Parma, ecco perchè in appello sono stati tolti i 5 punti di penalizzazione
Il Parma viene quasi “assolto”. Questo il verdetto della Corte d’Appello Federale della Figc che oltre a respingere il ricorso presentato dal Palermo, di fatto ribalta la sentenza di primo grado riqualificando (in sostanza derubricando) tutto l’oggetto della contestazione del Palermo
>>LA DECISIONE DELLA CORTE D’APPELLO
Se infatti in primo grado Calaiò era stato punito con 2 anni di squalifica e 20 mila euro di ammenda per violazione dell’art. 7, commi 1 e 2, del Codice di Giustizia Sportiva, per tentato illecito sportivo, i giudici hanno ritenuto di “declassare” le accuse a slealtà sportiva per violazione dell’articolo 1 bis del CGS secondo cui “le società, i dirigenti, gli atleti, i tecnici, gli ufficiali di gara e ogni altro soggetto che svolge attività di carattere agonistico, tecnico, organizzativo, decisionale o comunque rilevante per l’ordinamento federale, sono tenuti all’osservanza delle norme e degli atti federali e devono comportarsi secondo i principi di lealtà, correttezza e probità in ogni rapporto comunque riferibile all’attività sportiva”.
LE SENTENZE INTEGRALI DELLA CORTE D’APPELLO
La modifica dell’articolo oggetto di violazione comporta una drastica riduzione della squalifica per Calaiò, che dunque in base all’articolo 19 comma 1 pagherà un’ammenda superiore (30 mila euro) ma dovrà stare fermo solo per i prossimi 4 mesi (fino al 31/12/2018). Uno scenario che di conseguenza modifica drasticamente anche le sanzioni a carico del Parma.
QUEI 21 GIORNI CHE HANNO BEFFATO IL PALERMO
Il club ducale (a titolo di responsabilità oggettiva) risponde delle condotte di Calaiò in base all’articolo 1 bis comma 6 del CGS che afferma: “In caso di violazione degli obblighi previsti dal comma 1 si applicano le sanzioni di cui alle lettere a), b), c), g) dell’art. 18, comma 1, e quelle di cui alle lettere a), b), c), d), f), g), h) dell’art.19, comma 1″.
Il Parma in quanto società viene punito in base all’art. 18 comma 1 con una sanzione intermedia cioè l’ammenda (lettera b), visto che la penalizzazione in punti è prevista solo per i casi di slealtà sportiva più gravi e che in primo grado era già stato sottolineato come Calaiò non fosse mai stato riconosciuto colpevole di tali accuse.
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in ogni caso caloiò verrà ricordato per essere stato condannato. una macchia indelebile.
Nn c erano speranze,le dimissioni di giammarva avevano detto già tutto,Nn ci credevano nemmeno loro….Il Palermo cmq sta dove merita!
Danilo, anche tu stai dove meriti e non parlo di un luogo ma di un deficit culturale difficilmente rimediabile.
Ma cosa ha a che vedere le dimissioni di GIAMMARVA con la sentenza ?
Boicottiamo prosciutto e salame felino