Repubblica – “Fischi e biglietti persi, finita la luna di miele tra il Palermo e i tifosi”
“Il pericolo non è soltanto quello di gettare alle ortiche un’annata in cui sono stati investiti quattrini ed energie, ma che le costanti ferite lasciate aperte da una squadra in difficoltà nel raggiungere i suoi obiettivi creino un’emorragia con tifosi, perdendo quel sentimento ricreato a fatica ripartendo dalla D post fallimento”.
Questo l’incipit di Repubblica che analizza la situazione legata alla vendita dei biglietti con numeri sempre alti ma diminuiti nel corso del tempo per le prestazioni sottotono del Palermo.
I tifosi ci sono, ma quanto durerà? Intanto dai 12.622 biglietti venduti nella prima gara stagionale al “Barbera” contro il Cosenza (finita in pareggio) si è passati ai 6.911 della sfida col Cittadella. Ora, si attende la risposta per il match contro la Sampdoria.
L unico felice sarà Mirri, il re mida.
E mister sorrisini Dario Mirri cosa dice di questo totale fallimento?
Per fallire non falliamo, ma restare in questo limbo per anni forse è anche peggio!!!
La luna di miele e’ finita tra i tifosi e il City Group. Non con i colori Rosanero. E del silenzio di Mirri.ne vogliamo parlare ?
Non credo neanche a ingenti investimenti.
Io mi auguro che il Palermo scompaia da tutti i quadri federali, che vengano cancellati per sempre questi colori. Non ha senso tenere una squadra di Calcio in questa città di Serie D
Basta, Drastico. Te l’aveva detto la mamma di prendere le pastiglie…
1) non sono Drastico. 2) Dico quello che mi pare. 3) Fatti curare da uno bravissimo 4) Sciò, sparisci!
E niente, i giornalisti palermitani a parlare del bluff City Group e del suo totale fallimento non ce la fanno proprio… vergogna…
Questo sito è colonizzato dai pasdaran, la polizia morale fondamentalista che basa la sua dottrina sulla teoria del complotto e sul genere fantasy. Il Capo di questa polizia è senza dubbio il presenzialista principe, tale(ban) Corrado, un Sultano che scansiona tutti gli articoli e interviene, non coinvolto, con le sue randellate “educative”. Sempre in giro a vigilare. Un squadrista sfascista taliban pasdaran. Condensa infatti in una una sola figura almeno quattro espressioni reazionarie di culture diverse, sparse nel pianeta e distribuite in un ampio arco temporale. Figura rara nel panorama social 3.0 di questo scorcio di inizio millennio. Ha un manipolo di replicanti, non più di una mezza dozzina di individui. Ormai si leggono solo loro qui dentro. Ovviamente questo Mullah non capisce NULLA di calcio. Ma non è questo ahimè il problema. Il fenomeno ha radici più profonde.