Per me è NO | Mazzarri, arriva la bocciatura: pagato una fortuna, andrà in prestito a farsi le ossa
Il tecnico del Napoli sembra aver trovato finalmente una certa stabilità, soprattutto nelle scelte. Uno degli esclusi, intanto, potrebbe fare le valigie.
Dopo la sconfitta casalinga contro l’Empoli di metà novembre, in casa Napoli si è deciso di fare quel passo che si era già paventato a metà ottobre. Via Rudi Garcia, quindi, e panchina affidata ad un ex che conosce molto bene l’ambiente: Walter Mazzarri.
Dopo le esperienze negative di Cagliari e Torino, il tecnico livornese torna a Napoli dopo più di dieci anni dall’interruzione della sua prima esperienza in azzurro, ma lo fa con l’etichetta di traghettatore. Andrà avanti fino a fine stagione e, a meno di risultati straordinariamente positivi, a giugno la panchina partenopea sarà affidata a qualcun altro, ma con un progetto di medio-lungo respiro.
Con l’insediamento di Mazzarri sulla panchina azzurra il Napoli vince a Bergamo, ma poi subisce tre sconfitte consecutive anche se contro squadre di primissimo livello come Real Madrid, Inter e Juventus. Anche in queste tre partite, però, nonostante il risultato finale, la squadra sembra essere tornata ad essere un gruppo e non più un insieme di singoli come succedeva con Rudi Garcia in panchina.
Il Napoli sembra di nuovo una squadra, quindi, e contro Real Madrid, Inter e Juventus perde soltanto per alcuni episodi sfortunati o dubbi, ma dimostra di essere tornato ad essere un gruppo unito. Non è un caso, infatti, che subito dopo arrivano due vittorie consecutive al Maradona, contro lo Sporting Braga, successo che vale anche la qualificazione agli ottavi di Champions League, e contro il Cagliari.
Napoli, con Mazzarri il gruppo c’è
Ora, sicuramente tutti i problemi che ha avuto il Napoli in questi primi mesi di stagione non sono stati risolti e magari si ripresenteranno nel corso dell’anno, così come difficilmente si rivedrà la squadra della scorsa stagione allenata da Luciano Spalletti, ma ora il gruppo sembra essere unito e lotta senza divisioni per arrivare il più in alto e lontano possibile.
Mazzarri, inoltre, al di là di qualche problema di uomini ed infortunati soprattutto in difesa, sembra aver trovato il suo undici tipo e difficilmente si discosterà molto da quello. Le sorti del Napoli, e ci mancherebbe altro, continueranno a dipendere molto dalla vena di Osimhen e Kvaratskhelia, ma ora sembrano tutti di nuovo coinvolti nel progetto.
Lindstrom, il danese è ancora un oggetto misterioso
Chi sembra non farne parte, nonostante il cambio in panchina, almeno per ora, invece, è Jesper Lindstrom. Il danese è stato il grande investimento estivo del presidente Aurelio De Laurentiis che ha sborsato 25 milioni di euro circa all’Eintracht Francoforte per portarlo al Napoli. Un investimento importante che per ora non sta dando i frutti sperati.
Lindstrom, fin qui, è stato chiuso dall’ottima stagione di Politano ed è stato impiegato pochissimo sia da Rudi Garcia che da Mazzarri. Con il tecnico francese ha giocato a Lecce quella che resta la sua unica partita da titolare. Poi solo spezzoni ed anche piuttosto brevi. Un infortunio lo ha bloccato durante le prime settimane dopo l’arrivo del nuovo allenatore, ma anche ora che è a disposizione lo spazio per lui continua ad essere molto ridotto. Se non dovessero cambiare le cose, da qui a giugno, il danese potrebbe partire in prestito secco, magari in una piccola, con il Napoli che non vorrebbe fare una minusvalenza dannosa per il bilancio.