Pranzo di festa o pranzo indigesto? Il Palermo all’ultimo appello
Pranzo di festa o pranzo indigesto? Ci penserà il Palermo a risolvere il dilemma di un orario storicamente poco gioioso per le sorti rosanero, anche se in momenti decisivi si è rivelato stranamente benevolo. Una sola partita, quest’anno, alle 12.30: sconfitta in casa con la Lazio. Prima di questa, però, il precedente a cui la maggior parte dei tifosi palermitani si aggrappa: Frosinone-Palermo 0-2, il penultimo crocevia verso una salvezza insperata raggiunta nella scorsa stagione.
Il secondo crocevia per la salvezza di Lopez arriva quando a tavola si schierano piatti e posate, non terzini e mediani. Arriva in casa, proprio come il primo (la vittoria col Crotone) e arriva in concomitanza con la sconfitta dell’Empoli sul campo della Juventus. L’occasione è ghiotta, più del piatto di pasta che in molti si troveranno a tavola più o meno all’intervallo: portarsi a -5 dai toscani con uno scontro diretto da giocare. Un potenziale -2 dal quartultimo posto, salvo catastrofi.
Impossibile, però, non prendere in considerazione il rischio di cataclismi. Troppi, quelli visti in campo: regali agli avversari, disattenzioni letali, giovani senza carattere preferiti ad elementi di esperienza. Contro la Sampdoria, il Palermo dovrà cancellare definitivamente gli errori del passato recente. Perché perdere oggi significa aggrapparsi solamente alla matematica. L’anticamera del conto alla rovescia per la retrocessione. Quella a cui Lopez non intende rassegnarsi. Vedremo se la squadra avrà le stesse intenzioni.