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Il Palermo vola al Tar del Lazio. Obiettivo numero uno: bloccare i playoff

Volo mattutino per lo staff legale del Palermo dopo l’ennesima notte di lavoro. Sull’aereo diretto a Roma ci sono Francesco Pantaleone, Francesca Trinchera, Antonio Gattuso e Gaetano Terracchio con le borse piene zeppe di documenti e con la legittima arrabbiatura di chi ritiene che il Palermo abbia subito un torto.

Il Palermo prepara una strategia difensiva che inevitabilmente diventerà una strategia d’attacco. Il primo obiettivo è il Tar del Lazio: ai giudici amministrativi la società rosanero chiederà un provvedimento di immediata sospensione dell’efficacia per quanto riguarda la decisione della Lega di B, con cui non vengono sospesi i playoff e viene resa esecutiva la sentenza di primo grado del Tribunale Federale.

Tempi previsti per la decisione: massimo 48 ore, dunque entro giovedì; il giorno dopo si parte con i playoff che secondo il Palermo vanno bloccati a tutti i costi. Che, più o meno, sarà la stessa cosa che chiederà il Foggia, che si aspettava quantomeno riconosciuto il diritto di disputare i playout.


Alla Corte Federale Sportiva sarà chiesto di sospendere gli effetti della sentenza di primo grado e nel frattempo si lavorerà per presentare appello: non c’è molto tempo perché i tempi scadranno alla mezzanotte di domani. È molto probabile che allo staff legale del Palermo si unisca l’avv. Di Ciommo, esperto di diritto sportivo.

Inutile dire che la rabbia per una sentenza giudicata abnorme è stata subito sostituita dalla determinazione con cui il Palermo, di fatto, vorrà smontare i teoremi della giustizia sportiva entrando non soltanto nel merito di una serie di vizi procedurali ma anche nella sostanza dei contenuti.

Riesce difficile comprendere come il Palermo possa rispondere di responsabilità oggettiva e pagare con la retrocessione quando il “regista” delle presunte irregolarità, e cioè Zamparini, non è stato sfiorato dalla sentenza per vizi procedurali. Di punti da contestare il Palermo ne ha tanti ed è deciso ad andare dritto per la sua strada convinto che è stato consumato un torto troppo grande.

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23 thoughts on “Il Palermo vola al Tar del Lazio. Obiettivo numero uno: bloccare i playoff

  1. la cosa che lascia sconcertati è che quelli etichettati con l’appellativo di “mafiosi” siamo noi, mentre loro sono quelli rispettosi delle regole delle leggi!!!!!!!!!
    io, tanto per cominciare, ho già disdettato i due abbonamenti televisivi, poi se si riuscisse a creare una federazione “Siciliana” di Calcio potremmo lasciare a loro il calcio “pulito”, “regolare” e soprattutto “sportivo”.

    1. Sono d’accordo con Domenico, creiamo una nostra federazione con i nostri campionati (A-B-C), se possibile iscrizione UEFA e possibilità di partecipare alle coppe europee. I campionati decisi a tavolino se li giocano loro.

    2. Sarebbe piu’ bello se riuscissimo a far partire dalla Sicilia un movimento di rivoluzione del calcio, ma anche l’idea di creare una lega siciliana con un campionato autonomo e’ interessante.

  2. …. dimenticavo, potremmo, da domani, produrre le magliette “souvenir” sostituendo l’immagine del “Padrino” con quella, molto piu calzante, di “balata” (e la b minuscola non è casuale).
    il successo è assicurato!

  3. DISDETTO TUTTO….PAY TV MORTE ORA E PER SEMPRE….CAUSA ALLA LEGA DI SERIE B PER RIAVERE I SOLDI DELL’ABBONAMENTO ALLO STADIO…VEDRò SE è FATTIBILE!!!

  4. non si staccherà mai nessuno, tutti, chi tanto e chi briciole ci guadagnano. anni fa ricordo un tentativo di Sensi che guidava i presidenti delle piccole contro lo strapotere strisciato, tutti d’accordo ma al momento di concludere fu lasciato solo.

  5. Non riesco proprio a sopportare il grido di dolore di chi 9 mesi fa ha assecondato Fabbricini, Balata ed er Puparo per quattro soldi puzzolenti ed adesso grida allo scandalo perché la ruota é girata.
    Il rispetto delle regole va difeso sempre ed a prescindere. Una volta che hai consentito un soppruso devi essere consapevole che il prossimo a subirne le conseguenze potresti essere tu!
    Coerenza e dignità please!
    NB – la Signora Panzironi vi aspetta a braccia aperte al Tar Lazio. Il sistema der Puparo è infallibile.

    1. Noi siamo tifosi non dirigenti di società di calcio …rispetta il nostro di dolore, perchè siamo sempre noi a prenderlo in saccoccia…!!! u capisti catanisi???

    2. Caro cugino catanese, non ti sembra che sia arrivato il momento di evitare di continuare stupidamente a farci la guerra tra poveri, ed invece unirci tutti insieme per cambiare questo schifo di calcio, o per un campionato siciliano indipendente? Lasciamo perdere chi ha iniziato per primo, entrambe le tifoserie negli anni passati si sono comportate in maniera squallida l’una gioiendo delle disgrazie dell’altra. Adesso pero’ cerchiamo di cambiare prospettiva! Forza Sicilia!

  6. Perugia subito ai play off e Salernitana e Venezia “miracolosamente” salve (senza play out) grazie alla decisione del consiglio di Lega dove guarda caso sono presenti dirigenti delle stesse società coinvolte nella decisione…

    1. è sempre stato così… gli altri difendono gli interessi della propria terra, noi siciliani diventiamo pure leghisti… e pensiamo solo agli interessi nostri.

  7. Per fortuna che abbiamo il presidente di lega che è Siciliano. Questa sentenza senza appello, è degna di un tribunale nazista. E la chiamano giustizia sportiva! NTA..NCHIA!

  8. Di cosa ti lamenti??? Siete in C perchè il tuo presidente è stato pizzicato a truccare una serie di partite, e se ti riferisci all’anno scorso non avevate diritti di classifica, perchè non siete arrivati neanche alla finale play off, quindi MUTO E RASSEGNATO!!!!

      1. Mi dissocio! Solidarieta’ tra siciliani. Sia Palermo che Catania che le altre hanno spesso subito ingiustizie nel corso degli anni. Cerchiamo di unirci una buona volta e contro il sistema!

  9. Caro VIDIMAC
    Il punto non è il Catania o il Palermo o il Foggia ma il rispetto delle regole ed il mantenimento dello stato di diritto. Qundo consenti che qualcuno violi le regole devi mettere nel conto che il prossimo a subirne le conseguenze potresti essere tu. La scorsa estate le regole sono state palesemente violate con il consenso delle 19 sorelle (vedi PEC inviate, anche dal PA, alla Lega di B che avallavano il colpo di mano di Balata ed Er Puparo). Non mi sembra che nessuno a Palermo abbia manifestato indignazione. O mi sbaglio? … Come è misera la vita negli abusi di potere..

      1. ippolito la tua e’ una risposta del cazzo, mi dissocio.
        Al cugino catanese chiedo invece se non sia arrivato il momento di evitare di continuare stupidamente a farci la guerra tra poveri, ed invece unirci tutti insieme per cambiare questo schifo di calcio, o per un campionato siciliano indipendente? Lasciamo perdere chi ha iniziato per primo, entrambe le tifoserie negli anni passati si sono comportate in maniera squallida l’una gioiendo delle disgrazie dell’altra. Cerchiamo di cambiare prospettiva! Forza Sicilia!

  10. Non date tregua al Palazzo! Fate capire al sistema che siete pronti a bloccare tutti i campionati anche con cavilli da azzeccagarbugli. Non la devono avere vinta, devono pentirsi amaramente di avere retrocesso il Palermo in C. Rivolgetevi a tutti, anche al tas di Losanna e al tribunale dell’aia, di Strasburgo, di Lussemburgo. A chiunque. No campionati no party, così anche le pay tv e le altre squadre ci perdono. Il sistema ha dichiarato guerra al Palermo e il Palermo resista gloriosamente!

  11. Bloccate tutti i campionati, fateli pentire amaramente di avere mandato in c il Palermo, fate anche i cavillosi e gli azzeccagarbugli!

  12. Vecchia guardia, sfondi una porta aperta. Chiudiamo questa sterile controversia e concentriamo gli sforzi rispetto al nemico comune. È proprio vero che l’occhio dell’uomo vede Dio solo attraverso le lacrime, chissà che non ne venga fuori qualcosa di buono.

    1. Bene! Uniamoci intanto per riformare questo calcio marcio, togliendo il business dalle mani dei padroni. Poi, anche come provocazione, creiamo un movimento per la creazione di un campionato siciliano indipendente. La rivolta si puo’ estendere anche ad altre regioni, e non solo quelle del Sud. Esistono tante aree e citta’ d’Italia, che sono importanti per storia, cultura e che vivono il calcio ai margini.

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