination c’è anche il solito Foschi sempre molto innamorato di Palermo dove potrebbe ricoprire anche un diverso ruolo dirigenziale). Carli ha incontrato Baccaglini e sembra che il presidente rosanero – quando ha saputo che anche lo Spezia è molto interessato a Carli – gli abbia chiesto di aspettare una settimana prima di decidere, in attesa degli sviluppi della vicenda societaria rosanero. E fra i nomi degli allenatori che sono in cima alla lista di Carli c’è proprio Baroni, il tecnico attualmente a Benevento (è in finale con il Carpi) che Zamparini ha candidamente ammesso di seguire da un po’ e che piace anche a Di Marzio (per la cronaca, nella lista di Carli c’è anche il nome di Bucchi).
Baccaglini non capisce niente di calcio e si affida a Zamparini…sicuramente andrà tutto bene