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Palermo, vittoria ‘rubata’? “Godiamo lo stesso. Non siate nemici della contentezza”

Non so chi per primo ha inventato la definizione “nemici della contentezza” ma di certo questa definizione si addice perfettamente a gran parte dei tifosi rosanero. Capita infatti che il Palermo, reduce da due sconfitte nelle prime due giornate di campionato, disputate in trasferta per i lavori di manutenzione al Barbera, riesca ad agguantare il vantaggio ai danni della forte Cremonese, per di più a casa loro, senza rendere felici tutti i sostenitori rosanero.

La gara è stata molto sofferta e la Cremonese ha dato l’impressione di poterla vincere per quasi tutto il tempo regolamentare, mostrando una squadra compatta, veloce e grintosa che tuttavia non è riuscita a finalizzare le proprie azioni offensive, se si eccettua un gol “annullato” per un fallo fischiato prima del tiro del pallone in rete.  Sicuramente i padroni di casa avrebbero meritato almeno il pareggio se non la vittoria ma la stessa cosa è certamente capitata anche al Palermo in tempi recenti e in passato.

A tal proposito un tifoso mi ha sbloccato un ricordo di bambina di un Palermo – Juventus disputata nel lontano 10 dicembre 1972 allo stadio della Favorita. Il Palermo era tornato in serie A grazie all’allenatore Ninetto De Grandi, poi sostituito da Pinardi e a campioni come Ignazio Arcoleo, Sandro Vanello e Tanino Troia e quel giorno, in una splendida giornata di sole, disputò una gara da leoni attaccando a più non posso, intimorendo la squadra di Vycpalek e illudendo i tanti tifosi presenti sugli spalti, eppure perse a causa di un gol “di rapina” di Josè Altafini.

D’altra parte nel calcio vince la regola che chi segna vince a prescindere dall’andamento della gara, altrimenti sarebbe un altro sport. La partita di calcio non si vince ai punti come un incontro di pugilato ed è anche questo che rende questo sport imprevedibile ed emozionante fino all’ultimo secondo di gioco.

Godiamoci dunque questa insperata prima vittoria del Palermo che fa bene alla squadra e a tutto l’ambiente, che non può essere considerata “rubata”, come qualcuno ha detto, perché frutto di precise scelte dell’allenatore e di un sano cinismo e guardiamo avanti con fiducia senza fare mai mancare il sostegno alla nostra squadra del cuore.

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24 thoughts on “Palermo, vittoria ‘rubata’? “Godiamo lo stesso. Non siate nemici della contentezza”

  1. Mi spiace che ancora devo leggere certe cose nel 2024 !! I nemici Ra cuntitizza?? Ma che c’azzecca? Ma ancora ste cose obsolete?? Frutto solo di pensieri di una Palermo che speravo fosse abbondantemente superata e magari solo un “residuo fisso” in alcuni quartieri della città. Rimango a dir poco basito! Il calcio oramai è quasi scienza. Ma poi dopo l’esperienza terribile dello scorso anno davvero si può pensare che non giocando o “ tubando una vittoria “ si può avere un futuro magari in A? Smettettiamola di dire o ancora peggio di scrivere certe cose… chiediamo programmazione e precisione mercato e giocatori professionisti di livello per vincere e non sperare in colpi di…..fortuna . Perché si può vincere una partita così ma bisogna essere un’azienda “svizzera” per pianificare una serie di vittorie che portano a un traguardo finale che per noi sia chiama serie A. Ilmondo del è tanto cambiato rispetto al 1972- non si vince per “rapina” o al massimo ti capita una volta ma non è questo che a noi palermitani interessa . Sforziamoci tutti e proviamo a crescere anche in quello che diciamo e ….scriviamo.

    1. Condivido. Il commento scritto da Luigi sembra di un giornalista mentre quello del giornalista di un tifoso qualunque. Ma che c’entra essere nemici della contentezza?!? E’ chiaro che tutti noi abbiamo esultato per la faticosissima vittoria a Cremona però poi se si esprimono delle critiche è perché si riflette sul fatto che il Palermo in tre partite ha fatto 2-3 tiri in porta in tutto e un solo gol in contropiede e che è stato surclassato in tutte le gare dagli avversari, Cremonese compresa. E siccome saremmo partiti con l’idea di vincere il campionato e non di salvarci rubacchiando qua e là qualche punto è normale che ci siano delle perplessità. Per quanto il campionato chiaramente sia appena iniziato; l’anno scorso abbiamo dominato nella prima parte della stagione poi siamo crollati. Le perplessità aumentano se poi si considera il mercato considerando che da inizio agosto, Sirigu a parte, non è arrivato più nessuno e le carenze son rimaste. I nuovi che sono arrivati, al momento sono i peggiori visti in campo. Siamo alle ultime ore di mercato ad aspettare un ultimo colpo che non riguarda comunque un giocatore di sicuro rendimento in serie B e basta. La contentezza non deve essere per tre punti strappati via a Cremona ma per un bel percorso fatto di prestazioni valide e per il traguardo finale.

      1. Allora, complimenti al commentatore! In primis, non è “un giornalista” ma Delia Romano è una tifosa appassionata da più di 50 anni, e dovreste portare rispetto primo perché è donna, secondo perché è tifosa e terzo per la sua età. Rispetto che non leggo da nessuna parte, dato che la chiami “il giornalista”. Complimenti per l’ignoranza. Se poi tu sei un direttore di testata giornalistica, e quindi in grado di giudicare chi lo è e chi no, tanto di cappello. Ma ne dubito. Infatti il giornalista VERO (G.M.) le ha dato il permesso di scrivere un “pezzo”.
        Gentilmente, rileggere ALMENO due volte prima di sentenziare. Grazie.

        1. Ma tu sei fuori di testa. Io non ho manco visto chi aveva firmato l’articolo ne’ la signora premette di essere una tifosa, per questo ho scritto il giornalista. Io sono entrato nel merito di ciò che aveva scritto, esprimendo la mia opinione, quali sentenze e manancanza di rispetto. E svegliati al giorno d’oggi, il modo migliore per mancare di rispetto a una donna è dire che bisogna portare rispetto perché è una donna (se non la capisci ci fattela spiegare)

        2. Il titolo è : la maleducazione (ma nulla c’entra l’omonimo film spagnolo di Almodovar). Il rispetto, ho già detto, non dipende da questioni di età, di genere o di professione, è dovuto ad ogni persona (v.principio dell’uguaglianza, valore fondamentale della Costituzione). Non conosco personalmente Delia Romano ma da (vecchio) lettore di questo giornale so che è (anche) giornalista, che è tra gli Autori della Redazione (come Vitogol), che pertanto non deve chiedere uno specifico ‘permesso’ al Direttore o ad altri, per intervenire. E so anche che fa parte degli Amici Rosanero, come Vitogol (guarda che combinazione). Quante cose so, eppure non sono altro che un semplice lettore, che vive a mille e più chilometri di distanza da Palermo.

  2. 72, più di mezzo secolo fa. Era un Palermo che sprizzava rosanero da tutti i pori, c’era tutto lì dentro. I padri e le madri, la casa dei nonni, la pupaccena, gli odori di sale e di alghe a Mondello, in autunno. C’era Barbera, a cui non per caso sarà intitolato lo Stadio, nonostante le tante delusioni ed una Serie A intravista dai vetri di un ascensore. Il Palermo Palermo, petto in fuori anche solo per un pareggio. E questo Palermo CFG, aurea internazionale, venuto a miracol mostrare ( CL nel mirino), che poi vince di scarto a Cremona, ma come una provinciale qualsiasi (v.Monastra). Anche se meritatamente.

  3. Come tifosi è giusto godere anche di una vittoria immeritata ma bisogna essere pure consapevoli che giocando cosi non si va da nessuna parte. Altrimenti si sogna

  4. Chiedere a un tifoso, specie se del Palermo, di essere razionale ed equilibrato è un ossimoro. E’ vero che la vittoria di Cremona è andata oltre i nostri meriti, ma c’è da chiedersi cosa potrà accadere quando la squadra inizierà a giocare. Di buono ho visto (finalmente) il peso dell’allenatore, capace di azzeccare formazione iniziale e cambi e di chiarire a tutti che una squadra non è composta da 11 titolari inamovibili più riserve fisse, ma è un gruppo di una ventina di professionisti che devono adattarsi alle scelte del condottiero. Certo, criticare per partito preso acquisti di giocatori che non si conoscono (ricordo che il francese dell’ultim’ora viene da una squadra di testa della Ligue 1 e noi stiamo in Serie B) esprime una comprensibilissima delusione di fondo sulla gestione sportiva da parte del CFG. In molti avevamo pensato che l’avvento del CGF avrebbe portato in dote, oltre alla solidità economica, giocatori affermati e di sostanza per vincere la B a mani basse e giovani promettenti da “pescare” nel mare magnum delle squadre del gruppo. E invece, dopo tre anni e cinque sessioni di mercato, scopriamo che la realtà è ben diversa, che si “adattano” giocatori di fascia destra per giocare a sinistra, che non si prendono prestiti dalle “grandi” perché noi ci sentiamo grandi, che la “famiglia CFG” di veramente buono finora ci ha mandato poco e niente e preferisce prestare ad altri giocatori di sua proprietà che avrebbero potuto fare comodo a noi (ho visto l’ottimo argentino Perrone in Cagliari-Como). Che senso può avere reclutare Dua Lipa o Jason Momoa per promuovere il Palermo, quando il “core business” (e così speriamo che capiscano) consiste nel buttare la palla in rete una volta in più degli avversari. A Cremona è successo, auguriamoci che lo stesso accada presto e spesso. Magari giocando un po’ meglio. Saluti rosanero.

  5. Bisogna godersi la vittoria ma congiuntamente analizzare il match senza farsi condizionare dai 3 punti acquisiti,poichè la squadra nei 3 match finora disputati in campionato ha dimostrato lacune importanti in cui porre velocemente rimedio.

    1. Ma perchè bisogna “congiuntamente analizzare il match”? Lascia perdere, non analizzare niente, non interessa a nessuno la tua analisi, è soltanto una tua masturbazione mentale.
      Goditi la vittoria e le analisi lasciale agli addetti ai lavori e ai competenti davvero.

  6. Rispetto, per l’Autrice, garbata tifosa storica. ‘Nemico ra cuntintizza’ è un modo di dire usato frequentemente, anche in campi diversi da quello del pallone, o no? Perché obsoleto? Chi l’ha detto? Vale il romanesco ‘ajetto’, che va avanti dai tempi di Pasquino. Oppure ‘Ma va ciapa’ i ratt’ (Secolare, nel dialetto milanese).

  7. Lo sostengo da 40 anni
    Il Palermo non ha tifosi.
    Se non quei 10mila ai quali non interessa della categoria, dei fuoriclasse.. ma che amano la maglia e i colori rosanero.
    Tutto il resto è fuffa

  8. Chi vuole analizzare e chi invece consiglia di gioire per la vittoria . Tutto normale, è il bello del calcio . Qualcuno addirittura è andato oltre, bollando in modo perentorio come regolare il gol della Cremonese. Mi pare esagerato e comunque speriamo di battere anche il Cosenza uno a zero immeritatamente . Poi faremo le analisi.

  9. Il punto non è se essere contenti o disfattisti, il punto è che è palese che la squadra ha dei limiti che difficilmente la porteranno in serie A e la società non si è mossa al meglio per raggiungere l’obiettivo. Tutto quì.

  10. Condivido in pieno l’analisi della giornalista Romano. Il vecchio detto che cita, raccoglie la verità su molti tifosi cittadini: ossia non si è contenti neanche se la squadra del cuore vince…. Molto è poi dipeso, e qui sono ancora d’accordo con la romano, dalla scelta macchiavellica dell’allenatore, a cui va dato atto di pragmatismo e intuito. Per i resto forza Palermo, sempre.

  11. Le analisi lasciamole agli “analisti del cacio” (senza L, eh)…io mi godo la vittoria. E pure parecchio! 😎😎

  12. Le analisi lasciamole agli “analisti del cacio” (volutamente senza L, eh)…io da tifoso mi godo la vittoria. E pure parecchio! 😎😎

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