Pochesci: “Palermo è una multinazionale. Tedino? Chissà che lingua parla… “
Pochesci lancia il guanto di sfida. Il vulcanico allenatiore romano, tecnico della Ternana, presenta in un’intervista il match di sabato prossimo con il Palermo senza risparmiare o timori reverenziali: al Barbera gli umbri vogliono giocarsela alla pari.
Intervistato dal Corriere dello Sport, Pochesci afferma: “Come Davide e Golia, la storia si ripropone. A volte anche i piccoli riescono a sognare e a volte certi sogni diventano realtà. Se si valutano le due rose e la classifica, tutti ci danno per sconfitti. Siamo una squadra giovane, con poca esperienza e tanta voglia di fare. Sappiamo di andare in uno stadio bellissimo e in una città che non c’entra con la Serie B, ma dentro di noi abbiamo qualcosa che ci fa sperare”.
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Un Palermo che il tecnico definisce una multinazionale: “Non vorrei essere nei panni di Tedino durante la settmana. Lui che lingua parla con tante nazionaità diverse? Si capiscono in campo, questo è chiaro, m’incuriosisce sapere com’è la comunicazione lì dentro. Noi debuttanti però vogliamo mettrci in mostra e abbiamo portato un po’ di spregiudicatezza. I dati e le analisi dicono che si vedono più gol e uno spettacolo maggiore”.
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I 7 pareggi consecutivi non preoccupano Pochesci: “Gioco sempre per vincere, con il possesso palla e facendo la partita. Il 70% è frutto di nostri errori, specie nella parte finale quando abbiamo buttato via 4 successi. Meritiamo una classifica diversa: questo record è solo casuale. Il debutto esiste solo a livello psicologico nelle prime giornate. Credo che in tutti i campionati allenare sia uguale”.
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