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Palermo, vietato sbagliare: la Vibonese è in crisi

Gli uomini di Baldini ospitano il fanalino di coda Vibonese. I calabresi sono reduci da quattro sconfitte consecutive, l’ultima in casa contro il Messina. Di chance per riuscire a salire sul ring dei playout e giocarsi la salvezza adesso ne restano ben poche. Il Potenza – penultimo – sarebbe ancora raggiungibile, in fondo è distante 7 punti. Sembra però che i giocatori abbiano esaurito le forze per provare a tirarsi fuori dalle sabbie mobili della retrocessione. Inoltre, guardando al calendario, è difficile trovare uno scorcio utile per guadagnare terreno.

Dopo la trasferta del Barbera, la Vibonese dovrà recuperare il match contro il Taranto, sospeso causa nebbia lo scorso 15 febbraio al minuto 52. Poi, le ultime otto giornate la vedranno impegnata contro Catania, Monopoli, Bari, Monterosi, Foggia, Campobasso, Avellino e Catanzaro. Le occasioni da non fallire sono quindi già andate sprecate, con un solo punto raccolto nei due scontri diretti contro Potenza e Fidelis Andria.

La squadra è precipitata in fondo alla classifica dopo la sconfitta con il Picerno rimediata nell’ultimo appuntamento del 2021. Da lì in poi nulla è cambiato, nonostante la società abbia investito molto durante il mercato di riparazione. In attacco sono arrivati l’ex Catania Curiale e il classe ’97 Michele Volpe, a centrocampo lo sloveno Zibert e in difesa l’ex Ternana Saugher. Tuttavia, i risultati non sono arrivati e la dirigenza ha ritenuto di dover congedare D’Agostino per richiamare in panchina Nevio Orlandi, l’uomo che nel 2018 conquistò la storica promozione in Lega Pro. Il bilancio della nuova gestione è di 3 sconfitte e 9 gol subiti. Anche i tifosi sembrano ormai rassegnati al peggio, disertando gli spalti e lasciando la scena agli avversari. Sabato scorso al Razza c’erano più bandiere del Messina di quelle locali.


I numeri stagionali della Vibonese sono ovviamente numeri da retrocessione: 16 sconfitte, 10 pareggi e 2 vittorie. Ma la voce più preoccupante è quella dei gol fatti. Con 20 reti all’attivo, l’attacco rossoblù resta il peggiore del girone. Un problema che ha complicato i piani di D’Agostino fin dall’inizio. Il tecnico, palermitano di nascita, ha affrontato il campionato con un attacco sterile che la società non è riuscita a rafforzare nel corso della sessione estiva. Anche gli innesti di gennaio hanno inciso poco. Volpe e Curiale sono andati a segno una volta ciascuno, nelle sfide perse rispettivamente contro Latina e Virtus Francavilla. Un dato positivo c’è ed è la media gol che Orlandi è finora riuscito a migliorare: 4 reti in 3 partite, 3 dei quali in trasferta. La classifica però resta invariata.

Dopo quattro anni tra i professionisti, la Vibonese sembra dunque aver mollato la presa. Per il Palermo significa soltanto una cosa: vietato sbagliare. Finora i rosa hanno saputo sfruttare il gap con le squadre oggi impegnate nella lotta salvezza. Il match d’andata con la Vibonese di D’Agostino finì con un netto 3 a 1, e ad eccezione dei due pareggi con il Messina, la squadra ha fatto il pieno di punti anche contro Potenza (2-0), Paganese (3-0) e Fidelis Andria (2-0). Insomma, numeri e precedenti lasciano ben sperare. In questa fase decisiva del campionato serve proprio una vittoria che dia un po’ di respiro alla classifica. Anche perché la prossima uscita stagionale vedrà Baldini impegnato nella trasferta di Avellino.

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