Repubblica – “Derby siciliano fra soci, cordate e capitali”
Il calcio siciliano immerso fra i dubbi societari. A fare il punto della situazione delle società dell’isola è Valerio Tripi, sulle pagine de La Repubblica: Palermo, Catania e Trapani si avvicinano sempre più alle famose date di scadenza, che incombono nel prossimo mese. A Messina, invece, una delle due squadre si godrà la promozione in Serie C nei prossimi giorni: al momento, l’ACR ha quattro punti di vantaggio sull’FC.
Nei prossimi giorni, per parlare della stagione appena terminata e per svelare dettagli sul futuro, parlerà il presidente del Palermo Dario Mirri. L’11 giugno, invece, si separeranno ufficialmente le strade fra il club di viale del Fante e Tony di Piazza: la società rosanero sta cercando qualcuno che possa rilevare il 40% dell’imprenditore italo-americano o l’intero pacchetto azionario.
A Catania, invece, il clima è ancora più teso. Ieri, la società rossazzurra ha inviato il documento con lo stato patrimoniale: era la prima di tante scadenze che attendono il club etneo, la prossima sarà quella dell’iscrizione al prossimo campionato, entro il 28 giugno. Continuano i contatti con i possibili acquirenti, dalla compagnia aerea Wizz Air al gruppo di investitori maltesi.
Potrebbe sbloccarsi da un giorno all’altro la situazione a Trapani. Dopo il passo indietro di De Picciotto, sono andate avanti le trattative che il sindaco, Giovanni Tranchida, sta portando avanti con Ettore Minore e Daniele Genna. A facilitare le cose sarebbe sicuramente l’acquisto del titolo sportivo del Dattilo, che è sempre più vicino a una cordata collegata a Pietro Piazzarotti (Parma).
LEGGI ANCHE
Se dovesse sborsare i 6 mln di euro a Di Piazza il Palermo non potrebbe iscriversi. La cosa, dunque, finirà in Tribunale.
Finirà in tribunale strumentalmente per congelare l’esborso di capitali e iscrivere il club.
per prendere…tempo in attesa del prossimo….benefattore. E’ veramente assurdo che società di piccole cittadine da 50.000 abitanti trovino degli acquirenti ed il Palermo che forse per la prima volta nella storia a debiti pari a zero non trovi nessuno.