Penalizzazione, il Palermo spera ancora. Si muove una cordata di imprenditori
E’ andato a vuoto anche il terzo “disperato” tentativo con la famiglia Mirri. Era chiaro già da ore che non c’erano le basi per una discussione fruttuosa ma le parti ci hanno voluto riprovare. La fumata è nera. Ma un altro colpo di scena potrebbe prendere piede nelle prossime ore. Una cordata di imprenditori palermitani starebbe cercando di mettere insieme una consistente cifra che potrebbe servire quantomeno a limitare i danni.
Si tratta più o meno delle stesse persone che il presidente di Confindustria Albanese aveva cercato di coinvolgere nei giorni scorsi: una sorta di cambiale in bianco, un atto di fiducia nei confronti di Foschi che sta cercando in tutti i modi di risolvere il problema e un atto di “fede” nei confronti del Palermo in attesa di una vendita formale.
In sostanza gli imprenditori coinvolti – che sono attualmente impegnati in un vorticoso giro di telefonate – “comprerebbero” contratti pubblicitari. Quanti euro potranno essere raccolti? Si parla di una cifra compresa tra il milione e il milione e mezzo che insieme ai “residui di cassa” del Palermo potrebbero consentire almeno un parziale pagamento delle spettanze dei giocatori (o degli oneri fiscali) e così limitare i danni della penalizzazione.
E’ evidente che la situazione è molto “liquida”, soggetta a continui colpi di scena e novità. Senza contare le difficoltà tecniche di mettere in piedi un’operazione del genere in poche ore. E ciò non toglie che, al di là della scadenza di domani, l’imperativo del Palermo (e di Foschi e De Angeli in particolare) è uno solo: vendere al più presto.
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Questa estate il Palermo ha incassato circa 20 milioni di euro dalla vendita di La gumina, Gnahoré e Coronado, questi soldi dove sono?
Nelle casse personali di qualche imprenditore del Nord…
a proposito di AMORE VERO verso la maglia e la citta’…trova la differenza!
, ricordo che il Palermo è la società europea che negli ultimi anni ha fatto più plusvalenze assurdo ridurci così
Non ci resta che sperare, anche perché le “immeritevoli” inseguitrici, anche con la’iuto della classe arbitrale sempre a noi amica (Coda ieri ha segnato di braccio e non di testa), hanno vinto tutte e non aspettano altro che le nostre disgrazie.
L’aiuto* Mi scuso per l’errore, ma la fretta di scrivere qui in tempo affinche non scompaia tutto genera stress…
L’aiuto* Mi scuso per l’errore, ma la fretta di scrivere qui in tempo affinche non scompaia tutto genera stress…
le forniremo un… antidepressivo 🙂 🙂 (gm)
Casomai sarebbe meglio un ansiolitico, non soltanto per il refresh programmato del sito… ma anche perché questo Palermo di ansia addosso ce ne mette eccome… 🙂
già. Lexotan per tutti… 🙂
Questa è la strada verso il baratro cioè il fallimento, una società di calcio professionista non puo’ andare avanti cosi.
Ormai quello che sta accadendo al Palermo,sta succedendo a tante squadre.Fallimenti a manetta.È arrivato il momento che organi della federazione facciano dei controlli costanti sulle società per evitare queste barzellette….
Già. Ma la federazione se ne frega.
Una domanda per Lei, direttore: il dott. Giammalva, non aveva dichiarato che il bilancio del Palermo, era tra i migliori del panorama calcistico italiano??? Rucordo male???…..
Ricorda male, aveva detto che i bilanci non erano tali da giustificare il fallimento. Come in realtà è stato. Ha detto che c’era da lavorare ancora, poi è uscito (gm)
Dalla finale di coppa Italia al rischio di non pagare gli stipendi….
Servono capitali se no la società nei prossimi mesi finisce.
Hanno rifiutato i soldi da Follieri e adesso da Mirri, ma quindi a che gioco stiamo giocando? Se arriva la penalizzazione io allo stadio non ci vado più. VERGOGNA.
Sembra che il fallimento sia la migliore soluzione per ZAMPARINI…i soldi quelli frutto di eventuali falsi in bilancio..li dovrà uscire e forse so moltissimi…che figura farebbe
,!
sera . non estata gradita la notizia? direttore. Colpo di scena, Mirri ci ripensa: 2,8 milioni nelle casse del Palermo, -4 scongiurato
La lunga telenovela sembra giunta al termine: dopo l’iniziale rifiuto, l’imprenditore palermitano ha accettato di risedersi al tavolo con Foschi. In nottata le firme, domani il bonifico urgente. Evitata la penalizzazione
“