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Pedullà: “Palermo, la Juventus della Serie B che decide di non decidere”

Durissima analisi di Alfredo Pedullà sul momento che sta attraversando il Palermo. Il noto giornalista ha pubblicato un video sul proprio profilo ufficiale di YouTube e ha commentato gli ultimi sviluppi in casa rosanero, col mancato esonero di Alessio Dionisi, paragonandoli alla situazione vissuta dalla Juventus.

“Succedono delle cose inquietanti e devo raccontarle – dice – . In Serie B c’è una situazione che assomiglia molto a quella della Juventus. Il Palermo è la Juventus della Serie B, per soldi spesi, risultati non ottenuti, problematiche varie sulla guida tecnica, decisioni prese poi rimangiate. Non c’è peggior cosa, dal punto di vista dell’allenatore, di sentire che sono stati contattati altri tecnici. Questo è sinonimo di dirigenti non all’altezza. Non discuto la proprietà”.

Pedullà ripercorre la parabola dell’allenatore rosa: “In estate si decide di puntare su Dionisi, che ha un contratto importante pluriennale, con una base di 500/600mila euro a stagione più bonus; con la promozione in Serie A andrebbe a guadagnare una cifra vicina al milione. Tutto lecito e legittimo. Dionisi era stato accostato a società importanti, poi l’esonero di Sassuolo gli ha un po’ complicato la vita. Il Palermo vive alti e bassi e l’allenatore da novembre/dicembre va in discussione”.


“Il Palermo mi sembra proprio la Juventus, anche quando a gennaio sono stati fatti investimenti importanti e poi i risultati non sono arrivati. Dionisi è come Motta, manca solo l’epilogo comune. La società rosa ha contattato De Biasi, forse Aquilani, possibilmente Iachini, offrendo tre mesi di contratto, quindi o trovi uno come Tudor (che ha sostituito Thiago Motta alla Juve, ndr.) oppure nessuno accetta. Per me devi andare fino in fondo (con la decisione dell’esonero, ndr.), sennò sei indifendibile. Che senso ha la prova d’appello a Salerno?”, continua.

“Gli allenatori contattati hanno chiesto un anno e mezzo di contratto. Non puoi ripartire da un tecnico sfiduciato. Puoi avere tutti i soldi che vuoi, una proprietà forte, ma se ti manca il senso dell’organizzazione, ti manca tutto”, conclude Pedullà.

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14 thoughts on “Pedullà: “Palermo, la Juventus della Serie B che decide di non decidere”

  1. Io penso che se il Palermo non dovesse centrare neanche i playoff salterà qualche testa importante a fine stagione. Oltre a Dionisi potrebbe pagare anche Gardini e di conseguenza l’incolpevole Osti in quanto scelto dallo stesso direttore.

  2. Le cose sembrano chiare, pare ci sia già un accordo con qualcuno per la prossima stagione, quindi chi viene farebbe solo 9 partite, al netto di eventuali playoff…avrei messo l’allenatore della primavera, anche solo per dare un segnale ai giocatori…a Salerno perdiamo di brutto…

  3. Quella di Pedullà un analisi perfetta.
    O punti fin da ora su un allenatore che sappia modellare e scolpire questa squadra oppure non fai e non dici nulla.

    1. Le squadre europee del gruppo stanno andando tutte male o quasi, dunque non credo Bigon resterà per molto come responsabile. È un disastro.

  4. Grandissimo pedulla’ analogie perfette !! Peccato che l’epilogo è diverso!! Sa mesi scrivo che avremmo dovuto contattare noi Tudor!! La follia , anche questa la scrivo da mesi , siamo gli unici ad avere speso in due sessioni di mercato oltre 20 milioni e rischiamo di non fare manco o playoff!! Dirigenza penosa i peggiori ?? Gardini e Bigon due falliti anzi che hanno fallito ovunque .

  5. Ricordo sempre che Tudor aveva un contratto in essere con la Lazio fino a giugno 2025 da 3 milioni bonus compresi . Noi siamo il Palermo, in serie B . Altra storia, altra categoria.

  6. Se Pedullà ha ragione, e certamente ce l’ha, mantenere Dionisi in queste condizioni significa che stanno mettendo in un angolo il management, non solo Dionisi ormai delegittimato. Hanno sostanzialmente detto a Gardini (e forse anche a Bigon) dove ti sei fatto l’estate ti fai l’inverno, ovvero vi piangete Dionisi che avete scelto, fino alla fine e se non raggiungete gli obiettivi minimi siete fuori.
    Osti in tutto ciò quasi non fa gioco perché il suo contratto era fino a giugno già in partenza.
    Tutto ciò perché sono convinti che comunque la B la salviamo, ma vogliono ripartire con una nuova dirigenza il prossimo anno. (ovviamente sono mie illazioni).
    Così credo.
    E’ chiaro che noi tifosi nel frattempo siamo incazzati e soffriamo.

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