Reggina, nuovo deferimento: possibile -7. Playoff a rischio stop
La Reggina è stata deferita nuovamente. E adesso rischia un complessivo -7 in classifica. Mentre il club calabrese si prepara a discutere l’appello per il -3 comminato dal TFN della Figc, la Procura federale ha infatti ufficializzato un nuovo procedimento in cui si contesta il mancato pagamento di alcuni emolumenti di gennaio e febbraio 2023 ma anche il permanere del mancato pagamento di alcuni emolumenti per il bimestre precedente (novembre-dicembre 2022).
Come sottolineato dal giornalista Nicola Binda, tra nuove accuse e recidiva ora la Reggina rischia un -7. E il problema riguarda anche il campionato di Serie B nel suo complesso: l’appello del primo processo è in programma a metà maggio, il primo turno playoff di Serie B è programmato per il weekend 26-27 maggio. Il rischio di rinvio dei playoff è dunque alto (a meno di non voler applicare la nuova sanzione nella prossima stagione o far giocare comunque i playoff ed esporsi al rischio di eventuali azioni risarcitorie a favore della Reggina).
La posizione della Reggina (che sottolinea come la situazione attuale sia causata dalle disposizioni della sezione fallimentare del Tribunale), intanto, non cambia: “La Reggina ha ricevuto il prevedibile secondo atto di deferimento relativo alle scadenze dello scorso 16 marzo. Siamo certi di dimostrare la correttezza del percorso intrapreso. Continuiamo a operare nel rispetto delle regole per garantire la solidità della società e la trasparenza dello sport”.
Il comunicato ufficiale
Il Procuratore Federale, a seguito di segnalazione della CO.VI.SO.C., ha deferito al Tribunale Federale Nazionale Sezione Disciplinare l’amministratore delegato e legale rappresentante pro tempore della Reggina, Paolo Castaldi, per il mancato pagamento in favore di diversi tesserati degli emolumenti relativi alle mensilità di gennaio e febbraio 2023 nonché del permanere del mancato pagamento, al 16 marzo 2023, in favore di diversi tesserati degli emolumenti relativi alle mensilità di novembre e dicembre 2022.
Castaldi è stato inoltre deferito per il mancato versamento delle ritenute Irpef relative alle mensilità di gennaio e febbraio 2023 (emolumenti) e gennaio e febbraio 2023 (piani di rateazione), dei contributi Inps relativi al periodo aprile 2022-febbraio 2023 (emolumenti) e gennaio e febbraio 2023 (piani di rateazione), nonché del permanere del mancato versamento, alla data del 16 marzo 2023, delle ritenute Irpef relative alle mensilità di novembre e dicembre 2022 (emolumenti).
La società è stata deferita a titolo di responsabilità propria e a titolo di responsabilità diretta per le violazioni disciplinari ascritte al proprio legale rappresentante pro tempore.
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