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Repubblica – “Corsa al nuovo Palermo. Ecco i paletti che frenano Ferrero”

Fino al 12 luglio sarà una lunga agonia per il Palermo, costretto in un limbo tra la vecchia proprietà, che ha già promesso battaglie fino alla fine per l’iscrizione in B, e il futuro con nuovi investitori e la ripartenza dalla Serie D.

Valerio Tripi, sulle pagine di Repubblica, scrive che nel bando per decidere la nuova proprietà potrebbe essere presente una clausola che indichi espressamente che l’interessato non debba essere in possesso di un’altra società di calcio, oltre a stringenti vincoli di legalità.

Questi paletti rischiano di tagliare fuori Massimo Ferrero, patron della Sampdoria, e fortemente interessato al Palermo (almeno a parole). Su di lui, infatti, pende la richiesta di rinvio a giudizio presentata il 19 giugno dalla Procura di Roma per appropriazione indebita, autoriciclaggio, utilizzo di fatture false e impiego di denaro di provenienza illecita. Tutti reati legati alla gestione della Sampdoria.


Il 2 luglio, inoltre, inizia il processo a Maurizio Zamparini con rito immediato. Le accuse sono di falso in bilancio e comunicazioni false con riferimento alla gestione del Palermo.

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8 thoughts on “Repubblica – “Corsa al nuovo Palermo. Ecco i paletti che frenano Ferrero”

  1. Quindi se dovesse arrivare Agnelli o De Laurentis o la Elliot, non potranno partecipare, perche’ il bando non lo permette!!!! Si inizia male, molto male, questa clausola e’ vergognosa, se il caro sindaco Orlando ha gia’ deciso di dare la serie D a Mirri e compagni, che bisogno c’e’ di fare il bando!!!!! Si inizia veramente male

  2. Mi pare ovvio che il Palermo non è la seconda squadra di nessuno. Ferrero sarebbe peggio di Zamparini perché alla Samp ha goduto dell’aiuto dei Mantovani e comunque la società è super indebitata. Ferrero significherebbe non avete capito nulla.

  3. Quindi si esce da zampa e ci si infila in un tunnel con uno con le stesse accuse… ma veramente non si trova una persona seria che abbia interesse a prendere il Palermo???

  4. ALLORA NON ABBIAMO CAPITO: C’è DIETRO A TUTTE QUESTE LOTTE UN AFFARE DA MILIARDI TRA STADIO CENTRO SPORTIVO E QUANT’ALTRO DUNQUE CI SARANNO GUERRE SANGUINOSE PER CHI DOVRà GESTIRE TUTTO CIò.
    A RIMETTERCI SAREMO SOLO NOI TIFOSI.

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