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“Petali di Rosa” su Tele One: puntata del 22 gennaio / VIDEO

petali di rosa puntata DEL 12 GIUGNO

Zamparini, il rapporto con i tifosi e i pochi spettatori allo stadio: questi i temi della puntata del 22 gennaio di Petali di Rosa, il programma di approfondimento dedicato al Palermo in onda su Tele One. Ospiti in studio sono stati il commercialista Castrenze Guzzetta e la nostra Delia Romano, amica di Stadionews da sempre impegnata nel fornire un punto di vista diverso sui temi legati al mondo rosanero.

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L’appuntamento è ogni lunedì alle 21 su Tele One (canale 19 del digitale terrestre e in streaming) con Guido Monastra, Carlo Vizzini e Salvatore Geraci; in postazione social Giulia Anello, per interagire con i tifosi da casa. Per chi se la fosse persa, ecco la replica integrale della puntata del 22  gennaio e di seguito il calendario delle repliche in televisione:


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L’elenco delle repliche: Tele One canale 19, in diretta (anche in streaming) ogni lunedì alle ore 21; Tvm canale 18, ogni martedì alle 23.00; Antenna Uno canale 185, ogni lunedì alle 23.45; Video One canale 196, ogni martedì alle 19.00; Tele Palermo canale 641, ogni giovedì alle 21.30; Siciliamedia Tv canale 665, ogni mercoledì.

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3 thoughts on ““Petali di Rosa” su Tele One: puntata del 22 gennaio / VIDEO

  1. Caro Guido ho seguito quasi tutta la puntata della tua trasmissione in streaming, risiedendo al nord.
    Quasi tutta la trasmissione è stata incentrata sulla pace tra tifosi e Zamparini, ed ovviamente i punti di vista sono diversi come sono stati diversi tra voi quattro opinionisti. Fermo restando che tu e Geraci sembrate i paladini a difesa di Zamparini.
    Io Vi invito, se lo aveste dimenticato, di andare a rivedere e risentire, le parole di Delio Rossi quando alla fine della partita ha saluto Palermo. “Correttezza ed onestà” qualcuno sconosce queste due semplici parole. Mi conosci bene perchè sono un assiduo espositore delle mie opinioni sulla tua testata giornalistica, e quindi sai che sono di qualche anno più grande di te ed i campionati li ho visti tutti.
    Vizzini ha detto bene, in serie C , c’erano 30.000 spettatori . Vedi è nell’essere umano esaltarsi nella competizione, ma quando tu hai tolto l’interesse di quest’ultima difficilmente il pubblico può fare numero sugli spalti.
    Non abbiamo neanche una squadra che esalta e diverte e da spettacolo. Io personalmente se non mi diverto sicuramente non vado allo stadio.

    1. Grazie per avermi “sopportato” un’ora e mezza… Io e Geraci non siamo i paladini di Zamparini, siamo soltanto dei narratori delle vicende del Palermo. Proprio ieri sera Geraci ha detto che in un calcio sempre più business, chi fa spettacolo deve cercare di capire cosa desidera il tifoso, perché il calcio è un’emozione, ti devi adeguare anche a situazioni che non hanno una logica stringente con i numeri ma ce l’hanno dal punto di vista affettivo, emotivo e passionale. In questo momento Zamparini deve fare qualcosa, non ci sono dubbi, altrimenti non raggiungeremo mai l’equilibrio”. Non mi sembra un commento pro Zamparini. Dopo di che sottolineo che questo commento – non tutti i suoi commenti – è estremamente pacato e ragionevole. Probabilmente, se ragionassi da tifoso e non da giornalista sportivo professionista, ragionerei come lei e non mancano gli spunti per la critica al presidente (come peraltro ho più volte sottolineato). Dico però che l’amore per una squadra dovrebbe travalicare l’antipatia per il presidente, se io sono tifoso vado allo stadio per tifare e tifo la squadra se dà tutto e tifo i colori. Del presidente me ne frego, specie se in un modo o nell’altro sta comunque vincendo il campionato. Tutte le sue considerazioni sulla progettualità sono sacrosante ma sono le stesse di quindici anni fa, solo che prima si vinceva e ora un po’ meno. (gm)

  2. Se avessimo una squadra che vincesse tutte le partite con un risultato molto rotondo, tu vedresti molti più spettatori che vanno allo stadio , con le famiglie a divertirsi. Ti assicuro che lo stadio è un teatro e se lo spettacolo è deprimente difficilmente lo vedrai tutto esaurito.

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