Zamparini non si sbilancia: “Baccaglini, adesso parla tu!”

Con una retrocessione ormai messa in cassaforte e una Serie B da affrontare, in casa Palermo tiene banco la questione closing. Il passaggio definitivo del club rosanero dalle mani di Maurizio Zamparini a quelle di Paul Baccaglini non è ancora avvenuto del tutto.

L’ex iena è formalmente il presidente del Palermo ma non il proprietario, che rimane il patron friulano. Il closing ha subito vari slittamenti dalla data inizialmente prevista, ovvero il 30 aprile. Quasi un mese di posticipi che ha fatto scemare l’entusiasmo per l’arrivo di Baccaglini e le sue idee innovative per riportare in alto il Palermo.

L’operazione prosegue nella segretezza generale. Silenzio e se si parla, o si tranquillizza la platea o i temi trattati sono altri. Ieri un vertice a Londra, ancora distanza tra le parti ma l’operazione non sembra essere a rischio. In pericolo c’è invece la prossima stagione visto che il tempo stringe e c’è un campionato da programmare. Zamparini ha già pronto un piano, ma l’ultima parole spetta a Baccaglini.

“Sono rientrato lunedì sera da Londra, ma non aggiungo altro“, afferma Zamparini a LiveSicilia.  “Ma così come non parlo io, non si esprime neanche Baccaglini – precisa – . Evidentemente non dice nulla su questa trattativa e, allo stesso modo, non dico nulla neppure io. La stampa chiede a me, ma le parti in causa per la cessione del Palermo sono due. Non ho nient’altro da affermare, adesso tocca a lui parlare“. Zamparini invita Baccaglini a sbilanciarsi e chissà se lo farà.