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Pessina: “In C volevo smettere. Qui sono parte del gruppo”

Da escluso a pedina fondamentale della Nazionale di Mancini: l’Europeo di Matteo Pessina fino ad ora è stato di altissimo livello. Il centrocampista dell’Atalanta è riuscito a segnare due gol, entrambi decisivi per gli azzurri, nonostante non rientrasse inizialmente nei piani del commissario tecnico italiano, che aveva convocato al suo posto Stefano Sensi.

In merito, in conferenza stampa, Pessina ha detto: “Ero partito come ventisettesimo, non ci pensavo però più di tanto. Mi sono sentito parte di questo gruppo, sempre. Sono rimasto qui anche i primi giorni, il mister mi aveva chiesto la cortesia di restare e di vedere come andavano le cose. Poi si è infortunato Stefano (Sensi, ndr) e sono rientrato in lista. Mi sono sempre sentito parte del gruppo dalla prima convocazione, è la cosa bella di questo gruppo: Mancini ci fa sentire tutti importanti”.

Ci sono stati momenti della carriera più complicati per il classe ’97: “I momenti difficili ci sono stati. In C non giocavo, è stato difficile, ho anche pensato di smettere ma sono andato avanti perché amo giocare a calcio e voglio farlo per tutta la vita”.


Sul Belgio, prossimo avversario degli azzurri: “Sarà difficilissima, ancora di più rispetto all’Austria: non tanto per la fisicità ma per la loro qualità, hanno giocatori fortissimi. Se vogliamo arrivare in fondo dobbiamo incontrare le più forti e ora ci sono solo le più forti”.

“Italia favorita? Solo gli altri se ne sono resi conto ora, noi l’abbiamo sempre pensato. Siamo forti, abbiamo giovani, esperienza, abbiamo fatto una striscia di vittorie importantissime. Se gli altri se ne sono resi conto sono contento ma l’ho sempre pensato: non lo diciamo mai, anche tra di noi. Non parliamo della finale nel gruppo, ci concentriamo gara dopo gara”.

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