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Perinetti ricorda la figlia morta un anno fa: “Ho capito tardi. Non riesco a darmi pace”

L’ex direttore sportivo del Palermo, Giorgio Perinetti, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera – edizione Bari – , ha ricordato la figlia Emanuela, scomparsa un anno fa ma ancora viva nei suoi pensieri.

“Per un genitore è impossibile rassegnarsi ad una perdita talmente angosciante – afferma – . Sei portato a credere che un figlio continui ad essere dentro di te, che respiri attraverso il tuo respiro. Me lo continuo a chiedere ogni giorno, ogni minuto di quel che mi resta da vivere. Ma non trovo mai una spiegazione. Rimane incomprensibile come una ragazza con la sua energia e i suoi valori sia stata sopraffatta da quelle ombre interiori che le hanno creato un disagio tanto devastante quanto irreparabile”.

Perinetti racconta il dramma della figlia, che soffriva di anoressia: “È tipico di questo disturbo negarne l’evidenza, raccontare bugie per continuare a nasconderlo. Abbiamo capito tutto troppo tardi . Nell’attimo in cui ho smascherato le sue bugie e compreso in pieno il problema, le ho parlato con sincerità ma pure con decisione. È servito a poco”.


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