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Pordenone, il ritorno di Tedino: “Io ci credo, sembra di non esser mai andato via”

Bruno Tedino si (ri)presenta a Pordenone. A distanza di 4 anni, l’allenatore trevigiano (ex rosanero) torna sulla panchina del club friulano con una missione difficilissima: salvare il club dalla retrocessione in Serie C dopo aver conquistato appena un punto in 8 giornate, che valgono l’ultimo posto in classifica.

In conferenza stampa ha detto: “Sembra di non esser mai andato via. Mi piacerebbe trasmettere il mio entusiasmo, voglia di crederci a tutto l’ambiente. I tifosi vogliono che la squadra dia tutto ed è questo quello che dovremo fare; il nostro atteggiamento dovrà trascinare i tifosi e quando questo accade i tifosi ti ripagano sempre. Qui il fatto di subentrare in corsa è meno complicato rispetto ad altre parti. Ma non bisogna avere alibi, io per primo. La salvezza è un patrimonio di tutti e la città – quando c’ero io – ha sempre dimostrato di volerci seguire. La gente sa che lavoriamo per mantenere questo tipo di spettacolo”.

“La cosa peggiore è che io possa dire: Dove andiamo con questa squadra? O il giocatore che dice “Dove andiamo con questo” o il presidente dica “bisognerebbe fare così”. Dobbiamo riportare entusiasmo, coraggio e metterci tutti l’orgoglio personale. A me piace parlare poco: mi piace lavorare. Gli attaccanti? Mi piacciono tutti, Tsadjout, Sylla e Butic. Devono credere di più nelle loro possibilità. Pisa? Sarà un debutto difficile, ma lavoreremo duro per arrivare pronti all’appuntamento”.


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