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Pelagotti al CorSport: “Messo da parte. Ma Palermo resta nel cuore”

FOTO PEPE / PUGLIA

Alberto Pelagotti, ex portiere del Palermo per tre anni, ha concesso una lunga intervista a Paolo Vannini per il Corriere dello Sport e ha raccontato come è finita la sua esperienza in rosanero.

Tutto inizia nell’estate del 2021: “Sento un dolore sotto il pettorale, pensavo di essermi rotto una costola. Mia mamma insistette per altri controlli, era un neurofibroma al costato: tumore benigno ma che poteva degenerare, la zona era sollecitata. Mi sono curato allenandomi, poi in aprile i medici mi dissero: sta peggiorando, c’è il rischio che diventi maligno. Mi sono operato, e il giorno dopo ero già in palestra. A giugno ho conquistato la seconda promozione in 3 anni: ero in panchina e destinato a partire, ma con quasi 100 presenze col Palermo la sento mia la squadra“.

Pelagotti analizza la sua esperienza a Palermo e si concentra su un punto di svolta: “Primo anno affascinante sotto tutti gli aspetti, un’esperienza unica in una piazza meravigliosa, non pesava la D. Dopo qualcosa è cambiato, la litigata fra Mirri e Di Piazza scosse l’ambiente. Tantiti segnali negativi, non fui preso in considerazione come capitano, venivo attaccato sui social”.


Il portiere parla anche del post operazione con il mancato rinnovo di contratto: “Ci sono rimasto male. Dopo l’intervento mi aspettavo un altro comportamento. Il presidente Mirri? Buoni rapporti, ma dopo l’operazione e la mancata conferma neppure una telefonata”.

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8 thoughts on “Pelagotti al CorSport: “Messo da parte. Ma Palermo resta nel cuore”

  1. Non discuto il lato umano, ma dal punto di vista calcistico sei stato preso in D, e al massimo puoi parare in C in squadre di seconda fascia…

    1. COMMENTO,A MIO AVVISO, QUANTO MAI INOPPORTUNO SE RIVOLTO AD UN RAGAZZO CHE HA DIMOSTRATO DI TENERE MOLTO ALLA MAGLIA .

  2. Sicuramente Pelagotti per le caratteristiche tecniche e per le prestazioni a volte discutibili mai avrebbe giocato titolare in B (complice anche la splendida forma di Massolo), ma ciò non toglie il trattamento indecoroso che la società gli aveva riservato sia per il suo momento difficile che per l’importanza che ha avuto nei 3 anni a Palermo, che può essere eclissata solo da gente stupida e cretina.
    Bisogna solo ringraziare Alberto e augurargli ogni bene per il futuro

  3. D’accordo con vidimac, che in modo educato e civile esprime , credo , il sentimento comune. Grande rispetto per l’uomo pelagotti ma dal lato tecnico molte perplessità. Moltissime.

  4. Sono stato tra quelli che calcisticamente lo ha criticato, ma il lato umano no, sono contento per lui che si sia ripreso, avrà modo si rifarsi altrove. Purtroppo il ruolo del portiere è sempre stato delicato a Palermo, le critiche dopo l’allenatore inevitabilmente vanno sempre come prima persona al portiere. È da storia la verità.

  5. Miccolino perdonami, io non gioco in porta, ma guardo le partite, e in alcune di queste, con pelagotti in porta, il mio fegato ne ha risentito tantissimo, e penso non solo il mio…

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