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Pelligra: “Nessuna squadra sarà come il Catania. Sullo stadio…”

Il patron del Catania, Ross Pelligra, è stato intervistato da Attilio Scuderi, direttore del Catanista.com, e ha affrontato tantissimi temi: dal rinnovamento dello stadio al nuovo centro sportivo, dal bilancio di questa stagione agli obiettivi per il futuro.

La prima volta che sono venuto a Catania ho sentito l’amore e l’attaccamento della gente verso il club”, così ha esordito l’imprenditore australiano. “Farò di tutto affinché questo sentimento sia ricambiato in maniera appropriata. I miei collaboratori, Vincenzo Grella e Mark Bresciano, conoscono il gioco del calcio e il mondo degli affari. Averli al mio fianco è una garanzia per ottenere i giusti risultati. Farò in modo che i miei conterranei, così come tutto il mondo, siano a conoscenza di questa città. Adesso tante persone nel mio Paese guardano le partite del Catania“.

Poi ha aggiunto sui  nuovi progetti di rinnovamento: “Lo stadio sta ricevendo dei piccoli lavori di ristrutturazione e, non appena saranno terminati, si preparerà ad accogliere i nostri tifosi. Stiamo effettuando delle valutazioni per verificare le possibilità dell’attuale struttura. Sono ottimista, ma sto aspettando le relazione dei miei collaboratori per portare il ‘Massimino’ ad un livello ancora più alto. Vogliamo fare sempre di più con l’ausilio del Comune di Catania”.


Sul centro sportivo, invece: “Abbiamo preso l’impegno per costruire a Nesima, tuttavia stiamo valutando quanto grande debba essere la struttura. Questo progetto rappresenta una necessità nel mondo del calcio: se vogliamo avere successo dobbiamo assicurarci che ogni aspetto dell’allenamento di tutte le nostre squadre (anche quelle giovanili) sia al giusto livello”.

Pelligra ha anche fatto un bilancio di questo campionato di Serie D, sempre più appannaggio del Catania di Giovanni Ferraro, ad un passo dalla promozione diretta: “Sono felice per i risultati. Vedo la mia squadra vincere, vedo il duro lavoro dei giocatori e i tifosi supportare la squadra in ogni momento. Me la sto godendo“.

Sul futuro, infine, il patron non ha nascosto la propria ambizione: “Il Catania sarà diverso da tutti gli altri club del Mondo, avrà la propria identità e sarà riconosciuto come tale. Forniremo qualsiasi tipo di budget sia richiesto per raggiungere gli obiettivi, anche in Serie C. Non risparmieremo energie e risorse, finora sta andando alla grande, ma non ho ancora le esatte cifre per la prossima stagione. Tra 5 anni vedo il Catania in Serie A, stiamo lavorando sodo e siamo nella giusta direzione per arrivarci”.

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17 thoughts on “Pelligra: “Nessuna squadra sarà come il Catania. Sullo stadio…”

  1. La serie d, soprattutto questo girone costruito ad hoc per essere ridicolo, è una babbiata, l’anno prossimo la realtà vi prenderà a timpulate….

  2. I tifosi vogliono sentire queste parole, poi pero’ contano i fatti e la realtà…Se il gaDania entro 5 anni è in a il Palermo allora entro 5 anni ha vinto lo scudetto 🙂

  3. E’ ovvio che nessuna squadra è come il Catania. fanatici, talebani, complessati….. hai capito tutto mbare. Hanno fatto il lavaggio del cervello pure a te. Minkiate in salsa catanese, pure da un australiano. Siete tutti uguali. basta che mettet piedi lì e vi si cambia il DNA

  4. Eri venuto in Italia per acquistare il Varese Basket. peccato che a Varese aspettino ancora la formalizzazione della tua offerta … Se è con queste credenziali che vuoi portare il Catania in Serie A, accomodati … Darai ai cugini etnei ciò che, in fondo, meritano …
    Fossi in te, tornerei in Australia.

  5. Questo parla, parla e parla! E non trova mai il tempo per farsi uno shampino e farsi pettinare come un essere umano e non come una scimmia!

  6. Senza il Catanzaro, e probabilmente un’altra big del girone C che potrebbe essere promossa ai play-off; senza squadre di spicco del Sud che retrocederanno dalla B, il Catania potrebbe avere la strada spianata anche l’anno venturo, come già accaduto quest’anno con un girone molto più abbordabile di quello in cui militò il Palermo

  7. Si, certo … E se retrocedessero Benevento e Cosenza?
    E poi … Questo non ha contezza neppure di quanto dovrebbe spendere per avere una squadra vincente … Mi sembra poco attendibile.
    A Varese non so cosa si aspettasse che potesse costare il Varese Basket, ma in Lombardia, il basket è una cosa seria e per giocarla in modo professionistico i costi non sono comparabili a quelli australiani.
    La serie C di calcio italiana, se vuoi vincerla, costa. Nulla a che vedere con i costi della Serie D, massima espressione dei dilettanti …
    A parlare tutti sono buoni … Io ti aspetto con i fatti. Vediamo di che pasta sei fatto veramente …

  8. Lo vedete perchè preferisco la saggezza e umiltà deli City Group, di Galassi e di Lanna?
    Parlano poco, non si riempono la bocca, non si autolodano, non si pappariano, non illudono i tifosi….
    Sto australiano invece non mi fa nessuna simpatia.
    e’ tutto gasato per un campionato di D. ah ah ah
    ps: mbari stamu avvulannu! ah ah ah

  9. Dai almeno nel calcio vi lasciamo un po’ di vantaggio per il resto infrastrtture commercio industria mi sa che per raggiungerci passeranno 50 anni

  10. Queste rivalità tra siciliane, mentre la geografia della serie A (soprattutto) e della serie B (Iin misura minore) proiettano in ambito calcistico la questione meridionale, sono la quintessenza della guerra tra i poveri. Io auspico che il Catania possa far bene e ritornare presto nelle massime categorie del calcio italiano, per il bene del calcio meridionale ed in particolare siciliano. Anche se dubito che con Pelligra possa ottenersi questo obbiettivo

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