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Pirlo: “Al Milan gli anni più belli della mia vita. Ho voglia di allenare…”

Andrea Pirlo, Brescia - 16 anni e 2 giorni. Ha esordito in Serie A il 21 maggio 1995 in Reggiana-Brescia 2-0.

Andrea Pirlo, premiato con il “Premio Facchetti”, ripercorre la sua carriera: “Devo molto a Carletto Mazzone – dice alla Gazzetta dello Sport – che per primo iniziò a provarmi nel ruolo di play. Ho un bellissimo ricordo di quando l’Inter chiamò il mio procuratore, perché da bambino ero tifoso dell’Inter. Andai all’Inter e in tutto quel campionato giocai una ventina di partite, anche in Champions. Nel primo anno ero abbastanza soddisfatto, poi l’anno dopo sono andato in prestito alla Reggina. Poi la storia ha preso un’altra piega, doveva andare così”.

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Poi, il passaggio al Milan, dove ha espresso il suo miglior calcio: “Dopo il prestito non volevo più tornare all’Inter. Galliani chiamò il mio procuratore e io dissi: ‘vado subito’. Sono stati dieci anni stupendi, i più belli e felici della mia vita, dove siamo riusciti a vincere davvero tutto. Una cavalcata straordinaria. La prima Champions al Milan è stata la più bella, la più emozionante. E la prima non si scorda mai”.


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Il Maestro non ha mai vinto il Pallone d’oro: “Mai pensato che fosse una cosa così importante per un calciatore. C’erano altri campioni in quell’epoca, ero contento di vincere come squadra. Il Pallone d’oro non è mai stato una cosa che ho sentito mancarmi”.

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E il futuro potrebbe riservargli una carriera da allenatore…: “Se c’è una cosa che mi ha trasmesso l’aver lavorato con Antonio Conte alla Juventus, con la sua ossessione di farci vedere e rivedere continuamente video, è la passione per il lavoro di allenatore. Mi è venuta un po’ voglia di diventare allenatore“.

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