Quindici anni senza Renzo Barbera, un uomo di altri tempi
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Quindici anni senza il Presidentissimo. Si spegneva esattamente 15 anni fa, il 20 maggio 2002, il mai dimenticato presidente del Palermo Renzo Barbera.
Un vuoto per certi versi incolmabile per i tifosi che hanno vissuto la sua gestione. Nel 1966 Barbera entrò nel CdA del Palermo, diventandone il presidente dal 4 maggio 197o (eletto al posto del dimissionario Giuseppe Pergolizzi) al 7 marzo 1980 (passando il testimone a Gaspare Gambino), portandola fino alla Serie A e a due finali di Coppa Italia.
“La cosa che non potrò mai dimenticare sono le lacrime di chi venne a Roma per seguire la squadra – raccontava Barbera in merito alla “maledetta” finale di Coppa Italia persa contro il Bologna – I giocatori si impegnarono così tanto in quella partita che a fine partita, d’accordo coi miei collaboratori, diedi lo stesso ai ragazzi il premio per la vittoria. Nel calcio la componente più importante è la fortuna: se ce l’hai accanto vinci, altrimenti no”.
E proprio coi suoi giocatori Barbera aveva un’alchimia particolare, tant’è vero che nel 1974 (anno della finale contro il Bologna) i suoi ragazzi gli regalarono un piatto d’argento con su scritto: “A papà Renzo”, firmato da tutti i giocatori: “Questi sono i ricordi più belli – disse Barbera -. I giocatori sono stati per me come figli: ad alcuni (Majo, Ammoniaci, Gasperini) ho dato perfino le chiavi della mia casa sul mare a Pantelleria”.
Non solo i giocatori, anche i tifosi avevano un particolare legame con il Presidentisismo. Una delle storie tramandate da quegli anni è quella di Vicè ‘u Pazzo, storico tifoso rosanero che invitò Barbera a casa tua dove tutto era colorato di rosa e nero. Quando morì, Barbera presenziò ai funerali: “Ad ogni viaggio me lo trovavo accanto, mi sentivo in dovere di accompagnarlo in questa sua ultima trasferta. I vecchi amici non si scordano mai”.
Un persona con dei valori morali rari da trovare, così come raccontano chi è entrato a stretto contatto con lui in quegli anni. Forse mai come adesso, in una fase transitoria per il Palermo, manca un presidente come Renzo Barbera.
Onore a Renzo Barbera grande presidente e soprattutto grande uomo palermitano zamparini nemmeno è degno di nominarlo