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Processo Chievo: chiesti 15 punti di penalizzazione e 36 mesi di inibizione per Campedelli

Chievo

Dopo il Parma e Calaiò, tocca a Chievo e Cesena presentarsi in aula presso il Tribunale Federale della Figc e anche per loro la richiesta è pesantissima. Per entrambe le squadre sono stati chiesti 15 punti di penalizzazione nel campionato appena concluso per il caso delle presunte plusvalenze fittizie operate tra i due club in decine di trasferimenti di giovani calciatori. Per Luca Campedelli, presidente del Chievo sono stati chiesti 36 mesi di inibizione.

Se la richiesta venisse accolta, verrebbero meno le “speranze” del Palermo di poter accedere a un ripescaggio in Serie A: i rosa che erano terzi interessati al processo avrebbero potuto sperare (secondo il parere dei legali) soltanto in caso di estromissione del Chievo dal campionato, non in caso di penalizzazione.

AVVOCATO CHIEVO: “DEFERIMENTO FRAGILE”


Se il Cesena è ormai destinato alla Serie D a seguito del fallimento, il Chievo rischia ora la retrocessione in B attivando la corsa al ripescaggio in massima serie. In giudizio sono state ammesse come parti interessate Crotone (che ha chiuso il campionato a 5 punti di distacco dai veneti e chiederà di essere ammessa in A) ed Entella (che chiederà il rispescaggio in B).

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GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA SU STADIONEWS:

ORE 18.40 – L’udienza è terminata. La sentenza del Tribunale federale dovrebbe arrivare entro fine settimana o al più tardi all’inizio della prossima.

ORE 18.25 – Il presidente del Crotone Gianni Vrenna professa ottimismo: “La speranza è che questi punti vengano confermati in tutti i gradi di giudizio. Siamo fiduciosi, la salvezza già ce la meritavamo sul campo. È risaputo ormai da tutti che siamo una società trasparente con i bilanci a posto”.

ORE 18.20 – Nuovi dettagli sulla penalizzazione chiesta dalla Procura: i 15 punti chiesti a Chievo e Cesena corrispondono a 5 punti di penalizzazione per ognuno dei bilanci sotto accusa (2014/2015, 2015/2016 e 2016/2017).

ORE 18.03: CHIESTI 36 MESI DI INIBIZIONE PER LUCA CAMPEDELLI, PRESIDENTE DEL CHIEVO

ORE 17.50 – CHIESTI 15 DI PUNTI DI PENALIZZAZIONE SIA PER IL CHIEVO CHE PER IL CESENA NEL CAMPIONATO APPENA CONCLUSO.

17.50 – La procura Figc chiede 15 punti di penalizzazione al Chievo sulla stagione sportiva 2017/2018 che, se fosse accolta dal Tribunale federale nazionale, porterebbe i clivensi in Serie B visto che hanno chiuso il campionato scorso con cinque punti di vantaggio sulla terzultima in classifica, ovvero il Crotone

ORE 16.55 – Crotone ed Entella ammesse in giudizio come parti terze contro interessate (entrembe sperano nel ripescaggio, rispettivamente in A e in B).

ORE 16.26 – INIZIA L’UDIENZA. Cesena e Chievo entrano in aula.

ORE 16.20 – L’udienza dovrebbe iniziare a breve: è infatti terminato il dibattimento relativo al Novara che chiede il ripescaggio dopo i vari casi di fallimento in Serie B.

ORE 16.05 – Continua a slittare l’inizio dell’udienza. I legali delle parti attendono ancora all’ingresso del Tribunale Federale della Figc.

ORE 15.40 –  L’udienza non è ancora cominciata. I legali di Chievo e Cesena sono arrivati in aula (presente anche il patron dei veneti Luca Campedelli).

ORE 15.04 – Si attende l’inizio dell’udienza: il processo, al contrario del caso Parma, sarà a porte chiuse visto che l’accusa contro Chievo e Cesena è di presunto illecito amministrativo.

ORE 14.55 – Presente nella prima fase dell’udienza anche il Palermo. Il pool di legali rosanero, guidati dal presidente Giammarva chiederà che il club venga ammesso in giudizio come parte terza contro-interessata, ritenendo che in caso di estromissione del Chievo anche il Palermo potrebbe ambire ad essere ripescata.

ORE 14.40 – Già presenti in aula, i legali e la dirigenza del Crotone, rappresentato dal presidente Gianni Vrenna e il direttore sportivo Giuseppe Ursino. Il club calabrese sarebbe la prima società interessata al ripescaggio in caso di penalizzazione e retrocessione del Chievo in Serie B.

CALAIÒ: “PASSATA UN’ESTATE ORRIBILE: MESSAGGI INNOCUI”

ORE 14.35 – L’accusa a Chievo e Cesena è di aver prodotto delle presunte plusvalenze fittizie. Luca Campedelli e Giorgio Lugaresi, oltre ad altri 18 dirigenti dei due club chiamati a rispondere per responsabilità diretta e oggettiva.

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