Regolamento finale Juventus – Inter: chi vince, cosa succede in caso di pareggio, sostituzioni, squalifiche / Coppa Italia

L’ultimo atto, la partita che assegna il trofeo. Juventus e Inter si affrontano in finale di Coppa Italia allo stadio Olimpico di Roma. Ma quale è il regolamento? 

CHI VINCE

Anche in questa stagione, il regolamento prevede che la finale si giochi in gara secca allo stadio Olimpico di Roma (calcio d’inizio mercoledì 11 maggio alle ore 21:00). Dunque in caso di parità dopo i tempi regolamentari si procede con i due tempi supplementari. In caso di ulteriore parità si procederà con i calci di rigore.

SOSTITUZIONI

Sono ammesse 5 sostituzioni a partita e queste possono essere effettuate usufruendo di tre interruzioni del gioco nell’arco dei 90 minuti regolamentari (nota: gli intervalli non valgono come “interruzione”). Da questa stagione, però, la Figc si allinea alla UEFA: in caso di tempi supplementari, le squadre possono dunque usufruire di una ulteriore sostituzione – e di conseguenza di un ulteriore slot per eventualmente effettuarla – ; i cambi a disposizione, dunque, in caso di “extra time”, diventano sei.

DIFFIDATI

Mattia De Sciglio (Juventus) è l’unico giocatore delle due squadre che salterà la finale per squalifica in quanto ammonito sotto diffida nella semifinale di ritorno. I diffidati sono: Alex Sandro, Pellegrini (J); Skriniar, Vecino, Brozovic, Lautaro (I). In quanto sotto diffida, un’eventuale ammonizione costerebbe a questi giocatori un turno di squalifica, che – trattandosi della finale – dovrà essere scontato nella prossima edizione della competizione (come previsto dal Codice di giustizia sportiva della Figc).

NOTA BENE: le squalifiche rimediate in Coppa valgono solo in Coppa (e viceversa: le squalifiche rimediate in campionato valgono solo in campionato).

IL TROFEO E LA COCCARDA

Chi vince la Coppa Italia ha diritto a ricevere una riproduzione in oro del trofeo (oltre alle 40 medaglie d’oro da conferire ai calciatori e tecnici della Società). E ovviamente, la società vincitrice della Competizione acquisisce il diritto di fregiare la maglia, per la stagione sportiva successiva, la tradizionale coccarda tricolore (di forma circolare) che identifica la vincitrice della Coppa Italia.

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