Procura Figc, Mino Raiola deferito per espressioni denigratorie
Mino Raiola, procuratore sportivo, è stato deferito dalla Procura al Tribunale Federale Nazionale della Figc. L’accusa è di aver proferito “espressioni denigratorie nei confronti della FIGC, del Ct della Nazionale maggiore e della stessa immagine del sistema calcistico italiano in occasione di un’intervista radiofonica rilasciata lo scorso 20 marzo (a Radio 24)”.
MINO RAIOLA: “QUESTA FIGC FA SCHIFO”
Ecco il testo del deferimento (QUI il comunicato):
– sig. Carmine Raiola, all’epoca dei fatti persona che svolgeva attività rilevante per l’ordinamento federale ai sensi dell’art. 1 bis, comma 5, del Codice di Giustizia Sportiva, nonché sottoposto alla giurisdizione disciplinare della F.I.G.C. in virtù delle “Autodichiarazioni delle persone fisiche/dichiarazione delle persone giuridiche ai fini del deposito, presso la F.I.G.C., di contratto di rappresentanza da parte di intermediario/agente non residente in Italia” depositate presso la Commissione Procuratori Sportivi della F.I.G.C., per rispondere della violazione dell’art. 1bis, comma 1, del Codice di Giustizia Sportiva per avere, nel corso di un’intervista rilasciata in data 20.3.2018 all’emittente radiofonica a diffusione nazionale “Radio 24” i cui contenuti sono stati ripresi in data 21.3.2018 da articoli pubblicati da numerosi quotidiani a tiratura nazionale, proferito espressioni denigratorie nei confronti della Federazione Italiana Giuoco Calcio, del Commissario tecnico della Nazionale maggiore e della stessa immagine del sistema calcistico italiano, utilizzando, tra le altre, le seguenti locuzioni: “Questa Federazione fa schifo”, “Questa Nazionale fa schifo”, “Di Biagio è senza carattere ed in confusione totale come lo era Ventura”, “Buffon viene selezionato con motivazioni che invece non valgono per Balotelli quindi si adottano due pesi e due misure”, “servirebbe un direttore sportivo che si occupi della nazionale che è piena di gente scarsa”; tali dichiarazioni, poi, non risultano essere state smentite dal sig. Raiola”.
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