Pulcini (medico della Lazio): “Così la A non termina. Il protocollo va tolto”
Ivo Pulcini, responsabile sanitario della Lazio, dice la sua sulla ripresa e ribadisce il proprio punto di vista fortemente critico sul protocollo sanitario, convinto e pronto a scommettere che la quarantena (definita un “trappolone” verrà tolta.
Intervistato da Radio Punto Nuovo, afferma: “Protocollo? Non scommetto mai, perché perdo sempre, ma questo trappolone andrà tolto. Mi fido del buon senso del CTS, è vero che è tutto in funzione di chi governa, ma sarà una scelta obbligata e naturale. Come dal 3 è stata tolta la quarantena da chi viene, ad esempio, dall’Inghilterra, non possono aspettare 15 giorni per riprendere. Ad inizio campionato, sarà annullato, altrimenti sarà ridicolo. Sono convinto che non perderò questa scommessa”.
E ribadisce: “Perché la quarantena no? Noi medici abbiamo l’obbligo di rispettare la legge, ma anche il giuramento di Ippocrate. Il codice deontologico non sempre coincide con la legge, esso si rivolge al benessere, alla salute, non tenendo conto della politica. Non posso obbligare un paziente ad essere curato contro la sua volontà, è un crimine. Ancor meno posso considerare malata una persona sana, l’ordine dei medici potrebbe richiamarmi perché terrei in quarantena una persona sana. Io curo questa squadra perché ha fiducia in me, trattandomi come un fratello, io non metto in quarantena un falso positivo. Nel Lazio bisogna andare nelle strutture pubbliche ed essere sintomatici per fare verifiche, quindi mi sto rivolgendo a strutture private e per contestare un falso positivo possono passare molti giorni. Potrebbero perdonarmi, agire legalmente, ma come conflitto interiore, mi sento male. Se non si cambia la questione della quarantena, il campionato difficilmente terminerà”.