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Passione e inganni, una storia d’amore che non doveva finire così

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Avete presente marito e moglie che dopo gli anni felici cominciano a litigare fino a tirarsi piatti in testa, insultare i parenti del coniuge e rompere il matrimonio con questioni di principio che finiscono per danneggiare la serenità psichica dei figli? Beh, mi sembra la stessa situazione del Palermo di oggi. Questa è (è stata?) certamente una storia d’amore, con le sue passioni e gli inganni. Zamparini e una buona parte di tifosi già da tempo sono passati al lancio dei piatti in testa e se ne stanno dicendo di tutti i colori. Ma mentre nel matrimonio c’è un giudice che alla fine dirime le questioni qui, nel pianeta calcio, rischiamo di andare avanti per chissà quanto altro tempo senza trovare un briciolo di buonsenso.

Credo che il problema non sia nemmeno quello di stabilire chi ha i torti maggiori. Zamparini può legittimamente sentirsi offeso da tre anni di insulti incondizionati (ed eccessivi, a mio parere), i tifosi più arrabbiati ritengono legittimamente che la conduzione societaria del presidente, negli ultimi anni, sia stata a tratti grottesca e autolesionistica. Zamparini può legittimamente dire di essere quello che caccia i soldi (adesso pochi) e che nessuno lo può costringere a svendere il Palermo ma non può certo offendere l‘intelligenza del pubblico dicendo che a contestarlo è una sparuta frangia, senza accorgersi (o facendo finta) che la stragrande maggioranza della città non lo vuole più.

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Proprio l’altro ieri avevo ospitato l’articolo di Delia Romano, tifosa storica e collaboratrice di questo giornale, che con grande tatto aveva descritto l’assurda situazione nella quale ormai viene vissuta la passione calcistica rosanero: un “tutti contro tutti” che mette di fronte società, giornalisti (accusati di essere più o meno cattivi), tifosi “caldi” e tifosi “moderati”. Da qui – temo – non ce ne usciamo più.

I fatti di ieri (la contestazione al campo e la velenosa replica di Zamparini) sono soltanto la logica conclusione di un braccio di ferro che ha indebolito tutti. Siamo alla fine dell’impero e Zamparini, uomo indiscutibilmente passionale, sta vivendo malissimo questi giorni in cui probabilmente sta scommettendo con spregiudicatezza sul suo futuro. La società è allo sbando, ieri non c’era nemmeno un dirigente a fare scudo alla squadra e a prendere in mano la situazione. Non crediamo quasi per niente alla storiella di Frank Cascio come suo successore: se non andava bene sei mesi fa cosa dovrebbe essere cambiato adesso? Zamparini non mette piede a Palermo e a sentire lui mai più lo farà. Il ritorno in serie A è una scommessa che è più facile perdere che vincere ma lui anziché essere prudente decide di alzare l’asticella della provocazione: che senso ha pronosticare una promozione con 10 punti di vantaggio con la stessa sicumera con cui lo scorso anno diceva di avere allestito una squadra fortissima che poi è naufragata meschinamente? Zamparini, che andrebbe aiutato nella comunicazione e nella ricerca del buonsenso, sta oltretutto creando inutili pressioni alla squadra. Pensa forse che sia utile ricoprire di elogi sperticati un tecnico che sarà anche bravo ma che deve ancora debuttare in serie B? Pensa forse che i giocatori siano sereni in un ambiente dove la miccia è sempre accesa e dove troveranno comodi alibi per eventuali sconfitte (come è già successo l’anno scorso)? Pensa davvero che la “minaccia” verbale della serie C sia utile a calmare la piazza? Anche lui, come certi tifosi, pensa che sia meglio tagliarsi le palle per fare dispetto alla moglie?

Tutto ciò non legittima comunque la ferocia di certi insulti alla persona, in turpiloqui social che sono veramente imbarazzanti da leggere. Non commettete l’errore di pensare che siano soltanto lo sfogo da tastiera di giovani disadattati: conosco bene molti di coloro che firmano commenti da querela, persone che nella vita di tutti i giorni svolgono importanti ruoli professionali: al lavoro li vedi in giacca e cravatta, poi scatenano le loro repressioni sportive con un linguaggio che neanche al porto ti capita di sentire. Nemmeno questo ha un senso.

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Suggerimenti spiccioli: Zamparini si imponga il silenzio che può servire a rasserenare gli animi), completi la campagna acquisti sperando che il campo poi gli dia ragione e si auguri di trovare davvero degli acquirenti che possano mettere fine a questo stillicidio che sta inutilmente infangando una preziosa storia sportiva. I tifosi “caldi”, dal canto loro, si ricordino bene cos’erano gli anni della radiazione o delle serie minori (e anche allora non mancavano le contestazioni alla dirigenza) e che il tornare indietro non può mai essere un punto d’arrivo. I presidenti passano (come i giornalisti o i giocatori) ma il bene supremo da difendere è sempre lo stesso: i colori rosa e nero. Perché questa – vuoi o non vuoi – resta comunque una storia d’amore eterno.

20 thoughts on “Passione e inganni, una storia d’amore che non doveva finire così

  1. Caro Monastra, questo non è il Palermo , ma la Zamparinese quindi non vedo perché questa società debba giocare a Palermo con i nostri colori sociali, che se ne vadano in Friuli è come colore usino il MARRONE, è sai bene a cosa mi riferisco.

  2. Devi andartene devi andare via…Finche hai venduto, perché hai sempre venduto i migliori e investito quel poco da fare dignitose squadre passi .Ma da 6 anni compri scartine dell’est e continui a vendere i migliori e fai pure finta di volere vendere…Ora hai stufato VA VIA!!!

  3. La serie C ?? Meglio in C che con uno che gioca con la nostra passione RIDICOLARIZZANDOCI tanto lo stadio era sempre pieno il tifoso Palermitano va allo stadio…Basta che un presidente serio prenda la squadra…
    Ora pure in A lo stadio vuoto, Faranno si e no nemmeno 1000 abbonati ma nemmeno…

  4. Concordo da tempo non è più il Palermo e la squadra della città lui ne rivendica la proprietà è quindi la sua umoralita mattutina. Non ha fatto nulla per avvicinarsi al sociale ma continui insulti. Quelli che per noi sono continui insulti e considerazione zero.

  5. Lui è l unico intelligente noi tutti i terrone che non capiscono nulla. Questo se permetti Guido è inammissibile io da palermitano e siciliano che vivo al nord non lo giustifico e mi sento costantemente offeso da un uomo insulso. E così dovreste essere voi stessi della stampa siciliana.

  6. Giornalisti indifendibili, sempre pronti ad osannare il padrone del vapore: rispetto massimo per i tifosi cui esclusivamente appartiene la storia della squadra!

  7. Egr. Sig. Monastra ….sono suo estimatore da anni e ritengo lei sia il migliore giornalista e commentatore tra quelli che leggo e ascolto in tema Palermo Calcio……..se tifosi e giornalisti avessero tutti il suo stesso buon senso e la sua stessa obiettività sicuramente non saremmo in serie B né ci sarebbe toccato assistere alle indecenze di ieri……mi consentirà però di esprimere il mio personale giudizio che rispetto al suo è di assoluta condanna del comportamento di quella gente che a partire dal 2013 (quando l’auto di Zamparini venne presa a calci e sputi) ha, non senza sottrarsi alla propria fissazione, avviato una campagna denigratoria e di persecuzione contro il migliore Presidente di tutti i tempi. Nessuno è perfetto nemmeno Zamparini lo è, ma fare il presidente di una squadra di Calcio non obbliga a essere uno stratega della comunicazione. E gli errori di comunicazione che Zamparini possa avere commesso non possono in alcun modo giustificare il comportamento idiota dei nostri concittadini.
    Se Zamparini ha contato male i suoi contestatori non credo sia logico che dall’altro lato ci debba essere l’idiozia di raccogliere più contestatori possibile e organizzare contestazioni assurde per le quali si impiegano di gran lunga più energie rispetto a quelle che si impiegano per protestare per la spazzatura o per la mancanza di lavoro.
    Non condivido nulla di ciò che ha scritto la Sig.ra Romano, la quale è anche lei priva della benché minima riconoscenza e anche lei vittima dello stesso male che affligge tutto il popolino dei contestatori, ossia LA PRETESA.
    Pretendere, esigere, prepotentemente e con arroganza è la più marcata manifestazione dell’indole sicula da cui derivano poi gli atteggiamenti mafiosetti che si riscontrano pure quando guidi per le vie della città…… chiederei a ognuno di questi componenti del popolino contestatore e insultante di provare a mettersi nei panni di Zamparini anche per una sola settimana……
    il Palermo Calcio è un’azienda che paga le tasse di cui beneficiano i siciliani, che da lavoro, che impegna molti nostri giovani e prima di tutto va rispettata l’azienda costruita e gestita in questi 15 anni non dal popolino contestatore ma da Zamparini.
    Chiedo alla Sig.ra Romano se sa chi in questi 15 anni ha affrontato banche, avvocati, procuratori, viaggi in aereo, problemi organizzativi, fisco, contratti, ecc. ecc. al fine di mantenere per cosi tanti anni viva l’azienda Palermo Calcio. I palermitani forse hanno incancrenita l’abitudine di pretendere le cose basta che siano fatte dagli altri ma la vita reale è una cosa diversa, ogni componente del popolino contestatore dovrebbe provare a mettersi per un mese al comando di un’azienda per affrontare le mille difficoltà, soprattutto quelle di dovere prendere le decisioni comprese quelle tecniche.
    Troppo facile stare dietro la TV o dietro un PC o seduti allo stadio mentre gli altri lavorano……
    Si contano gli errori tecnici di Zamparini, le scelte sbagliate, se penso a tutti i giocatori fischiati a Palermo alcuni considerati persino bidoni che poi hanno fatto carriere strabilianti mi viene molto da ridere…….basterebbe scorrere le rose delle varie società per rendersi conto di quanti giocatori sono passati da Palermo…..
    I Palermitani, popolino contestatore compreso ,si gonfiano il petto per i Dybala i Pastore e persino per il dietologo che è andato allo Zenit…..o quando la figlia di Tedino rivela di essere tifosa della nostra squadra…..oppure ancora quando si rendono conto che il Palermo è divenuto ormai noto a livello mondiale…..perché il Palermitano vuole sentirsi protagonista. Con il lavoro degli altri però.
    Al di la di tutto questo, in un paese civile esistono i diritti e Zamparini ha tutti i diritti di decidere liberamente se vendere quando vendere a chi vendere, potrebbe persino cambiare nome alla società e portarla in un altro stadio.
    Tifare non è obbligatorio, se non piace una squadra o una categoria si può andare al mare o a vedere il basket. E’ questo il diritto del tifose consumatore al pari dello spettatore del cinema o del teatro. Semplicemente chi non gradisce stia a casa.
    Se siamo arrivati a questo punto è anche responsabilità dei giornalisti che non hanno aiutato a diffondere la cultura dello sport, perché in seri B ci sono città importanti che provano da tanti anni ad andare in A e stessa cosa in seri C . Città che hanno ben altre potenzialità economiche rispetto alla disastrata Palermo piena di disoccupati, apatici e politici corrotti. Siamo a un livello di cultura talmente basso che si pensa che Palermo debba stare in A solo perché ha un numero elevato di abitanti, pensiero ridicolo e che fa quasi tenerezza.
    Il popolino contestatore ha la bramosia che Zamparini venda, senza rendersi conto della disperazione economica e imprenditoriale in cui viviamo e senza rendersi conto che nessuno fa beneficenza soprattutto quando si tratta di pallone. E ci mancherebbe.
    La verità è che mancano valori e manca la cultura dello sport, il calcio è uno sport, in campo vanno 11 ragazzi che inseguono una palla. E’ sconfortante rilevare che si sia messa su una crociata senza alcuno scopo e alcuna logica. Ho 48 anni, i diciottenni di oggi non sanno cos’era il Palermo degli anni 90, gli ultimi 15 anni sono i più grandi della storia del Palermo compresa la serie B di tre stagioni fa che è stata a suon di record. La storia va rispettata.
    Concludo dicendo che Zamparini può essere criticato per tanti sbagli ma sicuramente non può essere accusato di incoerenza. La invito a rivedere questa intervista https://www.youtube.com/watch?v=T6U8GRSTtcU e a farla rivedere alla Sig.ra Romano
    Saluti

    1. Amico mio tu sei fuori dal mondo o fai finta di esserlo e dimentichi che in questo momento la Guardia di Finanza è allo stadio poichè la puzza di reato si sente sino in Europa….dell’Est.
      Violenza mai, ma passare per il solito popolo calpestato no.

  8. zamparini…preziosi….della valle…presidenti “usa e getta”…finche’ spendi e mi diverto ti osanno..quando i soldi finiscono non mi servi piu’…e avanti un’altro, possibilmente cinese o americano…diro’ una banalita’, ma davvero la riconoscenza non e’ di questo mondo…che tristezza!…

  9. Gli unici che stanno veramente soffrendo siamo noi tifosi, stanchi delle prese in.giro di questo signore,quindi non mi.si venga a dire che la colpa adesso è di chi contesta,anzi,tutto questo doveva succedere molto prima,e smettetela di usare la parola violenza ,qui nessuno ha mai usato la violenza,è proprio lui che fomenta tutto ciò,anche in serie d basta che lui vada via,alla gente interessa solo questo!!!

  10. Articolo pessimo, infarcito di luoghi comuni e delle solite, gravi, inesattezze, su tutte quella di Zamparini che, se pur pochi, mette ancora i suoi soldi. Il richiamo al “ricordatevi da dove veniamo”, gli accenni alla radiazione, sono poi lo spaccato di millenni di “non storia” e “non cultura” palermitana, lo “straniero” padrone a casa nostra e per questo osannato, l’assistenzialismo piuttosto che l’orgoglio.
    Se al giornalista va bene essere trattato a pesci in faccia da un maleducato e arrogante (vanno bene come insulti o è troppo?) come Zamparini, ci sono invece ancora persone che non digeriscono il suo modo di fare, il credere che dall’altra parte ci siano sottosviluppati che devono soltanto dirgli grazie, il mistificare ogni singola parola e concetto.
    “Vi aspetta la C” è una promessa più che una minaccia, “ritiro la squadra” una barzelletta e basta, visto che la stessa squadra, agli occhi della Procura, non di noi tifosi insultanti, sembrerebbe essere soltanto il paravento atto a giustificare il ruolo di “lavatrice” della società stessa.
    La contestazione forte, ma non violenta, di ieri è stata una necessità, è stato necessario fare un po’ di “scrusciu”, perché da anni il malcontento, la protesta, sono state derubricate a “opera di cinquanta individui” e la stampa è stata attentissima a farsi i c….i suoi, riportando neutralmente e timidamente i fatti, quando invece sarebbe stato giusto fare una campagna di informazione dura, continua, che mettesse mediaticamente alle corde Zamparini. Non ditemi che non è questo il ruolo dei giornalisti, perché ci sono esempi ovunque che vanno in senso opposto, a partire da Striscia la Notizia per arrivare al Fatto Quotidiano e potrei nominare altre decine di esempi simili.
    Continuiamo così, con la storia d’amore interrotta (storia forse unilaterale visto che uno dei soggetti ama soltanto se stesso e il denaro), con i tifosi che insultano anche in maniera sproporzionata, con Zamparini che mette i soldi.
    Pazienza.

  11. così si e’ passato il limite… non va’ bene per niente.. non dimentichiamo che parliamo di calcio.. un gioco… gli eccessi sono sempre da condannare…

    1. non parliamo solo di calcio. La Guardia di finanza in questo momento è allo stadio poichè vi è puzza di reati. Poi possiamo fare anche i garantisti, ma per favore non dire che parliamo solo di calcio.

  12. Intanto che voi giornalisti continuate a difendere quest’uomo con la tiritera del passato ora la guardia di finanza si trova nella sede del palermo calcio per prendere altra documentazioni nell’ambito dell’indagine in cui si ipotizza falso in bilancio,appropriazione indibita,riciclaggio e autoriciclaggio.

  13. Vi ricordate quando un certo “zampa” licenziò (o meglio fece in modo che si licenziasse) senza motivo l’allenatore Guidolin? Questi, intervistato più volte dai media sul motivo dell’addio, disse: Adesso non dico nulla, ma un giorno capirete da voi stessi il perchè. Questo giorno fatidico è giunto.

  14. Analisi perfetta – il problema di fondo e’ che zamparini non e’ uno sportivo ma solamente uno che ha usato il calcio per fare soldi e che alla fine si e’ dimostrato soltanto un ‘mercante da quattro soldi’ – da qui il grande spacco con la tifoseria che paziente negli anni si e’ finalmente e giustamente ribbellata (lo doveva fare 6 anni fa) – spinto dall’ansia di fare cassa il zampa ha spesso venduto presto e male vedi toni e cavani per esempio letteralmente regalati a fiorentina e Napoli, ma la piu’ grossa cantonata la ha probabilmente presa con belotti, un errore madornale dal quale e’ difficile riprendersi. Avesse tenuto per un altro anno molti di questi giocatori la storia sportiva del Palermo probabilmente sarebbe stata diversa ma a zampa questo non e’ mai interessato. Che fare adesso? Un bel problema, Palermo e’ una piazza che non attrae capitali esteri e quando non c’e’ domanda e’ difficile vendere, inoltre la societa’ vale molto meno di quello che pensa zamaparini, senza stadio, senza centro sportivo, con un parco giocatori dal valore ridicolo probabilmente 20 milioni di euro sono troppi ma vaglielo a spiegare a questo president eretico. Palermo e’ una citta’ bella ma sporca, con politici corrotti, sistema di trasporto da quarto mondo, senzo civico dei suoi abitanti pari a zero, con un economia morente, che non offre nulla ai giovani che, se vogliono lavorare, sono costretti e emigrare. Con questi presupposti chi e’ che viene ad investire nel pallone a Palermo? La vedo dura, ci vorrebbe un altro pazzo come zamparini.

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