Ponte studia da…presidente. Due giorni a Palermo per capire il da farsi
Antonio Ponte studia da… presidente. Tra meno di un mese assumerà la carica più alta in via del Fante (visti i continui colpi di scena sarebbe meglio dire “dovrebbe assumere”) e sta intensificando le sue visite a Palermo per entrare il più in fretta possibile nella parte. Secondo il cronoprogramma tracciato nei giorni scorsi Ponte diventerà presidente il 26 ottobre nel corso dell’assemblea che dovrà approvare il bilancio che nel frattempo dovrebbe essere esitato dal CdA il 10 ottobre.
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Ponte è da ieri pomeriggio a Palermo. Ha deciso di tornare subito allo stadio per vedere la squadra del “debuttante” Stellone dopo che aveva assistito dalla tribuna autorità alla squillante vittoria dei rosanero per 4 a 0 sul Perugia. Una vittoria che sembrava aver rimesso in carreggiata la squadra e che invece ha rappresentato il canto del cigno di Tedino, esonerato dopo la successiva sconfitta di Brescia.
L’imprenditore chiamato da Zamparini per cercare nuovi investitori sarà in sede, incontrerà lo staff operativo ma soprattutto studierà le carte più urgenti, a cominciare dal bilancio. Il suo arrivo è coinciso con la decisione del Riesame che autorizzando gli arresti domiciliari per il patron Maurizio Zamparini (decisione non esecutiva) rappresenta un nuovo terremoto per il già fragile Palermo.
Ponte, che ha già avuto esperienze dirette nel calcio, conoscerà anche il nuovo tecnico Roberto Stellone e con ogni probabilità traccerà un’ipotesi di strategia anche con il dg Foschi: insieme dovranno comprendere quali scelte fare anche dal punto di vista tecnico – tattico in vista del mercato di gennaio che potrebbe rappresentare una buona occasione per sfoltire la rosa troppo numerosa e troppo onerosa.
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