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Perinetti: “Zamparini non uscirà dal calcio. Closing? Poca chiarezza”

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C’è chi la Serie B l’ha meritata come premio per una stagione d’alto livello e chi come coronamento di una stagione disastrosa. Palermo e Venezia il prossimo anno si potrebbero affrontare nel campionato cadetto. Entrambe vecchie proprietà di Zamparini (il Palermo è ancora suo), ed entrambe acquistate da imprenditori italo-americani, da una parte Tacopina, dall’altro Baccaglini. Nel Venezia di Inzaghi c’è tanto di rosanero o di ex, due di questi sono Perinetti e Rinaudo. Il primo fu uno degli uomini fidati dell’imprenditore friulano e lo ha anche aiutato a trovare acquirenti per la sua squadra. L’ex ds del Palermo ha rilasciato un’intervista a “La Gazzetta dello Sport”.

Perinetti parla subito di Baccaglini e della trattativa che lo porterebbe a diventare proprietario della squadra siciliana: “E’ un atto propedeutico all’acquisizione definitiva del club e serve anche per avviare l’iter delle verifiche federali. Anche se non si conoscono ancora gli effettivi proprietari e da dove arriveranno questi soldi. Mi auguro che, quanto prima, vengano resi noti i nomi di chi ha comprato e se sostituirà concretamente Zamparini”.

Ma Perinetti non è così convinto che Zamparini lascerà definitivamente il calcio, o quanto meno gli fa strano: “Dopo tanti anni in questo mondo mi risulta strano che si defili totalmente. Il fatto che si vocifera di un interesse continuo per la Triestina significa che, in un modo o in un altro, resterà dentro”. Perinetti pensa che sarebbe sbagliato programmare già la prossima stagione: “Credo sia ancora troppo presto per una società che deve rinnovarsi anche nell’assetto dirigenziale. C’è pure un nuovo allenatore che molto probabilmente non resterà. Credo che l’unica cosa da fare sia giocare al meglio queste ultime sei gare e poi valutare tutto quando la retrocessione sarà concreta e nel frattempo ci sarà la nuova società”.


Poi ha parlato da uomo di mercato, e ha fatto delle analisi su chi lascerà il Palermo e chi no: “Molto dipenderà dalle motivazioni dei singoli giocatori, se sentono di poter affrontare un campionato logorante come la B. Quando c’ero io tenemmo Hernandez, bisognerà capire le intenzioni di Nestorovski. Se mancano gli stimoli meglio vendere e reinvestire. Il settore giovanile sotto la direzione di Baccin ha fatto un gran lavoro in questi anni, peccato che il Palermo perderà un dirigente di valore come lui. Elementi come Pezzella e Lo Faso possono dare tantissimo, insieme a quelli dati in prestito come La Gumina e Bentivegna. Vedo bene anche Fulignati, ma per il portiere bisogna fare delle valutazioni più approfondite”.

Infine confessa che si aspettava una situazione del genere in classifica da parte del Palermo: “Le avvisaglie c’erano, squadra molto leggera, le dichiarazioni remissive di Zamparini a gennaio. Purtroppo, da quando c’è il paracadute per le retrocesse, molti club non intervengono più sul mercato come prima”.

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