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Polonia – Arabia Saudita 2 – 0, LE PAGELLE: Szczesny e Lewa top

Polonia – Arabia Saudita 2 – 0 | Marcatori: 39′ p.t. Zielinski (P), 37′ s.t. Lewandowski (L). Al 45′ p.t. Alsawsari (A) sbaglia un rigore.

La Polonia crede nella qualificazione agli ottavi di finale: vittoria per 2 – 0 contro l’Arabia Saudita, che rimane comunque una delle più belle sorprese del torneo. Lewandowski e compagni vincono infatti grazie alle individualità e a un super Szczesny, che ha anche parato un rigore. 

POLONIA (3-4-1-2): Szczesny 8; Bereszynski 6, Glik 6, Kiwior 5,5; Cash 6,5, Krychowiak 5,5, Bielik 5, Frankowski 6; Zielinski 6,5 (dal 18′ s.t. Kamiński 5,5); Milik 5,5 (dal 26′ s.t. Piątek 6), Lewandowski 7,5. 


ARABIA SAUDITA (4-5-1): Alowais 6,5; Abdulhamid 6, Alamri 5,5, Albulayhi 6, Alburayk 5,5 (dal 20′ s.t. Alghannam 6); Albrikan 6, Alanjei 6 (dal 1′ s.t. Alabed 6, dal 50′ s.t. Bahebri s.v.), Almalki 4,5 (dal 40′ s.t. Alobud s.v.), Kanno 7, Aldawsari 5; Alshehri 5,5 (dal 40′ s.t. Aldawsari s.v.).

I MIGLIORI

Szczesnypara un rigore e non è più una sorpresa, ma nella ribattuta si rende protagonista della parata più bella del mondiale, con un colpo di reni da terra da super atleta. Salva i suoi anche in altre occasioni, la vittoria pota la sua firma.

Kanno: nel primo tempo domina a centrocampo con grandi giocate. Sfiora il gol dopo una grande azione personale, ma Szczesny gli nega il vantaggio. Meno attivo nella ripresa.

Lewandowski: un assist, un palo e infine il gol liberatorio. È l’unico calciatore di movimento a rispettare le attese, gli altri si fanno sopraffare dall’atletico e dal pressing dell’Arabia Saudita. Pianto liberatorio al gol del doppio vantaggio. 

I PEGGIORI

Bielik: provoca il rigore con un’ingenua entrata più che evitabile. Lui e Krychowiak non riescono a gestire il pallone a centrocampo e faticano anche a schermare gli attacchi dell’Arabia Saudita.

Almalki: perde una palla sanguinosa da ultimo uomo che Lewandowski trasforma nel gol del 2 – 0. Un peccato dato che l’Arabia era più vicina al pari che al doppio svantaggio.

Milik: non sarà una traversa colpita dopo un grande colpo di testa a salvare una prestazione sottotono. Deve fare di più e ha la qualità per farlo.

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