Pergolizzi “sponsorizzato” dai suoi… campioni d’Italia: “È l’uomo giusto”

Dieci anni fa Rosario Pergolizzi conquistava con la Primavera del Palermo il traguardo più alto che una selezione giovanile possa raggiungere a livello nazionale, lo Scudetto di categoria. Dieci anni dopo, la nuova società ha scelto proprio il palermitano per ripartire dalla serie D sulla base anche della conoscenza che il tecnico ha della piazza e dell’esperienza maturata con i giovani. In serie D verrà posto l’accento infatti sulla presenza degli under ed in casa Palermo il profilo di Pergolizzi è apparso dunque il più qualificato.

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A fare da ‘sponsor’ a Pergolizzi sono proprio quei suoi ex picciotti palermitani e campioni d’Italia con la Primavera che nel 2009 conquistarono uno splendido scudetto eliminando Juventus, Chievo ed in finale il Siena. Uno di questi era il difensore Samuele Romeo. “Pergolizzi per professionalità e competenza è l’uomo giusto perché ha tanta esperienza e sa lavorare sia con i giovani che con i più esperti, lo ha dimostrato negli anni anche in serie B con l’Ascoli e con altre società in Lega Pro. A suo favore va sicuramente il fatto di conoscere la piazza e di essere palermitano, con noi e tanti altri giovani della città come Davì, Misuraca e Mazzotta ha conquistato un trofeo storico”.

Romeo, svincolato, prosegue: “Non lascia nulla al caso e cura ogni particolare, vuole sempre il 100% da tutti e si aspetta uomini prima che calciatori. Sono sicuro che porterà la svolta in panchina e in campo. Io mi ricordo di un Palermo Primavera che dominava in ogni campo in cui si presentava, l’interpretazione della gara avveniva ovviamente durante il match però con Pergolizzi abbiamo giocato sempre a viso aperto. Eravamo dei “cani agguerriti” in quel Palermo”.

Del medesimo avviso anche il portiere titolare di quella trionfale cavalcata, Giuseppe Ingrassia: “La scelta di Pergolizzi è quella giusta perché per un palermitano allenare nella propria città rappresenta di certo uno stimolo in più. Ho dei bellissimi ricordi perché faceva stare tutti bene, in campo e fuori: come tutti gli allenatori ha le sue regole e le sue idee e le porta avanti facendosi seguire da tutto il gruppo. Ha sempre avuto una mentalità vincente – prosegue l’estremo difensore, adesso al Licata – e in ogni partita cercava sempre di vincere però senza rischiare più del dovuto. Prepara tutte le partite in base all’avversario per cercare di sfondare nei punti più deboli. Se giocheremo contro quest’anno, sarà una grande emozione tornare al ‘Barbera’ ed incontrarlo”.

Per Guido Davì, attualmente svincolato, l’esperienza vissuta con Pergolizzi in panchina è rimasta indelebile: “Con una squadra composta al 90% da calciatori palermitani riuscimmo a raggiungere l’impresa e laurearci campioni d’Italia eliminando squadre blasonate come la Juventus (3-1 ai quarti di finale) che poteva contare su  giocatori come Immobile, Iago Falque, Marrone, Ariaudo e Pinsoglio. Peccato che, a parte me ed altri quattro, di quella squadra in pochi siano riusciti a giocare con continuità a livello professionistico. Pergolizzi, oltre ad essere una persona eccezionale, ci trasmise la sua voglia di vincere e la cattiveria riuscendo sempre a metterci in campo nel migliore dei modi. È l’uomo giusto, con la grinta e la voglia giusta per risalire e tornare in alto. Io sono svincolato e in trattative con delle squadre di C ma sarebbe un onore indossare la maglia del Palermo e lottare per la mia città perché sin da bambino ci ho sempre sperato, e questo a prescindere dalla categoria in cui lo avrei fatto”.

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