Perinetti: “Bacconi a Palermo? Non ne vedo la logica. Non ho visto il calcio di Tedino, ma…”

Scettico. Questa la posizione di Giorgio Perinetti, ex direttore sportivo di Palermo e Venezia, che commenta in maniera schietta l’arrivo in rosanero di Adriano Bacconi: il nuovo collaboratore supporterà Tedino sul piano tecnico-tattico nel finale di stagione, ma sono proprie le tempistiche a far storcere il naso a Perinetti.

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Intervistato da Salvatore Geraci per il Corriere dello Sport, Perinetti afferma: “L’arrivo di Bacconi? A poche partite dalla fine non riesco a trovarne la logica, non so cosa possa fare un analista tattico. Se oggi è di moda la tecnologia… non lo so, non è una risposta che devo dare e non mi interessa. A Palermo non si è visto però il Pordenone di Tedino, come personalità e fluidità di gioco, ma adattarsi può essere una virtù”.

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E sul tecnico rosanero aggiunge: “Palermo non ti stritola, ma pretende. E Tedino è un allenatore stimato. Zamparini lo stima profondamente altrimenti sarebbe a casa da tempo, mentre ha cambiato altri personaggi vicini a lui a mo’ di avvertimento. Un attestato di fiducia. Quest’anno, si è incentivata la scelta di allenatori debuttanti, tutti nelle prime posizioni o comunque in lotta per i playoff. Per ottenere un traguardo di solito si prendono tecnici esperti. La nuova tendenza paga … se vinci”.

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E su Inzaghi dice: “Ha dato al Venezia caratteristiche speculative, una grande difesa e tanta attenzione. È un professionista di alto livello, sottovalutato perché si pensa sia racccomandato, ma lui ha avuto il coraggio di mettersi in gioco. Il Palermo ha più struttura e giocatori importanti in mezzo al campo, ma oacchio alle palle inattive. Inzaghi è bravissimo a sfruttarle”.

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