Pastore: “A giugno annuncio il ritiro. Il corpo non ce la fa”
Javier Pastore è stato un grandissimo talento, uno dei migliori nella storia del Palermo. Il suo percorso, soprattutto dopo l’esperienza in rosanero, è stato frenato dagli infortuni, fino a bloccarne la carriera. In un’intervista per Relevo.com, l’argentino – che non scende in campo dal 9 maggio del 2023 – ha annunciato di volersi ritirare.
“Vorrei, prima di giugno del prossimo anno, annunciare formalmente il mio ritiro dal calcio – afferma – . Ho lasciato una porta aperta per vedere come mi sentivo. Non mi sono allenato per tornare, il calcio è cambiato, è molto più fisico, meno tecnico, e non ci sono le migliori condizioni per me o per il mio stile di gioco”.
“Negli ultimi anni non ero al 100% fisicamente e i dialoghi con gli allenatori erano “devi correre di più, saltare di più, più veloce…”. Non sono un atleta, né potrò allenarmi per raggiungere questo obiettivo. Ciò che mi rende felice è giocare a pallone, non correre 20 km a partita”, continua.
L’ex Palermo termina la sua carriera: “Il mio corpo non ce la faceva più. L’infortunio all’anca è stato molto duro, ha limitato la mia capacità di giocare a calcio. Il dolore dopo aver giocato era fortissimo”.
Pastore svela quando ha capito di doversi ritirare: “Mio figlio voleva giocare a palla, mi chiese di andare a giocare in giardino e io non riuscivo ad alzarmi dal divano per il dolore che avevo. Lì mi è scattato qualcosa. Mi sono detto che non giocherò più, mi sottoporrò a un intervento chirurgico e vedrò come mi sento. Quello è stato il punto di svolta”.
Ma se non gioca più da maggio, che senso annunciare il ritiro “formale” 13 mesi dopo? Boh.