Pogliese: “Acceleriamo il passaggio da Sigi a Tacopina”
Attraverso un post sul proprio profilo Facebook, il sindaco di Catania Salvo Pogliese ha reso noto di aver inviato una “sollecitazione” all’agenzia per le Entrate di Catania per la procedura legata alla cessione delle quote azionarie del club calcistico possedute da Sigi.
ECCO IL POST
“Ho inviato una lettera formale alla responsabile dell’agenzia per le Entrate di Catania Claudia Cimino sottoponendo alla sua attenzione, per l’alto valore sociale ed economico anche di prospettiva, l’accordo transattivo fiscale richiesto dal Calcio Catania S.p.A. per procedere celermente alla cessione delle quote azionarie attualmente interamente possedute da Sigi.
Nel massimo rispetto delle autonome valutazioni che insieme ai suoi uffici vorrà fare – ho scritto nella missiva inviata stamani- mi è doveroso rappresentarle i consequenziali effetti di un esito positivo della procedura conciliativa che le è stata sottoposta, poiché le vicende societarie del Calcio Catania, come anche il Tribunale ha autorevolmente evidenziato, non possono essere considerate solo un fattore sportivo o d’impresa.
Ho avuto modo di confrontarmi personalmente con l’avvocato Joe Tacopina che guida la cordata di investitori disposti a rilevare le quote azionarie Sigi proprio sul presupposto della riduzione del debito creato negli anni scorsi con l’Agenzia delle Entrate. E oltre al rilancio del club calcistico che da 75 anni rappresenta la città di Catania, mi è stato rappresentato l’interesse del gruppo americano a promuovere ulteriori iniziative imprenditoriali su settori produttivi diversificati del nostro territorio. Non sfugge che questo possa generare opportunità di lavoro e sviluppo con conseguenti ricadute anche sul valore della massa impositiva, certamente superiori a quella che verrebbe a mancare qualora venissero accettati i termini della proposta transattiva, evitando in questo modo un’ulteriore condizione di sofferenza economica del Calcio Catania a cui, peraltro, molto difficilmente potrebbe fare fronte.
Nel comune interesse del buon andamento nella gestione del pubblico interesse e della leale collaborazione istituzionale mi auguro di averle fornito idonei elementi aggiuntivi alle sue opportune valutazioni per la transazione fiscale del Calcio Catania, da cui sinceramente auspico ne derivi un contributo determinante a invertire una rotta viceversa destinata all’ineluttabile crisi di una tradizione sportiva, a cui sono connessi svariati fattori di sviluppo e coesione sociale dell’intera provincia di Catania”.
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Si era capito il nocciolo della questione, ma il PUBBLICO INTERESSE in questo caso non esiste, poiché trattasi di interesse privato e personale. Non vedo perché debba essere io, in qualità di appartenente alla pubblica collettività, a salvare il Catania attraverso una parziale rinuncia dell’Agenzia delle Entrate. Quest’ultima non solo mi tassa, ma anche mi rappresenta. D’altra parte mi risulta una pregressa e dovuta inflessibilità nei confronti del Palermo e di Zamparini; dunque perché si dovrebbe emettere un provvedimento di accoglimento alla richiesta catanese? Il sindaco di Catania può scrivere a chiunque, pure al Papa, ma non credo che nessuno violerà la legge rinunciando ad un credito erariale di 50 milioni, per far firmare Tacopina e salvare il Catania. Senza considerare che un debito di tal portata dovrebbe aver provocato un parallelo procedimento penale per reato tributario. Difficile quindi “aiutare” chiudendo gli occhi mentre tutti guardano, Solo un condono vi può salvare, ma deve essere cucito su misura per voi. Parlate con Lo Tito, lui c’è riuscito ma erano altri tempi ed altre persone.
Correggo: Lotito. p.s. questo nome solo a pensarlo mi fa allergia.