Perinetti: “Palermo? Non so se sia pronto per la Serie C”
Giorgio Perinetti e il Palermo. L’ex direttore sportivo rosanero parla a tutto campo e traccia anche un breve bilancio sull’inizio della Serie C, ammettendo che – secondo lui – il Palermo avrà ancora da lavorare per essere competitivo.
Intervistato da Tuttomercatoweb, ammette: “Il Bari ha costruito una squadra forse più logica rispetta all’anno scorso. Poi c’è la Ternana che sarà un avversario ostico fino alla fine. Il girone non è semplice. Il Palermo viene dalla D, ripartire è difficile, non so se sia pronto per essere competitivo già quest’anno”.
E in generale sulla gestione dei casi Covid dice: “Come può continuare il campionato? Accettando la situazione emergenziale. Ogni società prima o poi avrà problemi relativi alle positività. L’importante andare avanti e poi fare un punto a fine girone d’andata. L’augurio è di finire comunque il campionato. Annullare tutto sembra la soluzione più semplice. Ma comporterebbe conseguenze dal punto di vista gestionale ed economico. Bisogna cercare con buona volontà di andare avanti con senso di responsabilità”.
ANCHE PALERMO – VITERBESE É A RISCHIO
Parole sante di uno che ha cervello….
Aveva bisogno di lui no di un farab++++ che vuole comandare solo lui
Speriamo ché i fatti nel prossimo futuro smentisca le dichiarazioni di Perimetri, mi sembra uno stimolo in più per i nostri giocatori
I fatti ? ma qualcuno spera ancora che venga annullato il campionato ?? o che quando ci sarà da recuperare tutti i rinvii il Palermo faccia sfracelli con una squadra a malapena per la salvezza ???
Poveri illusi. Perinetti non ha mai sbagliato un campionato.
Personalmente ho sempre apprezzato Giorgio Perinetti, Ha sempre amato Palermo e il Palermo se cera lui al posto di Sagramola non saremo certamente ultimi. Mi auguro che le strade del Palermo e di Perinetti si incrocino di nuovo
Giudizio molto ponderato. E’ ormai chiaro che non andremo a vincere il campionato (ma forse non lo avremmo vinto neanche con un altro inizio di stagione). Bari e Ternana sono avanti di molto rispetto a noi (una arriverà prima, l’altra sarà favorita ai play off). E tuttavia bisogna puntare ai play off e poi giocarsela consapevoli che non è detto che si vinceranno, anzi è più probabile il contrario. Questo è l’obiettivo realistico di questa stagione, che consentirà di consolidarsi per poi tentare la scalata il prossimo anno. Il Palermo è attrezzato per fare questo tipo di campionato. Dopo questo inizio da incubo, c’è tempo per recuperare e fare il campionato da quarto-quinto posto. Non iniziamo a contestare. Bisogna stringersi attorno alla squadra e a questo Presidente, che non ha certamente la potenza economica di Zamparini, ma è serio, e non ci farà rivedere spero le follie stile otto allenatori cambiati in una stagione (per le quali facemmo ridere l’Europa intera). Dirigenti e allenatore sono validi e con loro avviamo un progetto a lunga scadenza. Questo è il mio pensiero. Mimmo da Agrigento
Obbiettivo stagione: EVITARE I PLAY-OUT, solo a questo possiamo ambire
eccellente disamina, ma sai ci sono anche i sognatori……..
Il Palermo, nella sua vita calcistica, non ha mai vinto nè un playoff nè un playout….
farabutto s. m.. – Mascalzone, persona capace delle peggiori azioni.
commentare il Palermo è diventato purtroppo come sparare sulla croce rossa, io mi astengo, troppo scarso dalla testa ai piedi, l’unico augurio è che salvi la serie C e che questa dirigenza vada via che è un incubo, peggio dell’ultimo Zamparini. Mai il Palermo ha vissuto un periodo così nero, anche in termini di scarsezza tecnica del parco giocatori
‘Non è pronto’. Una sentenza del genere, a scuola, portava inevitabilmente alla bocciatura, a quella scritta (infamante, troppo cattiva, secondo me) sui quadri, talvolta in rosso: ‘Respinto’. A quel punto due le possibilità per lo studente, ripetere la classe ma con maggiore impegno (però additato come ripetente) oppure cambiare completamente indirizzo scolastico, per studi meno impegnativi, ad esempio, di quelli umanistici. Altrimenti non restava che una scelta coraggiosa, drastica ma definitiva: andare a lavorare.