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Repubblica – “Ciao Di Marzio, amico e complice di mille trasferte”

Al mio amico Gianni… Ti incontrai, per la prima volta, quasi mezzo secolo fa, il 4 Novembre 1973, all’Hotel des Palmes alla fine di un drammatico Palermo-Brindisi e fu, come spesso ricordavi con sarcasmo, un amore a prima vista”. Questo l’incipit di Salvatore Geraci su Repubblica.

Il giornalista racconta degli episodi personali con protagonista Gianni Di Marzio: allenatore e uomo di calcio, ieri deceduto all’età di 82 anni. “Per me stravedevi – scrive Geraci – anche in momenti di aperto contrasto professionale. Il broncio durava poco”.

Il racconto delinea l’umanità di Di Marzio. “Eri fatto così. Imprevedibile e generoso al massimo. Quando mi sposai, eri ovviamente presente: “E il viaggio di nozze?”. “A Parigi”. “Ok, non ti preoccupare, faccio tutto io”. All’aeroporto Charles de Gaulle, vidi alcune persone che agitavano cartelli con scritto il mio nome. Non mi lasciarono per tutto il tempo delle vacanze accompagnandomi nei posti più impensati”.


Poi si prosegue con il rapporto con Zamparini e la passione per la Sicilia: per Catania e per Palermo, oltre all’esperienza al Padova dove Di Marzio ha poi deciso di vivere. “Palermo non ti ha dimenticato. Una settimana fa, l’ultima telefonata e la tua chiacchierata con “Repubblica”, altro tocco di classe: “Palermo? Mentalità cambiata, Baldini non si ferma davanti a nulla e se la gioca alla pari anche con il Bari”. Poi i saluti, la voce un po’ rauca ma travolgente: “Salvatore, non mi devi ringraziare, lo sai, ti voglio bene”. E l’indomani, “grazie amico di sempre” su WhatsApp. Il tuo estremo saluto“.

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